Un ci siamo capiti.
W LOCATELLI
Io come ti ho detto in altra sede invece, allo stadio non ci metto piede finché c’è lui, perché mi sono rotto ir cazzo e se il Livorno è diventato questo, con tutti vesti ciaccioni che mettono bocca, a malincuore ma ne faccio a meno.Dattero ha scritto: ↑mar 11 giu 2024, 21:24 Non credo che chi sceglierà di entrare e sostenere la squadra sia da considerare filo cisternone.
Io probabilmente farò così ma sono stato fra i primi, insieme alla maggioranza qui sopra, a diffidare di bombolo fin da maggio dell'anno scorso, esattamente da quando fece fuori Igor. E ovviamente non è cambiato nulla, anzi.
Semplicemente considero lui l'intruso, io sono né più né meno a casa mia.
L'ospite indesiderato si caccia da casa, non accade il contrario.
Non farò l'abbonamento ma come da 40 anni sarò al mio posto. C'ero con l'ultimo spinelli, quando si perdeva 1-5 col Trento l'ultimo dell'anno, quando si giocava con la rondinella e fece go allegri, figuriamoci se mi butta fori questo scappato di casa.
Il Picchi è casa mia, Livorno è la mia squadra, in culo a questi pezzenti che provano a farmi passare la voglia. È quello che vogliono, lo stadio vuoto. Ma a me me lo puppano.
stessa linea di pensiero. in casa non ci metto piede. non sarò complice di chi fino a ieri m'ha offeso e ha calpestato la maglia.piazza ha scritto: ↑mer 12 giu 2024, 8:53 Io come ti ho detto in altra sede invece, allo stadio non ci metto piede finché c’è lui, perché mi sono rotto ir cazzo e se il Livorno è diventato questo, con tutti vesti ciaccioni che mettono bocca, a malincuore ma ne faccio a meno.
In trasferta ci penserò.
Capisco anche che la curva non possa fà come penso io, anche perché io faccio per me e quindi a posto così, quindi ovviamente rispetto e comprendo la scelta che sarà come quella che dici te.
A me gli unici che mi fanno caà sono quelli che ora berranno tutto e poi se le cose non vanno come sperato la domenica andranno ovunque meno che allo stadio o si daranno al 100% alla serie A.
E purtroppo non sono pochi.
Figurati se credo alla storiella, non cambierà niente.Curvanord ha scritto: ↑mer 12 giu 2024, 9:10 stessa linea di pensiero. in casa non ci metto piede. non sarò complice di chi fino a ieri m'ha offeso e ha calpestato la maglia.
un conto è litigare, dirsene di tutti i colori, e poi fare pace,
un altro è essere umiliati dall'ultimo arrivato, che poi per non si sa bene quale barlume di lucidità cambia idea, non vende e ora inscena un teatrino tragicomico.
Perchè ragazzi non crederete mica alla storiella del Santo Esciua folgorato sulla via per Livorno? perchè sennò inizio a spiegarmi perchè è stato eletto Vannacci.
72 ore di applausianbarbers ha scritto: ↑mer 12 giu 2024, 11:42 Buongiorno a tutti.
E' tanto che non scrivo, ma stamani mi è venuta voglia di esprimere il mio pensiero.
Premetto che quando la squadra fu allestita non ero per niente insoddisfatto. Ho creduto che la rosa fosse una delle migliori, se non la migliore del girone, che Cesarini sarebbe stato un crack e che Cori non avrebbe fatto tanti go, ma ne avrebbe fatti segnare tanti. Che la difesa aveva trovato due interpreti che, una volta rodati, avrebbero fatto molto bene e le quote (Nardi su tutti), non erano malaccio, almeno a vedere quelle degli altri. Mi sono sbagliato. Gli infortuni di Bartolini prima, Cesarini poi, hanno messo la pietra tombale sull'epilogo del campionato scorso.
Ma del campionato non me ne frega nulla. Col passare del tempo, mi sono sentito umiliato come tifoso, mi sono sentito dare del razzista e antisemita, ho visto tifosi che si sono legittimati a essere più tifosi di me e a voler bene alla maglia più di me, ho visto allontanare personaggi che hanno la maglia attaccata alla pelle, ho visto bannare amici dalla pagina del USL solo perché avevano espresso una opinione, condivisibile o no, non importa.
Ecco, per me tutto questo è più importante del risultato sportivo. Mi ha allontanato l'anno passato dallo stadio (nonostante l'abbonamento di tribuna) e mi allontanerà l'anno che verrà. Per me il rispetto del tifoso, il rispetto del valore che la maglia ha per il tifoso vengono molto prima del risultato sportivo. Se il Livorno vincerà il campionato sarò contento, ma lo vincerà avendo fatto a meno di tanti tifosi che come me scelgono la dignità rispetto al risultato sportivo. Che saranno più contenti quando, a prescindere dal risultato sportivo, chi ha passeggiato sulla nostra dignità se ne sarà andato, da vincente o da perdente, non importa. Perché per me e credo per tanti altri, allontanare anche solo un tifoso con un qualunque atteggiamento tra quelli tenuti significa aver perso.
Lo dico da non livornese, essendo nato a Siena da genitori della provincia di Siena, ma che ha trovato in Livorno la città più accogliente, rispettosa dei valori di inclusività e di accoglienza che ho mai incontrato nel mio girovagare per lavoro in tutta Italia. Ecco, sono diventato tifoso del Livorno nonostante le mio origini non siano livornesi proprio per questi valori. Vederli calpestati per un anno senza un mea culpa profondo e veritiero, se non la pantomima della conferenza stampa, mi fa veramente male e mi terrà lontano dallo stadio.
VIVA LOCATELLI
Andrea
Secondo me hai capito più te di Livorno di tanti supertifosi magari anche con la fissa di essere pininfarinaanbarbers ha scritto: ↑mer 12 giu 2024, 11:42 Buongiorno a tutti.
E' tanto che non scrivo, ma stamani mi è venuta voglia di esprimere il mio pensiero.
Premetto che quando la squadra fu allestita non ero per niente insoddisfatto. Ho creduto che la rosa fosse una delle migliori, se non la migliore del girone, che Cesarini sarebbe stato un crack e che Cori non avrebbe fatto tanti go, ma ne avrebbe fatti segnare tanti. Che la difesa aveva trovato due interpreti che, una volta rodati, avrebbero fatto molto bene e le quote (Nardi su tutti), non erano malaccio, almeno a vedere quelle degli altri. Mi sono sbagliato. Gli infortuni di Bartolini prima, Cesarini poi, hanno messo la pietra tombale sull'epilogo del campionato scorso.
Ma del campionato non me ne frega nulla. Col passare del tempo, mi sono sentito umiliato come tifoso, mi sono sentito dare del razzista e antisemita, ho visto tifosi che si sono legittimati a essere più tifosi di me e a voler bene alla maglia più di me, ho visto allontanare personaggi che hanno la maglia attaccata alla pelle, ho visto bannare amici dalla pagina del USL solo perché avevano espresso una opinione, condivisibile o no, non importa.
Ecco, per me tutto questo è più importante del risultato sportivo. Mi ha allontanato l'anno passato dallo stadio (nonostante l'abbonamento di tribuna) e mi allontanerà l'anno che verrà. Per me il rispetto del tifoso, il rispetto del valore che la maglia ha per il tifoso vengono molto prima del risultato sportivo. Se il Livorno vincerà il campionato sarò contento, ma lo vincerà avendo fatto a meno di tanti tifosi che come me scelgono la dignità rispetto al risultato sportivo. Che saranno più contenti quando, a prescindere dal risultato sportivo, chi ha passeggiato sulla nostra dignità se ne sarà andato, da vincente o da perdente, non importa. Perché per me e credo per tanti altri, allontanare anche solo un tifoso con un qualunque atteggiamento tra quelli tenuti significa aver perso.
Lo dico da non livornese, essendo nato a Siena da genitori della provincia di Siena, ma che ha trovato in Livorno la città più accogliente, rispettosa dei valori di inclusività e di accoglienza che ho mai incontrato nel mio girovagare per lavoro in tutta Italia. Ecco, sono diventato tifoso del Livorno nonostante le mio origini non siano livornesi proprio per questi valori. Vederli calpestati per un anno senza un mea culpa profondo e veritiero, se non la pantomima della conferenza stampa, mi fa veramente male e mi terrà lontano dallo stadio.
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Andrea
Parole da scolpire nel granito. Sono d' accordo con te in toto. Quest' anno, a malincuore e per assurdo, disertare lo stadio è la più forte dimostrazione d' amore per il Livorno. Perché a questo giro ci sono in ballo la dignità e l' onore di una tifoseria e di una città, che sono state infangate. E allora se davvero siamo diversi, come ci piace sempre sottolineare, stavolta lo dobbiamo dimostrareanbarbers ha scritto: ↑mer 12 giu 2024, 11:42 Buongiorno a tutti.
E' tanto che non scrivo, ma stamani mi è venuta voglia di esprimere il mio pensiero.
Premetto che quando la squadra fu allestita non ero per niente insoddisfatto. Ho creduto che la rosa fosse una delle migliori, se non la migliore del girone, che Cesarini sarebbe stato un crack e che Cori non avrebbe fatto tanti go, ma ne avrebbe fatti segnare tanti. Che la difesa aveva trovato due interpreti che, una volta rodati, avrebbero fatto molto bene e le quote (Nardi su tutti), non erano malaccio, almeno a vedere quelle degli altri. Mi sono sbagliato. Gli infortuni di Bartolini prima, Cesarini poi, hanno messo la pietra tombale sull'epilogo del campionato scorso.
Ma del campionato non me ne frega nulla. Col passare del tempo, mi sono sentito umiliato come tifoso, mi sono sentito dare del razzista e antisemita, ho visto tifosi che si sono legittimati a essere più tifosi di me e a voler bene alla maglia più di me, ho visto allontanare personaggi che hanno la maglia attaccata alla pelle, ho visto bannare amici dalla pagina del USL solo perché avevano espresso una opinione, condivisibile o no, non importa.
Ecco, per me tutto questo è più importante del risultato sportivo. Mi ha allontanato l'anno passato dallo stadio (nonostante l'abbonamento di tribuna) e mi allontanerà l'anno che verrà. Per me il rispetto del tifoso, il rispetto del valore che la maglia ha per il tifoso vengono molto prima del risultato sportivo. Se il Livorno vincerà il campionato sarò contento, ma lo vincerà avendo fatto a meno di tanti tifosi che come me scelgono la dignità rispetto al risultato sportivo. Che saranno più contenti quando, a prescindere dal risultato sportivo, chi ha passeggiato sulla nostra dignità se ne sarà andato, da vincente o da perdente, non importa. Perché per me e credo per tanti altri, allontanare anche solo un tifoso con un qualunque atteggiamento tra quelli tenuti significa aver perso.
Lo dico da non livornese, essendo nato a Siena da genitori della provincia di Siena, ma che ha trovato in Livorno la città più accogliente, rispettosa dei valori di inclusività e di accoglienza che ho mai incontrato nel mio girovagare per lavoro in tutta Italia. Ecco, sono diventato tifoso del Livorno nonostante le mio origini non siano livornesi proprio per questi valori. Vederli calpestati per un anno senza un mea culpa profondo e veritiero, se non la pantomima della conferenza stampa, mi fa veramente male e mi terrà lontano dallo stadio.
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Andrea
Bravissimo parole sante , quando si entra in casa di altri bisogna rispettarne la storia ,i valori,le bandiere,la città,il risultato sportivo viene solo dopo .anbarbers ha scritto: ↑mer 12 giu 2024, 11:42 Buongiorno a tutti.
E' tanto che non scrivo, ma stamani mi è venuta voglia di esprimere il mio pensiero.
Premetto che quando la squadra fu allestita non ero per niente insoddisfatto. Ho creduto che la rosa fosse una delle migliori, se non la migliore del girone, che Cesarini sarebbe stato un crack e che Cori non avrebbe fatto tanti go, ma ne avrebbe fatti segnare tanti. Che la difesa aveva trovato due interpreti che, una volta rodati, avrebbero fatto molto bene e le quote (Nardi su tutti), non erano malaccio, almeno a vedere quelle degli altri. Mi sono sbagliato. Gli infortuni di Bartolini prima, Cesarini poi, hanno messo la pietra tombale sull'epilogo del campionato scorso.
Ma del campionato non me ne frega nulla. Col passare del tempo, mi sono sentito umiliato come tifoso, mi sono sentito dare del razzista e antisemita, ho visto tifosi che si sono legittimati a essere più tifosi di me e a voler bene alla maglia più di me, ho visto allontanare personaggi che hanno la maglia attaccata alla pelle, ho visto bannare amici dalla pagina del USL solo perché avevano espresso una opinione, condivisibile o no, non importa.
Ecco, per me tutto questo è più importante del risultato sportivo. Mi ha allontanato l'anno passato dallo stadio (nonostante l'abbonamento di tribuna) e mi allontanerà l'anno che verrà. Per me il rispetto del tifoso, il rispetto del valore che la maglia ha per il tifoso vengono molto prima del risultato sportivo. Se il Livorno vincerà il campionato sarò contento, ma lo vincerà avendo fatto a meno di tanti tifosi che come me scelgono la dignità rispetto al risultato sportivo. Che saranno più contenti quando, a prescindere dal risultato sportivo, chi ha passeggiato sulla nostra dignità se ne sarà andato, da vincente o da perdente, non importa. Perché per me e credo per tanti altri, allontanare anche solo un tifoso con un qualunque atteggiamento tra quelli tenuti significa aver perso.
Lo dico da non livornese, essendo nato a Siena da genitori della provincia di Siena, ma che ha trovato in Livorno la città più accogliente, rispettosa dei valori di inclusività e di accoglienza che ho mai incontrato nel mio girovagare per lavoro in tutta Italia. Ecco, sono diventato tifoso del Livorno nonostante le mio origini non siano livornesi proprio per questi valori. Vederli calpestati per un anno senza un mea culpa profondo e veritiero, se non la pantomima della conferenza stampa, mi fa veramente male e mi terrà lontano dallo stadio.
VIVA LOCATELLI
Andrea