Erano gli anni 80, quelli dei tempi più bui, ma anche quelli più genuini, i tempi della partitella del giovedì che era un appuntamento irrinunciabile per chi viveva il Livorno come essenza imprescindibile. Erano i tempi in cui tanti ti prendevano "per er culo", perchè la pallacanestro era più chic e faceva la serie A insieme a pallavolo e rugby, mentre il Livorno annaspava in C e anche più giù. Televisione poco o nulla, social non ancora inventati, un pò di radio e nulla più. Se volevi respirare l'amaranto, dovevi andare li, per forza. Era quello il cuore pulsante che ti alimentava e ti portava da ogni lunedi alla domenica successiva. Il clima che si respirava era quello dell'attesa, della preparazione alla trasferta e delle coreografie se giocavi in casa. Verso l'una quando si stava per uscire dall'Iti, guardavo il mio vicino di banco, Leonardo. Oggi si va a fa du' risate? alle 2 e mezzo lì? vai!!! bona per le 2 e mezzo li.
La Baciocca era tra quei personaggi che trovavi laggiù uno dei più veraci. Incarnava al 100% l'essenza labronica. Ciò che pensava gli usciva dalla bocca, sempre pronto a far valere le sue ragioni e con "la letiata" sempre pronta. Un personaggio che con le sue battute e le sue macchiette non era solo una maschera del vernacolo, era così sempre. Allo stadio, sul palcoscenico, sul posto di lavoro. Con i suoi modi era quasi impossibile non prenderlo in simpatia. Aveva un pregio su tutti: ti faceva ridere anche quando era serio.
Ed è' proprio sul posto di lavoro che terminata la scuola ho avuto modo di conoscerlo meglio vedendolo quasi tutti i giorni. Un uomo con un cuore grande, una bravissima persona a cui tutti volevano bene e che si era guadagnato negli anni un gran rispetto da parte di tutti. Per Bibi il Livorno era la sua vita e in qualsiasi cosa che faceva, anche se lo teneva momentaneamente distaccato, questo era sempre il primo dei suoi pensieri, la sua priorità assoluta.
Era un generoso e ha dato molto ai nostri colori spesso rischiando in prima persona. Quando vedevamo i pon pon e le balle di coriandoli nelle coreografie di curva e gradinata era grazie a lui che durante la settimana "riciclava il materiale di scarto occorrente"

Senza peli sulla lingua era impensabile che a volte non riuscisse ad andare sopra le righe; quando per mesi perseguitò Da Mommio(che quando segnò andò sotto la tribuna cercando la Baciocca)

Bibi per il Livorno qualche volta ne ha anche "toccate". Ricordo a Ponsacco che prese una bella "pedatanerculo". Tante altre volte ci è andato vicino. A Siena schivò un vaso di gerani gettato dal balcone, a Licata i fichi d'india ner groppone invece se li prese tutti.
Con lui se ne va un grande tifoso, un tifoso vero, un livornese vero come ne restano pochi, al quale andrebbe riconosciuto un tributo alla sua memoria come fatto per altri ne più ne meno meritevoli di lui.
Vai Alberto, Bandera amaranto stretta in fronte, carica di dolor ma terrà sempre fronte!