spiritual ha scritto: ↑lun 31 ott 2022, 10:35
Premesso che ad Arezzo io ci sarò (è da un mese che ho prenotato a Cortona), fare un'analisi non implica LA VOLONTA' DI DARE GIUDIZI (tra l'altro sono un acceso difensore di questa società, come ho sempre scritto), ma cercare di individuare quali sono i problemi. Altrimenti è tutto un luogo comune dove una volta si dà la colpa a tizio, poi a caio, poi si ritorna a darla a tizio e così via. E' un fatto che a Luglio la società si è mossa subito, pur non conoscendo la categoria, acquisendo nell'organico già 6 attaccanti. Poi ne ha preso un altro con caratteristiche simili ad almeno altri 3, ma perché potenzialmente uno che spacca le partite. E' vero, l'ha dimostrato, per cui la società ha fatto bene.
Questo però dimostra che l'intenzione dell'allenatore (approvata dalla dirigenza) era di giocare con 3 punte, 3 di movimento e intercambiabili, come ci ha fatto capire sin dal precampionato.
E' un modulo che usano quasi TUTTE LE SQUADRE, PICCOLI e GRANDI, volendo tenere tre giocatori che possono far male in qualsiasi momento e legare tra loro senza restare isolati. Lo fanno anche per avere tre giocatori dinamici che pressano e impediscono la nascita dell'azione avversaria, costretta a rilanciare lungo, oltretutto approfittando anche di errori degli avversari (si è fatto go con il Grosseto per quel motivo, mentre ieri si è preso il rigore e l'azione dove Fogli ha salvato in uscita per errori nostri dovuti al pressing asfissiante delle loro punte).
Naturalmente se si gioca con tre punte, sia pure mobili, OCCORRE CHE IL CENTROCAMPO SIA ADEGUATO. Ma l'ho visto solo io e pochissimi altri che ieri ci hanno sovrastato proprio in quel settore, così come con il Grosseto? No, non l'ho visto solo io se si guarda i voti e i commenti dei giornalisti, in particolare su Cretella.
La cosa preoccupante, anche questa non commentata da nessuno, è che questa inferiorità a centrocampo l'hai avuta GIOCANDO A SPECCHIO. Cioè stesso modulo, stesso numero di giocatori e densità in mezzo al campo. Ti hanno preso a sculaccioni, volando mentre te eri fermo e annaspavi, in difficoltà per il pressing. La maggiore velocità dei giocatori CONSENTE UNA MAGGIORE COPERTURA DEGLI SPAZI, RADDOPPI con il COMPAGNO e questo cambia lo stare in campo e gli equilibri. Tra l'altro non si riusciva quasi mai a partire con l'azione dalla difesa perché le loro punte, come quelle del Grosseto, facevano il pressing come doveva essere fatto e la loro squadra era corta, compatta, anticipando centrocampisti e attaccanti,
Credo che affidarsi al ragionamento che contro di noi Pollace, Mascella e company abbiano giocato la partita della vita sia sbagliato. Prima di tutto perché ci saranno, in ogni partita, tanti come loro che lo faranno, e poi perché non credo che con avversari minori corrano di meno. CORRONO SEMPRE e la loro velocità di base è una caratteristica insita, insita che i NOSTRI CENTROCAMPISTI NON HANNO.
Si dice che il Montespaccato ha metà punti di noi, perciò smettiamo di dire che i loro giocatori sono migliori. Vero: non è che la loro squadra sia migliore della nostra, così come quella del Grosseto, MA QUESTO GIUDIZIO EMERGE SUL LUNGO TERMINE, non su una sola partita. Se non si comprende che tra tutte e 20 (e ci metto anche l'Arezzo, anche se dovrei forse toglierlo) LA DIFFERENZA NON E' ECLATANTE, si capisce che ogni partita E' APERTA A QUALSIASI RISULTATO. Se entrava il gol di Frati, probabilmente si vinceva 3 a 0, perché LORO GIOCANO DI RIMESSA, non vogliono (e non sanno) fare la partita. Così fanno tante squadre contro di noi CHE INVECE SIAMO COSTRETTI A GIOCARE SEMPRE PER VINCERE. L'ha dimostrato il Grosseto che ci ha dominati per 90', ma senza creare pericoli. Non sanno attaccare, ma se vanno in vantaggio sono bravi a mantenerlo. Oggi come oggi, senza Pecchia e quando certi giocatori importanti non rendono come devono, SIAMO SUL LORO STESSO LIVELLO.
Se alcuni nostri giocatori cardine mancano (Pecchia) o giocano male, sbagliando molto, facendo poco movimento, la differenza di valori E' ANNULLATA e decidono gli episodi.
La mancanza di Pecchia mete in gioco tutto, anche il modulo, perché ci sono dei vincoli evidenti delle caratteristiche delle quote. Ignorarli, è un errore.
Comunque è chiaro che qualcosa di nuovo deve essere provato. Farlo ad Arezzo... Boh?
Una cosa vorrei però chiedere in confidenza a un dirigente tra Califano, Protti o Braccini: quale centrocampo pensavano di schierare quando hanno acquistato tutti quegli attaccanti, ritrovandosi poi negli ultimi 15 giorni (complice anche il maledetto problema Figline) a dover rimediare tra quote e over in quel settore?