Alè Livorno

pottineamorte ha scritto: ↑mer 12 mag 2021, 16:29

piazzamagenta ha scritto: ↑mer 12 mag 2021, 16:13 Quindi visto il momento che è quello che è, dico solo che bisogna andarci piano a dare valutazioni, che vi assicuro, per quanto ponderate e giustificate, tendono a dare l’idea di buttarsi la merda addosso.

Ma perché buttarsi la merda addosso, Piazza? Io saranno mesi che dico che la Spinellese va lasciata al suo destino e che l'unica soluzione è ripartire da una nuova società, magari proprio con il coinvolgimento popolare e con il sistema di governance descritti da LP. (o con una cosa ad essa paragonabile).
L'unica cosa che mi permetto di dire è che un conto è dire che questa sia l'unica soluzione, cosa che ribadisco ancora e che sono pronto a ribadire altre ottocento volte, un altro è pensare che, siccome a Livorno siamo ganzi e una cosa del genere non l'ha fatta nessuno, domani arrivi Jeff Bezos con cento milioni di dollari da investire nel Livorno a fondo perduto, perché è una prospettiva verosimile come Belen che mi suona al campanello in questo istante o come gli imprenditori storici di Livorno che si scoprono interessati all'amaranto, nemmeno tre mesi dopo che uno di costoro ha pensato bene di andare a sponsorizzare il Pisa. No, dico, il Pisa.

Lo dico perché il punto di partenza di qualsiasi iniziativa deve essere, prima di qualunque altra cosa, la consapevolezza di cosa si potrà e di cosa non si potrà fare, almeno nel breve periodo, onde evitare che qualche tifosone dell'ultima ora si metta a bubbola' perché Bruciati o chi per lui non garantisce la Champions entro due anni.

In soldoni, a scanso di equivoci:

-La Spinellese NON è il Livorno.
-Avanti così, più rapidamente che si può, tenendo presente che la protesta davanti al Comune è stata un primo passo fondamentale.
-Ripartire dal basso.
-Ove ne ricorrano le condizioni, levare lo stadio alla Spinellese.

Fine. Se poi è buttarsi la merda addosso, si vede che ho il naso tappato.

spiritual ha scritto: ↑mer 12 mag 2021, 19:30 Piazza
calcio è COMPENSAZIONE, una sensazione di benesere che avviene attraverso la vittoria. Vale qui a Livorno, in tutte le città d'Italia e del mondo. E' quella la molla che spinge miliardi di tifosi: compensare in un momento le insoddisfazioni che chi di più, chi di meno, chi per un verso chi per un altro, tutti hanno nella vita. La vittoria della tua squadra è la TUA VITTORIA. Non avviene domenica? Ci stai male, ma la domenica dopo ci speri e riparti con la stessa musica.
E' chiaro che prima o poi il tifoso non si accontenta di una vittoria ogni tanto e vuole vincere il campionato, SALIRE di categoria (capisci benissimo l'aspetto psicologico di riferimento). Se non avviene, s'incazza. Comprendo la tua visione, ma mi sembra molto romantica.
Siamo caduti così in basso? La gran parte della tifoseria livornese avrà la pazienza di un anno di ricostruzione, ma poi? Soprattutto se sei nelle serie minori.
E non crediamo, perché altrimenti siamo illusi, che perché ci chiamiamo Livorno se siamo in Promozione o in Eccellenza, o giù di lì, il campionato si vinca facilmente.
Soprattutto partendo da zero.
Scrivo questo per rendere più chiaro il quadro della situazione. SE NON FACCIAMO CHIAREZZA DELLA SITUAZIONE, COMMETTIAMO UN ERRORE COLOSSALE.
La chiarezza serve per fare scelte RAZIONALI. Non so quale sarà la migliore, ma dovrà essere ponderata con UNA VISIONE A 360° (occorrerebbe a 4 o 500°, ma non esiste).
L'UNICA COSA SICURA E' CHE I LIVORNESI NON DEVONO PIU' ACCETTARE LA SPINELLESE.
Meglio stare fermi un anno, meglio aspettare il fallimento e trovare un imprenditore che abbia interesse a ripartire, ma sia chiaro che CON QUESTA GENTE ABBIAMO CHIUSO. Con loro NON C'E' FUTURO.
Mi rivolgo alla massa grigia, augurandomi che la gente non si comporti da peora.

piazzamagenta ha scritto: ↑mer 12 mag 2021, 19:06

pottineamorte ha scritto: ↑mer 12 mag 2021, 16:29

piazzamagenta ha scritto: ↑mer 12 mag 2021, 16:13 Quindi visto il momento che è quello che è, dico solo che bisogna andarci piano a dare valutazioni, che vi assicuro, per quanto ponderate e giustificate, tendono a dare l’idea di buttarsi la merda addosso.

Ma perché buttarsi la merda addosso, Piazza? Io saranno mesi che dico che la Spinellese va lasciata al suo destino e che l'unica soluzione è ripartire da una nuova società, magari proprio con il coinvolgimento popolare e con il sistema di governance descritti da LP. (o con una cosa ad essa paragonabile).
L'unica cosa che mi permetto di dire è che un conto è dire che questa sia l'unica soluzione, cosa che ribadisco ancora e che sono pronto a ribadire altre ottocento volte, un altro è pensare che, siccome a Livorno siamo ganzi e una cosa del genere non l'ha fatta nessuno, domani arrivi Jeff Bezos con cento milioni di dollari da investire nel Livorno a fondo perduto, perché è una prospettiva verosimile come Belen che mi suona al campanello in questo istante o come gli imprenditori storici di Livorno che si scoprono interessati all'amaranto, nemmeno tre mesi dopo che uno di costoro ha pensato bene di andare a sponsorizzare il Pisa. No, dico, il Pisa.

Lo dico perché il punto di partenza di qualsiasi iniziativa deve essere, prima di qualunque altra cosa, la consapevolezza di cosa si potrà e di cosa non si potrà fare, almeno nel breve periodo, onde evitare che qualche tifosone dell'ultima ora si metta a bubbola' perché Bruciati o chi per lui non garantisce la Champions entro due anni.

In soldoni, a scanso di equivoci:

-La Spinellese NON è il Livorno.
-Avanti così, più rapidamente che si può, tenendo presente che la protesta davanti al Comune è stata un primo passo fondamentale.
-Ripartire dal basso.
-Ove ne ricorrano le condizioni, levare lo stadio alla Spinellese.

Fine. Se poi è buttarsi la merda addosso, si vede che ho il naso tappato.

Siamo d’accordo su tutto, attento bene, la differenza è il punto da cui si sta guardando questa cosa.
Lo scopo per me è tornare a una forma di calcio popolare, non me ne frega un cazzo di risalire, quella tuttalpiù è una conseguenza.
Le priorità sono le scuole calcio, le giovanili, una rete di società calcistiche che dipendano dal Livorno, la cittadella dello sport, lo stadio ristrutturato con un progetto, chiamiamolo così, di edilizia popolare.

Non ci serve l’investitore miliardario, e nemmeno un pool di aziende floride che buttino i vaini, anche perché di Spinelli si pole dì tutto meno che un c’abbia i vaini.

Devi ripartire da zero, ma facendo calcio in un modo differente da come è inteso ora.
La gente che viene a vedè il Livorno non deve aspirà alla serie A, ma deve venì allo stadio perché il figliolo, il nipote, il cugino, il figliolo dell’amico, il figliolo del cognato del vicino di ‘asa gioa in una delle squadre giovanili del Livorno.

Gli occasionali così li fidelizzi in un altro modo più redditizio.
È una concezione sociale del calcio, quella che negli anni 90 ci portava a riempì lo stadio anche se si faceva caà.
Sono cambiati i tempi, devi solo modernizzare quelle che erano le scelte che il ragazzetto di 14 anni e il novantenne condividevano nel 91.

checco77 ha scritto: ↑mer 12 mag 2021, 20:32 https://m.amaranta.it/livorno-calcio/i- ... nord-24750

piazzamagenta ha scritto: ↑mer 12 mag 2021, 19:06

pottineamorte ha scritto: ↑mer 12 mag 2021, 16:29

piazzamagenta ha scritto: ↑mer 12 mag 2021, 16:13 Quindi visto il momento che è quello che è, dico solo che bisogna andarci piano a dare valutazioni, che vi assicuro, per quanto ponderate e giustificate, tendono a dare l’idea di buttarsi la merda addosso.

Ma perché buttarsi la merda addosso, Piazza? Io saranno mesi che dico che la Spinellese va lasciata al suo destino e che l'unica soluzione è ripartire da una nuova società, magari proprio con il coinvolgimento popolare e con il sistema di governance descritti da LP. (o con una cosa ad essa paragonabile).
L'unica cosa che mi permetto di dire è che un conto è dire che questa sia l'unica soluzione, cosa che ribadisco ancora e che sono pronto a ribadire altre ottocento volte, un altro è pensare che, siccome a Livorno siamo ganzi e una cosa del genere non l'ha fatta nessuno, domani arrivi Jeff Bezos con cento milioni di dollari da investire nel Livorno a fondo perduto, perché è una prospettiva verosimile come Belen che mi suona al campanello in questo istante o come gli imprenditori storici di Livorno che si scoprono interessati all'amaranto, nemmeno tre mesi dopo che uno di costoro ha pensato bene di andare a sponsorizzare il Pisa. No, dico, il Pisa.

Lo dico perché il punto di partenza di qualsiasi iniziativa deve essere, prima di qualunque altra cosa, la consapevolezza di cosa si potrà e di cosa non si potrà fare, almeno nel breve periodo, onde evitare che qualche tifosone dell'ultima ora si metta a bubbola' perché Bruciati o chi per lui non garantisce la Champions entro due anni.

In soldoni, a scanso di equivoci:

-La Spinellese NON è il Livorno.
-Avanti così, più rapidamente che si può, tenendo presente che la protesta davanti al Comune è stata un primo passo fondamentale.
-Ripartire dal basso.
-Ove ne ricorrano le condizioni, levare lo stadio alla Spinellese.

Fine. Se poi è buttarsi la merda addosso, si vede che ho il naso tappato.

Siamo d’accordo su tutto, attento bene, la differenza è il punto da cui si sta guardando questa cosa.
Lo scopo per me è tornare a una forma di calcio popolare, non me ne frega un cazzo di risalire, quella tuttalpiù è una conseguenza.
Le priorità sono le scuole calcio, le giovanili, una rete di società calcistiche che dipendano dal Livorno, la cittadella dello sport, lo stadio ristrutturato con un progetto, chiamiamolo così, di edilizia popolare.

Non ci serve l’investitore miliardario, e nemmeno un pool di aziende floride che buttino i vaini, anche perché di Spinelli si pole dì tutto meno che un c’abbia i vaini.

Devi ripartire da zero, ma facendo calcio in un modo differente da come è inteso ora.
La gente che viene a vedè il Livorno non deve aspirà alla serie A, ma deve venì allo stadio perché il figliolo, il nipote, il cugino, il figliolo dell’amico, il figliolo del cognato del vicino di ‘asa gioa in una delle squadre giovanili del Livorno.

Gli occasionali così li fidelizzi in un altro modo più redditizio.
È una concezione sociale del calcio, quella che negli anni 90 ci portava a riempì lo stadio anche se si faceva caà.
Sono cambiati i tempi, devi solo modernizzare quelle che erano le scelte che il ragazzetto di 14 anni e il novantenne condividevano nel 91.