Molonovo ha scritto: ↑mer 12 giu 2024, 12:10Parole da scolpire nel granito. Sono d' accordo con te in toto. Quest' anno, a malincuore e per assurdo, disertare lo stadio è la più forte dimostrazione d' amore per il Livorno. Perché a questo giro ci sono in ballo la dignità e l' onore di una tifoseria e di una città, che sono state infangate. E allora se davvero siamo diversi, come ci piace sempre sottolineare, stavolta lo dobbiamo dimostrareanbarbers ha scritto: ↑mer 12 giu 2024, 11:42 Buongiorno a tutti.
E' tanto che non scrivo, ma stamani mi è venuta voglia di esprimere il mio pensiero.
Premetto che quando la squadra fu allestita non ero per niente insoddisfatto. Ho creduto che la rosa fosse una delle migliori, se non la migliore del girone, che Cesarini sarebbe stato un crack e che Cori non avrebbe fatto tanti go, ma ne avrebbe fatti segnare tanti. Che la difesa aveva trovato due interpreti che, una volta rodati, avrebbero fatto molto bene e le quote (Nardi su tutti), non erano malaccio, almeno a vedere quelle degli altri. Mi sono sbagliato. Gli infortuni di Bartolini prima, Cesarini poi, hanno messo la pietra tombale sull'epilogo del campionato scorso.
Ma del campionato non me ne frega nulla. Col passare del tempo, mi sono sentito umiliato come tifoso, mi sono sentito dare del razzista e antisemita, ho visto tifosi che si sono legittimati a essere più tifosi di me e a voler bene alla maglia più di me, ho visto allontanare personaggi che hanno la maglia attaccata alla pelle, ho visto bannare amici dalla pagina del USL solo perché avevano espresso una opinione, condivisibile o no, non importa.
Ecco, per me tutto questo è più importante del risultato sportivo. Mi ha allontanato l'anno passato dallo stadio (nonostante l'abbonamento di tribuna) e mi allontanerà l'anno che verrà. Per me il rispetto del tifoso, il rispetto del valore che la maglia ha per il tifoso vengono molto prima del risultato sportivo. Se il Livorno vincerà il campionato sarò contento, ma lo vincerà avendo fatto a meno di tanti tifosi che come me scelgono la dignità rispetto al risultato sportivo. Che saranno più contenti quando, a prescindere dal risultato sportivo, chi ha passeggiato sulla nostra dignità se ne sarà andato, da vincente o da perdente, non importa. Perché per me e credo per tanti altri, allontanare anche solo un tifoso con un qualunque atteggiamento tra quelli tenuti significa aver perso.
Lo dico da non livornese, essendo nato a Siena da genitori della provincia di Siena, ma che ha trovato in Livorno la città più accogliente, rispettosa dei valori di inclusività e di accoglienza che ho mai incontrato nel mio girovagare per lavoro in tutta Italia. Ecco, sono diventato tifoso del Livorno nonostante le mio origini non siano livornesi proprio per questi valori. Vederli calpestati per un anno senza un mea culpa profondo e veritiero, se non la pantomima della conferenza stampa, mi fa veramente male e mi terrà lontano dallo stadio.
VIVA LOCATELLI
Andrea
anbarbers e molonovo il vostro ragionamento corrisponde al mio modo di pensare.
Con la dignità calpestata è impossibile assaporare una eventuale vittoria.
Forza Livorno, W Locatelli, Gavitello LDU