De Rossi

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Jobbe
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Re: De Rossi

Messaggio da Jobbe »

La vita è quella malattia inguaribile che inevitabilmente conduce alla morte
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piazza
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Re: De Rossi

Messaggio da piazza »

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mesci
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Re: De Rossi

Messaggio da mesci »

Esonerato dopo 4 giornate...assurdo
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smarcopontino73
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Re: De Rossi

Messaggio da smarcopontino73 »

Mi dispiace per Daniele De Rossi, persona che ho sempre seguito con simpatia ed affetto sia per il ricordo del padre a Livorno e di lui bambino, sia per le scelte fatte da giocatore di uno che, per l'amore di una maglia, ha rinunciato ad altri palchi e forse a vincere vari trofei.
Assurdo mandarlo via dopo poche giornate e dopo avergli fatto un triennale.
Il calcio oggi, comunque, a me piace sempre meno; un calcio che, anche con le bandiere e con chi ha dato tutto per la maglia, non ha nessuna riconoscenza.
Le proprietà passano, i campioni e le bandiere invece restano e non si dimenticano.
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pottineamorte
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Re: De Rossi

Messaggio da pottineamorte »

La Roma è un circo, gli hanno fatto un rinnovo triennale a maggio e l'hanno seguito sul mercato per poi esonerarlo dopo quattro partire, però, ragazzi, pure lui è un altro che ha fatto troppe cene con Guardiola. Deve fare gavetta, ma tanta gavetta.
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Molonovo
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Re: De Rossi

Messaggio da Molonovo »

pottineamorte ha scritto: ven 20 set 2024, 15:09 La Roma è un circo, gli hanno fatto un rinnovo triennale a maggio e l'hanno seguito sul mercato per poi esonerarlo dopo quattro partire, però, ragazzi, pure lui è un altro che ha fatto troppe cene con Guardiola. Deve fare gavetta, ma tanta gavetta.
Da un po' di tempo a questa parte c'è la moda di dare in mano a ex famosi senza esperienza degli squadroni che da gestire sono estremamente complicati. Mi viene a mente Inzaghi sr al milan. De rossi è passato dall' esonero alla spal alla Roma. Magari, per tanti fattori, lì per lì fai anche bene, ma il vero capitano si vede nella tempesta. E allenare qualche mese la Spal non è come gestire i casini che ci sono a Roma.
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pottineamorte
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Re: De Rossi

Messaggio da pottineamorte »

Molonovo ha scritto: ven 20 set 2024, 19:00
pottineamorte ha scritto: ven 20 set 2024, 15:09 La Roma è un circo, gli hanno fatto un rinnovo triennale a maggio e l'hanno seguito sul mercato per poi esonerarlo dopo quattro partire, però, ragazzi, pure lui è un altro che ha fatto troppe cene con Guardiola. Deve fare gavetta, ma tanta gavetta.
Da un po' di tempo a questa parte c'è la moda di dare in mano a ex famosi senza esperienza degli squadroni che da gestire sono estremamente complicati. Mi viene a mente Inzaghi sr al milan. De rossi è passato dall' esonero alla spal alla Roma. Magari, per tanti fattori, lì per lì fai anche bene, ma il vero capitano si vede nella tempesta. E allenare qualche mese la Spal non è come gestire i casini che ci sono a Roma.
Sì, infatti. Poi, nel caso specifico, Mourinho era stato fatto fuori da alcuni boss dello spogliatoio, i quali, come sempre accade, dopo essersi fatti il culo per un paio di mesi per far vedere che era colpa di chi c'era prima, hanno fatto presto a tirare i remi in barca. Dio maledica il guardiolismo.
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piazza
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Re: De Rossi

Messaggio da piazza »

OSTIA MARE-LIVORNO, DE ROSSI E L'AMORE
IL TATUAGGIO DI DANIELE, I RICORDI DI ALBERTO

Giorgio Billeri

E' inverno, meno male, fa freddo, tempo di coprirsi bene. Fosse stata estate, domenica prossima Daniele De Rossi avrebbe indossato un paio di pantaloncini corti, e allora sarebbe scattato l'incidente diplomatico. Perchè i tifosi dell'Ostia Mare, club rilevato nelle scorse settimane proprio dall'ex Capitan Futuro, avrebbero notato, come non farlo, quel tatuaggio scolpito sulla coscia di DDR: lui bambino, la maglia del Livorno più bella di sempre, quella con la "L" stilizzata a richiamare non solo uno sponsor, la Lodge, ma anche le onde del mare più bello che c'è, che stringe la mano al padre Alberto, libero del Livorno degli Imbattibili. Sullo sfondo, l'Ardenza stracolma e ribollente di pathos, come nei giorni più belli, il sole che bacia il prato più verde del verde. Una foto, un'immagine, un momento che per il piccolo Daniele, che non aveva neppure due anni, vale una vita, una Summa delle sue passioni, il Bignami di un amore: il calcio, la famiglia.
Un'immagine così potente da decidere, un giorno, di inciderla per sempre sulla carne, sopra quei muscoli che hanno condotto Daniele a una carriera luminosa, nella storia della Roma, in quella della nazionale (campione del mondo 2006) e addirittura in quella del Boca, sogno coronato nell'ultima pagina del romanzo. Lui bambino e babbo Alberto che sorride appena, guardando lontano, oltre la tribuna, fino alla distesa azzurra che ti rivela navi, isole, onde, sale.
Come sa essere il calcio. Un maestro artigiano che intreccia cestini di storie, che disegna arazzi di destini. Domenica pomeriggio, nell'angusto teatro dell'Anco Marzio di Ostia, Daniele andrà a caccia, con i suoi ragazzi, di una vittoria che sarebbe leggendaria per quel piccolo club. Ma i suoi occhi non potranno non accarezzare quella maglia amaranto che per il papà Alberto, oggi un signore di 67 anni pieno di storie da raccontare, allevatore di generazione di fenomeni giallorossi, è stato il momento più alto di una carriera girovaga, nelle accidentate praterie di terza e quarta serie. Una maglia, quella del Livorno, che ha deciso di tatuarsi addosso, il più bello degli omaggi. Certo, da giocatore DDR al Livorno ha fatto male: due gol, uno di testa all'Ardenza, una folgore da fuori con annessa esultanza, perchè la Roma è stata moglie, amante, fidanzata, e si ama davvero una volta sola. Ma quando si è trattato di ricordare Livorno, le parole di Capitan Futuro sono sempre state ricolme di gratitudine, una cascata di miele.
E il papà: ci sarà anche lui domenica, scommettiamo. L'Ostia, sua prima e ultima squadra della carriera, contro il Livorno, il periodo più felice. Quello del campionato di C2 senza mai conoscere sconfitta, e fu proprio lui, Alberto, elegante libero di vecchio conio, a segnare il secondo gol contro la Massese, 27 maggio 1984, che sancì matematicamente il primo posto per la squadra di Renzo Melani. Grudina, Casarotto, Tognarelli, De Rossi, Berlini, Finetto Villanova, De Poli, Araldi, Ilari (cap), Palazzi. Nomi entrati di diritto nella hall of fame di Piazzale Montello. 52 punti, 7 gol subiti (uno solo in casa), nessuna sconfitta: leggenda. Che Alberto De Rossi ha contribuito a scrivere. <Il Picchi mi sembrava il Maracanà, mai vista una passione del genere>, dirà poi. Mentre quel bambino biondo, dolce e smarrito, diventerà uno dei più grandi centrocampisti del nostro football. E un giorno comprerà l'Ostia Mare, la sua culla giovanile, sognando di riportarla in C, e poi chissà. Ma domenica, quando vedrà quelle maglie amaranto, il tatuaggio sulla sua coscia inizierà bruciare, a scottare, pulsare. Perchè così è il calcio.
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quinto moro
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Re: De Rossi

Messaggio da quinto moro »

Ma che la L con le onde era un riferimento allo sponsor Lodge dove se l’è sognato?!?
Scritto da un giornalista livornese e’ uno sfondone di nulla…
Livorno la mia vita...non solo alla partita...
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