Marco Bruciati ha scritto: ↑gio 19 ago 2021, 16:39
Ci siamo dati l'obiettivo di definire entro agosto il percorso.
Giustamente tante persone sono in attesa degli ultimi sviluppi societari e dentro le questioni della nuova US quindi non è semplice rendere preciso il quadro.
In ballo come più volte scritto c'è la costruzione di un percorso di calcio popolare non antitetico al nuovo Livorno. Qualcosa in cui chi ha a cuore un certo tipo di calcio ci si possa riconoscere ed eventualmente sostenere senza abbandonare nessuna fede.
Per fare questo, escludendo la nuova US che non ci pare intenzionata a collaborare in questa fase, le strade sono fondamentalmente due:
_partecipazione alla vita della PLS per un progetto sperimentale di cogestione
_costruzione da zero di una nuova società
Le opinioni in tal senso non sono univoche quindi prima di fare scelte sbagliate è bene ponderare bene il tutto.
Se non ci sono le condizioni c'è anche l'opzione del nulla ovviamente

rimarremo un soggetto di opinione pronto a intervenire se le condizioni cambieranno.
Marco io, da sostenitore del Lebowski, ti dico la mia, per quello che può valere!
L' opzione "appoggio all'U.S Livorno" togliamola perché insistere sarebbe come avere la sindrome di Tafazzi! Ci sono gli stessi visi che vi hanno osteggiato sin dal primo istante e vi hanno sempre rinfacciato di essere "divisivi", quindi discorso chiuso.
Toccafondi, a Prato ha dato molto spazio ai tifosi se non ricordo male, concedendogli anche una quota di maggioranza (di questo gliene devo rendere merito!),ma qui non ci sono le condizioni per voi!
Il progetto di "cogestione sperimentale" della PLS non lo vedo percorribile. Stiamo parlando di dirigenti che sanno il fatto loro e che operano da decenni sul campo, con ottimi risultati peraltro. E non mi paiono soggetti con una mentalità così aperta e moderna da accettare un cambiamento così radicale ed una gestione societaria in stile Lebowski! Per me, è un "ibrido" che non può funzionare. È bene che loro continuino a lavorare (bene) come hanno fatto sino ad ora, con il loro consolidato modello societario e con un settore giovanile che gli sta dando soddisfazioni. Inserirsi in un contesto simile non lo vedo fattibile, ma correggimi se sbaglio!
Terza opzione, la costruzione di una nuova società. Per me è l'unica che può funzionare, ma richiede tanta tanta buona volontà, un discreto numero iniziale di soci pronti a sporcarsi le mani ed a buttare il cuore oltre ogni ostacolo ed un minimo di strutture per lavorare.
Lo stare fermi e diventare "soggetto di opinione" io penso che equivalga a cadere nell'oblio.