Rilancio con Wolfgang Amadeus Mozart

Come disse Bassotto in uno dei post più belli del forum che io ricordi, pareva avesse i piombini del dodici nel sangue, da quanto era lento e compassato. La tecnica c'era, ma non bastò, anche perché arrivò quando era ormai già al punto di cottura, inserendosi perfettamente nel già citato Livorno da rigozzo del 2009-10.
Qualche mese dopo, tra l'altro, feci il corso da arbitro AIA e, quando ci spiegarono che i giocatori, quando entrano in campo e in generale, vanno sempre identificati, qualcuno raccontò che Mozart, al debutto, venne buttato nella mischia talmente a freddo che, lì per lì, mancava un documento che lo identificasse, tanto da indurre l'arbitro o chi per lui a non farlo entrare. Un dirigente del Livorno disse "Dai, ma è Mozart!", ma il direttore rispose "E chi cazzo è Mozart?".
Preciso che non so se e quanto questo aneddoto sia vero, ma ricordo bene che il succo era questo.