Su Ricciardi vanno letti i libri, perchè De Giovanni è un maestro nel muoversi fra periodo storico generale, Napoli degli anni 30, sovrannaturale, storie d'amore e casi da risolvere (che a volte sembrano quasi una scusa per narrare di tutto il resto); quando seppi che avrebbero fatto la serie televisiva infatti ero abbastanza scettico...primo perchè la RAI vabbè, poi proprio perchè il pubblico televisivo è molto diverso dai lettori.pottineamorte ha scritto: ↑mer 29 mar 2023, 14:12 Io su Ricciardi ho un'idea un po' in chiaroscuro. Alcune cose mi piacciono molto, tipo l'ambientazione, i costumi e anche l'idea di fondo della maledizione del protagonista (che per me Guanciale rende anche abbastanza bene), altre mi fanno cascare le palle, perché mi ricordano le tipiche soap o fiction Rai prese magistralmente per il culo da Boris (alcuni dialoghi, certe scene e certe gestioni dells fotografia sono imbarazzanti).
Ho apprezzato molto anch'io la scena dell'interrogatorio, perché ha reso perfettamente, a livello di atmosfera, quello che doveva essere il modus operandi dell'Ovra, meno marziale e disciplinato rispetto alle varie Gestapo e Kgb, ma più sbirresco, questurino e informale, dunque perfino più inquietante, forse.
Per lo stesso motivo, non ho mai guardato I bastardi di Pizzofalcone, perchè non avendo ancora letto i libri, non me li volevo sciupare.
Fra l'altro la serie TV su Ricciardi l'ho guardata mentre stavo leggendo proprio Caminito (sono a metà libro) e il confronto non si pone neanche.