Re: Livorno, perchè non va?
Inviato: mer 18 gen 2023, 19:13
Abbiamo due punti di vista completamente diversi e io ribadisco il mio continuando a dire che se un PROFESSIONISTA scende nei dilettanti o è bollito o è affezionato alla sua città come Settembrini oppure prende una marea di vaini sottobanco se i contratti ufficiali NON LO PERMETTONO. Mi sembra matematica. Del resto i giocatori datati li hai avuti in questi due anni e sono stati allontanati, partendo dal Bellazzini-Ferretti al Torromino-Vantaggiato-Rodriguez. Russo ora non gioca (meno male).
Un motivo ci sarà oppure in società sono tutti scemi?
Sono scemi quelli che valutano come giocatori buoni e di mercato soltanto Fancelli e Pecchia? L'anno scorso chi era Fancelli se non un bravo giocatore tra gli juniores? Ha giocato e si è dimostrato valido. Il prossimo anno potrebbe passare tra i professionisti e sono convinto che farà carriera perché non ha neppure piedi storti. Questi sono fatti, non chiacchiere.
I tuoi sono esempi di C, esempi nei PROFESSIONISTI. Tutt'altra cosa proprio per il motivo che ho espresso all'inizio. Ribadisco un concetto che sembra trovare orecchie chiuse: venti anni fa il calcio era diverso, NON ERA CORSA come oggi, i giocatori non erano fisicamente STRUTTURATI, costruiti a quello scopo come lo sono oggi e con 5 cambi anziché 3, cambi di fatto mezza squadra e forzi il ritmo all'esasperazione.
Inutile guardare piazze di nome lo siamo anche noi. Guardiamo CHI VINCE IN D e perché. E ti ripeto dell'Arezzo fermo da 3 anni con meglio giocatori, allenatore, DS. Parla dell'Arezzo.
Breda me lo presentò Scalzo che aveva giocato con lui. Io, tra l'altro, ero con le stampelle per l'incidente che mi aveva rotto il piatto tibiale. Ho apprezzato la persona: squisita e corretta, un vero signore, un personaggio non da mondo del calcio. Nel primo anno fece un miracolo salvandoci e tutti lo osannarono. L'anno successivo, fu una stagione che ricorda quella attuale dove tutto andava male e si perdevano partite già vinte e giocate anche bene. Poi ci fu un crollo verticale soprattutto dopo l'esonero.
Evidentemente non riuscì a farsi prendere i giocatori giusti, oppure fu lui a sbagliare la valutazione. In quell'estate ricordo che tanti del forum erano entusiasti dei nomi e il sottoscritto invece dubitava, e lo scriveva, dei vari Stojan ecc. Peccato non avere più quel topic.
Il Livorno con Diamanti senza Breda era ultimo, ricordiamocelo. In quella squadra di 35 giocatori c'erano molti NOMI appetiti dal pubblico, ma deleteri per la squadra come DAINELLI.
Breda sistemò la difesa e riuscì a trovare un equilibrio a una squadra dove Diamanti era spesso un valore aggiunto, ma era una squadra che fece le migliori partite (e vittorie) in trasferta senza Diamanti. Valiani era già sul viale del tramonto e nel girone di ritorno dell'anno dove ci salvammo spesso era sostituito sulla fascia da quel polacco biondo e rapido.
Breda era comunque un difensivista. Quando presero Boben era contento matto. Sia lui che il preparatore stimavano molto il difensore roccioso del Cosenza di cui non ricordo il nome, questo per dire come intendevano loro i difensori. Per me ne occorre almeno uno rapido, quantomeno non troppo lento. L'anno dopo una difesa troppo statica, composta da Boben e da quell'altro che valeva 4 milioni (ma nessuno lo prese, chissà perché), incassò una marea di go.
Cambiato l'allenatore facemmo ancora peggio,
Quando ritornò Protti ero sempre giovane e acerbo e non avevo la mente aperta come oggi. Seguivo le partite più da tifoso e capivo meno cose. Nofri e quell'altro centrocampista mi sembravano bravi e mi incazzavo quando sbagliavano sempre, sbagliavano ripetutamente anche i passaggi più elementari. Protti era sprecato. Successivamente su quegli schermi dimostrò le sue incredibili capacità, supportato finalmente da una squadra che quell'anno non esisteva.
Protti era il miglior tipo di attaccante possibile. Mi spiego: rapido, grintoso, con capacità di dribbling, ma soprattutto di movimento nello stretto, poteva colpire in ogni momento, da qualsiasi posizione, con un tiro potente. E anche se non era alto, ci sapeva fare anche di testa Gli mancavano le punizioni, unico neo.
Posto insieme a Lucarelli faceva la miglio coppia possibile di attaccanti. Erano COMPLEMENTARI e l'amicizia personale, l'attaccamento alla città, permetteva che collaborassero in modo perfetto.
Impossibile trovare GIOCATORI, UOMINI, così. E' stata una fortuna per noi. Se avessero giocato in una grande squadra sarebbero stata una coppia tra le più forti del mondo.
L'unico rimpianto è stato che il divario di età ha impedito di averli insieme altri due o tre anni. Immaginiamoci il Protti sempre lui che continuava e giocava in Uefa, invece di dare l'addio, tra l'altro segnando, nella partita con la Iuve.
Un motivo ci sarà oppure in società sono tutti scemi?
Sono scemi quelli che valutano come giocatori buoni e di mercato soltanto Fancelli e Pecchia? L'anno scorso chi era Fancelli se non un bravo giocatore tra gli juniores? Ha giocato e si è dimostrato valido. Il prossimo anno potrebbe passare tra i professionisti e sono convinto che farà carriera perché non ha neppure piedi storti. Questi sono fatti, non chiacchiere.
I tuoi sono esempi di C, esempi nei PROFESSIONISTI. Tutt'altra cosa proprio per il motivo che ho espresso all'inizio. Ribadisco un concetto che sembra trovare orecchie chiuse: venti anni fa il calcio era diverso, NON ERA CORSA come oggi, i giocatori non erano fisicamente STRUTTURATI, costruiti a quello scopo come lo sono oggi e con 5 cambi anziché 3, cambi di fatto mezza squadra e forzi il ritmo all'esasperazione.
Inutile guardare piazze di nome lo siamo anche noi. Guardiamo CHI VINCE IN D e perché. E ti ripeto dell'Arezzo fermo da 3 anni con meglio giocatori, allenatore, DS. Parla dell'Arezzo.
Breda me lo presentò Scalzo che aveva giocato con lui. Io, tra l'altro, ero con le stampelle per l'incidente che mi aveva rotto il piatto tibiale. Ho apprezzato la persona: squisita e corretta, un vero signore, un personaggio non da mondo del calcio. Nel primo anno fece un miracolo salvandoci e tutti lo osannarono. L'anno successivo, fu una stagione che ricorda quella attuale dove tutto andava male e si perdevano partite già vinte e giocate anche bene. Poi ci fu un crollo verticale soprattutto dopo l'esonero.
Evidentemente non riuscì a farsi prendere i giocatori giusti, oppure fu lui a sbagliare la valutazione. In quell'estate ricordo che tanti del forum erano entusiasti dei nomi e il sottoscritto invece dubitava, e lo scriveva, dei vari Stojan ecc. Peccato non avere più quel topic.
Il Livorno con Diamanti senza Breda era ultimo, ricordiamocelo. In quella squadra di 35 giocatori c'erano molti NOMI appetiti dal pubblico, ma deleteri per la squadra come DAINELLI.
Breda sistemò la difesa e riuscì a trovare un equilibrio a una squadra dove Diamanti era spesso un valore aggiunto, ma era una squadra che fece le migliori partite (e vittorie) in trasferta senza Diamanti. Valiani era già sul viale del tramonto e nel girone di ritorno dell'anno dove ci salvammo spesso era sostituito sulla fascia da quel polacco biondo e rapido.
Breda era comunque un difensivista. Quando presero Boben era contento matto. Sia lui che il preparatore stimavano molto il difensore roccioso del Cosenza di cui non ricordo il nome, questo per dire come intendevano loro i difensori. Per me ne occorre almeno uno rapido, quantomeno non troppo lento. L'anno dopo una difesa troppo statica, composta da Boben e da quell'altro che valeva 4 milioni (ma nessuno lo prese, chissà perché), incassò una marea di go.
Cambiato l'allenatore facemmo ancora peggio,
Quando ritornò Protti ero sempre giovane e acerbo e non avevo la mente aperta come oggi. Seguivo le partite più da tifoso e capivo meno cose. Nofri e quell'altro centrocampista mi sembravano bravi e mi incazzavo quando sbagliavano sempre, sbagliavano ripetutamente anche i passaggi più elementari. Protti era sprecato. Successivamente su quegli schermi dimostrò le sue incredibili capacità, supportato finalmente da una squadra che quell'anno non esisteva.
Protti era il miglior tipo di attaccante possibile. Mi spiego: rapido, grintoso, con capacità di dribbling, ma soprattutto di movimento nello stretto, poteva colpire in ogni momento, da qualsiasi posizione, con un tiro potente. E anche se non era alto, ci sapeva fare anche di testa Gli mancavano le punizioni, unico neo.
Posto insieme a Lucarelli faceva la miglio coppia possibile di attaccanti. Erano COMPLEMENTARI e l'amicizia personale, l'attaccamento alla città, permetteva che collaborassero in modo perfetto.
Impossibile trovare GIOCATORI, UOMINI, così. E' stata una fortuna per noi. Se avessero giocato in una grande squadra sarebbero stata una coppia tra le più forti del mondo.
L'unico rimpianto è stato che il divario di età ha impedito di averli insieme altri due o tre anni. Immaginiamoci il Protti sempre lui che continuava e giocava in Uefa, invece di dare l'addio, tra l'altro segnando, nella partita con la Iuve.