Nicola Marra
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Come alcuni sanno, dopo tre anni si è conclusa la mia avventura con il Livorno Calcio come grafico. E fra le mille parole che mi vengono in mente, l’unica che voglio usare è ORGOGLIOSO.
77 partite fra campionato, coppa e play-off. Un po’ meno di Andrea ma comunque più di tanti altri. Una promozione in Serie D. Una maglia disegnata (la bianca con i quartieri) amata da tutti i tifosi. Tanti nuovi amici.
Potevo avere di più? Forse si, ma sinceramente... non importa. Ho vissuto un sogno, e me lo sono gustato fino alla fine. Fino a quando mi è stato detto che dovevo svegliarmi.
Perché alla fine per me il Livorno non era un lavoro. Era un amore. Era passione. In questi anni ho fatto quasi 15.000 km per l’amaranto. Ho volato per tutta Europa pur di esserci e non mi sono mai arreso, neanche a -9. Neanche a -1000 lo farei.
Perché se c’è una cosa che posso dirvi è che le passioni sono la cosa più bella del mondo. E io ero pronto a ogni sacrificio possibile e immaginabile per questa maglia. Ma va bene comunque così. Non dico che Livorno ha un tifoso in più perché io c’ero da sempre e ci sarò per sempre.
I ringraziamenti da fare sono tanti. Innanzitutto grazie all’amaranto perché è il colore più bello del mondo. E poi grazie ad Alessandro, pronto ad ascoltare 2000 minuti di audio ogni domenica. Sei uno straordinario talento grafico, Livorno è fortunata ad avere un ragazzo così. Grazie a Paolo e Fabio che in Eccellenza mi hanno fatto salire a bordo della mia squadra del cuore. Infine, il grazie più grande. Quello a Gianni, che ha reso tutto questo possibile, sopportandomi e supportandomi. Sei un amico, ti voglio bene.
È finita, ma il bello è averla vissuta. Viva i sogni, viva la passione, viva Livorno.