Bandecchi’s

[19=L=15]

Io da una parte vi capisco, dall'altra faccio fatica. Ma ci possiamo ritagliare una fetta di vita quotidiana dove qualsiasi cosa impura proveniente da destra possa essere eliminata? Credo di no. Perché se si va a scavare in quel bar non ci vado perché son venuto a sapere che lui vota Salvini, a lavorare in quel posto non ci vado più perché chi mi paga è di destra, da quel dottore che mi deve operare che è bravo ma sta con la Meloni non ci vado. Secondo me si può essere di sinistra al netto del fatto che il mondo è di tutti e guardacaso specie nel calcio tutto è in mano alla destra.Non dovremmo più neanche andare allo stadio allora

Io sono d'accordo con te però vado su queste cose con un approccio relativistico.
Cioè il barre che mi ci trovo bene, vengo a sapere che il barista è fascista , non ci vado più seduta stante (m'è anche capitato con un gelataio che mi garbava un monte ma prima di tornare da lui x il gelato mangio il castagnaccio unto anche x ferragosto), per me potrebbe anche chiudere.
Per il dottore, per il treno, per il telefono e per mille altre cose il concetto base sopra non è pero' applicabile.
Per la squadra di calcio non lo applicherei invece mai e poi mai perché non la vedo come un qualcosa che uno possiede o possa possedere (sarebbe stato da spiegare ai gialli, ma vabbe) ma come un simbolo che appartiene a tutti quelli che bene o male se ne sentono rappresentati.

[Triglia amaranto]

Io sono d'accordo con te però vado su queste cose con un approccio relativistico.
Cioè il barre che mi ci trovo bene, vengo a sapere che il barista è fascista , non ci vado più seduta stante (m'è anche capitato con un gelataio che mi garbava un monte ma prima di tornare da lui x il gelato mangio il castagnaccio unto anche x ferragosto), per me potrebbe anche chiudere.
Per il dottore, per il treno, per il telefono e per mille altre cose il concetto base sopra non è pero' applicabile.
Per la squadra di calcio non lo applicherei invece mai e poi mai perché non la vedo come un qualcosa che uno possiede o possa possedere (sarebbe stato da spiegare ai gialli, ma vabbe) ma come un simbolo che appartiene a tutti quelli che bene o male se ne sentono rappresentati.

quoto, anche perché quella maglietta del cazzo li rappresenta una squadraccia fascista responsabile di eccidi, non di barzellette. Per me può starsene a Terni. A compromessi con queste merde non ci scendo, Livorno o non Livorno. punto

[piazza]

Io da una parte vi capisco, dall'altra faccio fatica. Ma ci possiamo ritagliare una fetta di vita quotidiana dove qualsiasi cosa impura proveniente da destra possa essere eliminata? Credo di no. Perché se si va a scavare in quel bar non ci vado perché son venuto a sapere che lui vota Salvini, a lavorare in quel posto non ci vado più perché chi mi paga è di destra, da quel dottore che mi deve operare che è bravo ma sta con la Meloni non ci vado. Secondo me si può essere di sinistra al netto del fatto che il mondo è di tutti e guardacaso specie nel calcio tutto è in mano alla destra.Non dovremmo più neanche andare allo stadio allora

Il problema è che con quella maglia di merda è andato oltre.
Per come la vedo io, dopo vesta bella prova póle rimanè dov’è, ma se dovesse venì a Livorno a fà ir presidente da me si becca la contestazione ogni cazzo dì giorno che Cristo mette in terra.

[spiritual]

Giorni fa discussi con Dattero perché continuavo con il mio refrain di principio con il corvo nero, come lo chiamo io. Specificai che la mia era chiaramente una presa di posizione che non voleva avere un carattere diciamo assoluto. E' mia, umorale, comprendendo quanto giustamente dice Gozzata e cil fatto he altri presidenti magari ostentano di meno, ma sono ugualmente fascioni. Tutto logico, ma a me il corvo nero non va giù e rivendicavo il diritto di scriverlo quando mi pareva. Non per questo non tiferò Livorno, ma è probabile che se l'acquisto diventasse ufficiale qualcosa dentro di me succederebbe.
E comunque, rispondendo a Piazza, dopo però questa opportuna premessa, ricordati che non è che se non senti più ululare ,il lupo non è più lui. Altrimenti ti posso dire che è più di dieci anni che occhi a bove non fa il gesto con la mano tesa, ma sai bene che è comunque fasciona nell'intimo come è sempre stata.
Non credo che ci siano dubbi.

E comunque ai tempi di Berlusconi non andavo più all'Upim e non utilizzavo i tre canali Mediaset. Oggi, forse sono l'unico a Livorno che non è mai andato, neppure per curiosità, all'Esselunga.

[Triglia amaranto]

Io da una parte vi capisco, dall'altra faccio fatica. Ma ci possiamo ritagliare una fetta di vita quotidiana dove qualsiasi cosa impura proveniente da destra possa essere eliminata? Credo di no. Perché se si va a scavare in quel bar non ci vado perché son venuto a sapere che lui vota Salvini, a lavorare in quel posto non ci vado più perché chi mi paga è di destra, da quel dottore che mi deve operare che è bravo ma sta con la Meloni non ci vado. Secondo me si può essere di sinistra al netto del fatto che il mondo è di tutti e guardacaso specie nel calcio tutto è in mano alla destra.Non dovremmo più neanche andare allo stadio allora

Il problema è che con quella maglia di merda è andato oltre.
Per come la vedo io, dopo vesta bella prova póle rimanè dov’è, ma se dovesse venì a Livorno a fà ir presidente da me si becca la contestazione ogni cazzo dì giorno che Cristo mette in terra.

bravo piazza dioboione

[zanardi]

detto e ridetto un sacco di volte, io se viene uno così perdo interesse, l'ho fatto con Berlusconi quando simpatizzavo per il Milan, lo faccio ancorpiù per un fascione come lui. Avoglia di dirmi che bisogna separà il calcio dalle ideologie e dalla politica! Io 'un lo fò!

Io do questo Zana parto dal solito punto tuo (ovvero uno così non c'è lo voglio) per arrivare conclusioni opposte: se malauguratamente ci si trovassero al punto è nel caso uno così che se ne deve anda' (perché nulla ha a che vedere con noi) e non io che è da quando ciavevo 13 anni che bene o male seguo il Livorno e per il Livorno ho speso vaini, tempo, preso acqua, grandine, botte di caldo, botte e basta etc.
Il Livorno un e mica un partito politico che se x caso ci finisce a fa I segretario in prete pisano un lo voti più (ogni eventuale coinvidebza con situazioni reali è ovviamente casuale)

ma certo che è lui che non deve venì! Infatti dico che se viene 'un me la sento di gioì con lulì che sorride tutto soddisfatto con la spilla dei parà sulla giacca, m'è già successo quando il milan vinse la champion e m'era venuto l'onco a vedè quella faccia di merda che gongolava. Così come, incuriosito ultimamente m'ero messo a vedè il tennis....ma come si fà ad esultare per degli atleti che come prima cosa quando cominciano a vincere, prendano la residenza a Montecarlo per le tasse?

[Etruria]

Questa è brutta
Ma tanto tanto brutta


Non mi piacciono bandiere o maglie
Che inneggiano alla morte

Si inneggia alla
Solidarietà Sociale,al Rispetto per i deboli, sì proclami un forte no alle guerre.
Altro che teschi,pugnali e robaccia simile

Mia opinione

[Triglia amaranto]

Questa è brutta
Ma tanto tanto brutta


Non mi piacciono bandiere o maglie
Che inneggiano alla morte

Si inneggia alla
Solidarietà Sociale,al Rispetto per i deboli, sì proclami un forte no alle guerre.
Altro che teschi,pugnali e robaccia simile

Mia opinione

Applausi!!

[Triglia amaranto]

Copio un comunicato di potere al popolo di Terni

BANDECCHI, FASCISTA, VATTENE!
Qualche giorno fa Bandecchi ha pensato bene di comparire su Instagram indossando una maglietta con stampato in bella vista, nientepopodimeno che il motto fascista "Belli come la vita, neri come la morte".
Non ci stupiamo per nulla di questa nuova uscita del presidente della Ternana: noi è da tempo che denunciamo il fatto che Bandecchi sia un fascista, ex missino, sostenitore del fascista Alemanno quando questi si candidò a sindaco di Roma. È noto anche che Bandecchi venne cacciato da Livorno quando tentò di acquistare la squadra della città: cosa che gli venne impedita dalla tifoseria antifascista livornese, che il fascista Bandecchi preferiva chiamarlo "Bandux".
Non capiamo dunque la richiesta di chiarimenti da parte del consigliere Gentiletti di Senso Civico, che è tra coloro che hanno votato in Consiglio comunale per assegnare la cittadinanza onoraria al presidente della Ternana: una vera vergogna per la nostra città, dalle radici fieramente antifasciste.
Cosa c'è da chiarire? A noi appare tutto chiarissimo. Basta leggere qui sotto: quello stampato sulla t-shirt del presidente della Ternana è, semplicemente, il motto delle Brigate Nere, corpo militare fascista della Repubblica Sociale Italiana attivo tra il 1944 e il 1945, brigate che si distinsero per la brutalità e la ferocia che misero in campo nei confronti dei combattenti della Resistenza e di chiunque fosse anche solo sospettato di fornire loro sostegno:
https://it.m.wikipedia.org/wiki/Brigate_nere
Eppure nessuno all'interno del Consiglio Comunale della nostra città ha mai voluto vedere ciò che denunciamo da tempo, come anche il fatto che, stando a quanto pubblicato dal Fatto Quotidiano nel 2015, Bandecchi sia risultato essere tra i finanziatori di una fondazione di cui era presidente Marcello Dell'Utri, il quale (Dell'Utri) precedentemente era stato condannato in via definitiva a sette anni di carcere per concorso esterno in associazione mafiosa, essendo stato riconosciuto come mediatore tra Cosa Nostra e Berlusconi.
https://www.19luglio1992.com/dalla-fiat ... quanti.../
Nessuno ha voluto ascoltarci neanche quando ci siamo opposti alla richiesta di Bandecchi della concessione della convenzione con la clinica privata che vorrebbe realizzare, denunciando come tutte le convenzioni rappresentino una truffa ai danni dei cittadini che comporta enormi profitti per gli imprenditori che intendono lucrare sulla salute dei cittadini ed un ulteriore, gigantesco, sperpero di denaro pubblico, dirottato dalla sanità pubblica (ormai in via di totale smantellamento) a quella privata.
È per questo che abbiamo sempre detto NO alle convenzioni con tutte le strutture sanitarie private su tutto il territorio regionale (e nazionale) e SI, invece, a forti investimenti nella sanità pubblica, che vogliamo gratuita e di qualità, cosa che non sarebbe altro che un nostro diritto sancito dalla Costituzione.
Anche su questo, invece, in Consiglio Comunale, il fascista Bandecchi ha trovato solo tappeti rossi davanti a sé. Una vergogna nella vergogna.

[Plinio]

Oggi, forse sono l'unico a Livorno che non è mai andato, neppure per curiosità, all'Esselunga.

Siete in due con Roby