Sì, insomma, la tradizione sportiva, quel che è, è ancora dell'ASL.Osservatore ha scritto: ↑gio 23 giu 2022, 14:53Scusate ma mi pare ci sia molta confusione su cosa significa riprendersi "il titolo sportivo".pottineamorte ha scritto: ↑gio 23 giu 2022, 14:33 Limitandomi a esempi dell'ultimo decennio, Salernitana (Salerno Calcio), Reggiana (Reggio Audace) e Cesena (Romagna Centro) hanno dovuto aspettare almeno un anno per riprendere il vecchio titolo sportivo. Non penso che dipenda dalla ricchezza del proprietario, ma da un iter burocratico ben definito.
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Il titolo sportivo è questa roba qui:
https://it.m.wikipedia.org/wiki/Titolo_ ... 20sportiva.
Il titolo sportivo dell'AS Livorno calcio sarebbe stato l'iscrizione alla serie D, a seguito della retrocessione dell'anno passato; ora, dopo che l' AS non si è iscritta in nessun campionato, il titolo sportivo che potresti "ereditare" o "comprare" non esiste più. Quello di cui parlate voi è la "tradizione sportiva", ma quella l'hai già acquisita e sfruttata: è solo in forza della tradizione sportiva del "Livorno calcio" che una società nata da zero è stata iscritta in eccellenza in sovrannumero, invece che cominciare dalla terza categoria come sarebbe stato normale.
Poi ci sono le questioni legate al nome (ma qualcuno vuole indietro il nome AS Livorno?) e dei trofei (e quelli in effetti li rivorremmo...) però sono ancora altro.
Sbaglio?
L'iscrizione in sovrannumero credo sia derivata da un discorso di città e di bacino d'utenza e mi pare che non sia avvenuta in D perché lì c'era già la PLS.
Magari non sarà giuridicamente così, ma mi pare che il principio sia questo.
Altro esempio: il Chievo è finito più o meno come l'ASL, ma la nuova Clivense di Pellissier si è dovuta iscrivere in Terza perché
1)La tradizione o quel che è era ancora del vecchio Chievo di Campedelli (paragonabile all'ASL ligure).
2)A Verona c'erano già due squadre, tra l'altro entrambe nei professionisti.