Siamo solo alla fine di novembre ma in casa amaranto si contano già due esoneri (dello stesso allenatore) ed una nuova guida tecnica che risponde al nome di Vincenzo Esposito,
una specie di santone e guru delle panchine che però all'atto pratico viene da un paio di anni di inattività e diversi esoneri in carriera.
La speranza della piazza è che ci sia almeno una reazione nervosa della squadra, un segnale di risveglio che possa dare un senso alla parte finale del girone di andata e di conseguenza alla finestra di mercato invernale.
All'Ardenza arriva il TAU, già giustiziere del Livorno negli spareggi dell'estate precedente, e al Picchi va in scena il consueto psicodramma amaranto.
Squadra in vantaggio al secondo minuto con Rodriguez e puntuale blackout fino al pareggio ospite. Livorno comunque avanti di un goal al 45° dopo un rigore di Frati.
Nella ripresa i ragazzi di Esposito hanno almeno tre palle clamorose per chiudere la gara con Cretella, Rossi e Torromino ma sprecano tutto e i lucchesi agguantano il pari sulla solita disattenzione difensiva.
La classifica, al termine della giornata, vede il Livorno sesto a 21 punti staccato di 11 lunghezze dalla Pianese che vola, e di 6 dall'Arezzo sorprendentemente secondo.
Neanche il più pessimista dei tifosi avrebbe mai potuto presagire una disfatta di questa portata.
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