Libri: idee, consigli e recensioni

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Fabri
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Re: Libri: idee, consigli e recensioni

Messaggio da Fabri »

Buongiorno...suggerimento che mi stuzzica.
Io finito di leggere adesso Anna Kuliscioff (di Maria Casarini..trovato su una bancarella). Affresco interessante della sinistra italiana (e non solo) a cavallo fine ottocento/inizio novecento.

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piazza
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Re: Libri: idee, consigli e recensioni

Messaggio da piazza »

19=L=15 ha scritto: gio 29 dic 2022, 13:01 Sophia Mavroudis
Come detto di là, letto questo:
Stavros
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Non male, anche se Izzo è di un altro pianeta.
Più che altro in alcuni punti è un po' inverosimile.

Ora sono passato a Holly:

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Quando il Maestro chiama, si risponde subito: sono all'incirca a metà e nonostante sia assente il fattore paranormale, devo dire che mi sta piacendo parecchio.
Però io non sono credibile quando si parla del Re.
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19=L=15
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Re: Libri: idee, consigli e recensioni

Messaggio da 19=L=15 »

Provare Petros Maktaris
Se riesci in ordine cronologico
;)
"Bandera" amaranto, stretta in fronte, carica di dolor, ma terrà sempre fronte
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piazza
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Re: Libri: idee, consigli e recensioni

Messaggio da piazza »

Sto leggendo Soledad, l'ultimo libro del Commissario Ricciardi, ormai appuntamento fisso e doveroso.

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Jobbe
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Re: Libri: idee, consigli e recensioni

Messaggio da Jobbe »

piazza ha scritto: ven 6 ott 2023, 17:53
19=L=15 ha scritto: gio 29 dic 2022, 13:01 Sophia Mavroudis
Come detto di là, letto questo:
Stavros

Non male, anche se Izzo è di un altro pianeta.
Più che altro in alcuni punti è un po' inverosimile.

Ora sono passato a Holly:

Quando il Maestro chiama, si risponde subito: sono all'incirca a metà e nonostante sia assente il fattore paranormale, devo dire che mi sta piacendo parecchio.
Però io non sono credibile quando si parla del Re.

HOLLY l'ho appena finito di leggere. A me è piaciuto molto. Anche se a S. King preferisco Michael Connelly
Ora comincio Questo di Sveva Casati Modigliani, Autrice che non conosco. Spero non mi deluda.
P.s. La scritta NOVITA' è messa dalla biblioteca del paese dalla quale prendo in prestito molti libri. E molti, dopo letti, glieli ho regalati.
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La vita è quella malattia inguaribile che inevitabilmente conduce alla morte
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Jobbe
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Re: Libri: idee, consigli e recensioni

Messaggio da Jobbe »

Tre autori che suggerisco. Forse poco conosciuti, ma che a me sono piaciuti.

1) Gavino Zucca. Ha ideato il tenente dei carabinieri Giorgio Roversi, bolognese ma trasferito a Sassari. Tutti romanzi sono incentrati a delitti commessi
in paesini della provincia. Li ho letti tutti escluso uno che è un ebook. Li odio, prediligo i libri cartacei che sono tutto un altra cosa.

2) Piergiorgio Pulixi. Di lui ho letto: -Lo stupore della notte-, -Un colpo al cuore-, -L'isola delle anime-, -La settima luna-.
Almeno questi mi ricordo. altri potrei averli letti ma non mi ricordo.

3) Donato Carrisi. Di lui ne ho letti 3 o 4 dei quali, ora, non ricordo i titoli. Ma veramente intriganti. lo consiglio.
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Dattero
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Re: Libri: idee, consigli e recensioni

Messaggio da Dattero »

piazza ha scritto: ven 6 ott 2023, 17:53 Ora sono passato a Holly:

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Quando il Maestro chiama, si risponde subito: sono all'incirca a metà e nonostante sia assente il fattore paranormale, devo dire che mi sta piacendo parecchio.
Però io non sono credibile quando si parla del Re.
Holly è veramente tanta roba.
Era un po' secondo me che il maestro non raggiungeva queste vette.
6 agosto 1284: l'estinzione dei pisani
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Rosignano
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Re: Libri: idee, consigli e recensioni

Messaggio da Rosignano »

Scrivo qui, non so se é la sezione giusta per una richiesta
Esistono libri in lingua inglese che parlano di Livorno, soprattutto della nascita del partito comunista e comunque di storia e politica?
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alexis
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Re: Libri: idee, consigli e recensioni

Messaggio da alexis »

UNA VITA VERA
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il libro mi sembra affascinante

https://www.redstarpress.it/prodotto/una-vita-intera/


anche ho letto di lui PIOVONO BOMBE
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https://www.redstarpress.it/prodotto/piovono-bombe/
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piazza
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Re: Libri: idee, consigli e recensioni

Messaggio da piazza »

Morto Paul Auster, chi era il grande scrittore newyorchese che ha incantato l’Europa: le sue storie incentrate sui temi della coincidenza, del caso e del destino
Il ritratto di Paul Auster, lo scrittore newyorchese che ha esplorato caso e destino, amato più in Europa che negli Usa
DI DAVIDE TURRINI

Addio a Paul Auster. L’autore di 34 libri, tra cui l’acclamata Trilogia di New York, è morto all’età di 77 anni per le complicazioni dovute a un cancro ai polmoni. Auster divenne noto per la sua “narrativa postmodernista altamente stilizzata e bizzarramente enigmatica” affermatasi a partire da metà anni ottanta. Le sue storie, spesso con protagonisti degli scrittori, hanno giocato con naturale disinvoltura con i temi della coincidenza, del caso e del destino.

Auster era nato a Newark, nel New Jersey, nel 1947. In una intervista l’autore statunitense aveva spiegato che la passione per la scrittura era nata da due eventi fortuiti: a otto anni la mancanza di una matita per raccogliere l’autografo di un suo beniamino del baseball, tanto che da quel momento in avanti portò con sé una matita in tasca (“se hai una matita in tasca, ci sono buone probabilità che un giorno ti sentirai tentato di iniziare a usarla”); e a 14 anni durante il campeggio estivo la morte di un ragazzo ucciso in un amen da un fulmine (un incidente simile accade nel suo romanzo 4 3 2 1 del 2017 ndr). Dopo aver studiato alla Columbia, essersi trasferito a Parigi (dove conobbe e sposò la scrittrice Lydia Davis, con la quale ebbe un figlio, Daniel, morto per overdose nel 2022), tornato negli Stati Uniti, Auster assistette nel 1979 alla morte del padre e cominciò realmente a scrivere pubblicando il primo romanzo, L’invenzione della solitudine nel 1982. Libro in cui rivela le gesta omicide del nonno paterno ai danni della povera nonna e dell’assoluzione del nonno per infermità mentale.

Ma è nel 1985 con Città di vetro – il primo capitolo della cosiddetta Trilogia di New York – che Auster ottiene i primi successi di critica e pubblico. Città di vetro, poi in rapida successione di tre anni, Fantasmi e La stanza chiusa, sono lo scrigno complesso e articolato di un romanzo poliziesco che più del solito percorso di detection si intrufola (e si perde) nei meandri di identità multiple e metamorfiche attorno all’autore avvolto da un continuo misterioso svelamento. Insomma, più grandi domande sul senso della vita (paternità in primis) e sulle finzioni (e funzioni) del linguaggio che sulla ricerca di un fantomatico colpevole o preda. Seguirà l’intrigante romanzo distopico in forma epistolare con protagonista una ragazza di Nel paese delle ultime cose, poi Auster tornerà sulla fine degli anni ottanta e inizio novanta in una sorta di carreggiata da realismo esistenziale (Moon palace, La musica del caso) e infine proromperà in quello che è diventato il suo titolo più riconosciuto a livello internazionale: Il racconto di Natale di Auggie Wren. È il famoso racconto nato dalla scatola di sigari acquistata da un tabaccaio di Brooklyn (l’Auggie del titolo) pubblicato come raccontino nelle pagine natalizie del New York Times e nel 1995 trasformato con la sua complicità alla sceneggiatura in due celebri film scritti da Auster e diretti da Wayne Wang: Smoke e Blue in the face, autentici feticci culturali da costa est statunitense, con protagonista un’icona attoriale di quegli anni, Harvey Keitel.

Metà anni novanta è peraltro il periodo in cui sia Guanda e poi soprattutto Einaudi cominciano a pubblicare i romanzi di Auster in italiano. È qui che forse prorompe il titolo più sfizioso, calibrato, lussureggiante di Auster: Mr. Vertigo. Sorta di iniziazione alla vita di un orfanello di Saint Louis nell’America degli anni venti con il dono di volare che gli verrà insegnato da uno strambo stregone. Attorno a Walt si materializza una specie di mini comunità di minoranze (la pellerossa, il bambino nero malaticcio) che diventa sia spazio bizzarro e sognante, sia svezzamento alla vita e consapevolezza dell’essere anche con i piedi per ancorati a terra.

Seguiranno poi negli anni a venire l’imponente Leviatano; Timbuctù, uno splendido racconto antispecista tra uomo e cane; il cinefilo e sottovalutatissimo Il libro delle illusioni; poi già negli anni duemila inoltrati Follie di Brooklyn, Invisibile, Sunset park e il già citato 4 3 2 1 dove torna travolgente il tema del caso con tanto di sliding doors multiple per il protagonista Archie. Infine nel 2023 pubblica il suo ultimo libro, Baumgartner, forse il lavoro più lineare, malinconico e crepuscolare incentrato su un professore di filosofia incapace di superare l’oramai decennale perdita dell’amata moglie poetessa. Nel 1981, Auster incontrò la scrittrice Siri Hustvedt che divenne la sua seconda moglie e con cui ebbe la seconda figlia, Sophie. Rimane comunque curioso come la sua popolarità sia letteralmente esplosa in Europa a metà/fine anni novanta negli ambienti letterari progressisti piuttosto che nei suoi amati ed esplorati Stati Uniti. Tanto che nel 2007 sul New Yorker veniva spiegato come Auster fosse considerato “a Parigi una sorta di rockstar”.


https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/0 ... o/7532345/


Un grandissimo che ci lascia.
Ho letto più di una decina dei suoi libri e col suo stile inconfondibile mi ha fatto riflettere su tantissime cose e mi ha aperto un mondo.
Grazie Paul, riposa in pace.

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