Alè Livorno

Dal Tirreno 24 gennaio 2005:

Livorno da sogno, Milan KO.
Domenica storica per gli amaranto che superano per 1-0 i campioni d'Italia.
Stadio esaurito, nessun incidente.
Tutti pazzi per il Livorno.
I salti di gioia, a fine partita di un pubblico commosso e quasi incredulo, sono stati la conclusione di una giornata calcistica straordinaria.
Ha vinto il calcio fatto di cuore e allegria, di passione e sacrificio, e siamo rimasti tutti senza fiato.

Con una prova entusiasmante il Livorno allenato dall'ex batte 1-0 i rossoneri.
Kakà colpisce un palo, ma Colombo non sbaglia. Espulso Nesta.

LIVORNO, 23 gennaio 2005 - Arrigo Sacchi docet, Roberto Donadoni dixit.
Il Livorno dell'ex fuoriclasse rossonero impone al "suo" Milan la seconda sconfitta stagionale, prima in trasferta.
Proprio lui potrebbe aver dato un'impronta decisiva al campionato, con la Juve ora più in alto di cinque gradini.
Gli amaranto battono 1-0 i rossoneri al termine di una prova entusiasmante; novanta minuti senza pause, nei quali la squadra di casa sembra il Milan e viceversa. Decide Colombo al 28' del primo tempo.
Al Milan solo briciole: un palo clamoroso di Kakà e una prestazione molto al di sotto della sua grandezza, espulsione di Nesta compresa.
Dopo una settimana senza chiudere occhio, Donadoni scioglie l'ultimo dubbio.
Colombo invece di Protti.
Carlo Ancelotti sostituisce sì Pirlo con Ambrosini, ma sulla sinistra ci mette Dhorasoo lasciando la panchina a Seedorf.
Il francese è davvero l'uomo in più; infallibile in ogni settore del campo. In copertura quando c'è da lavorare sodo in difesa, in fase di rilancio, con passaggi perfetti.
Kakà fa soffrire il Livorno. Il brasiliano è una spina nel fianco. Con Dhorasoo fa suonare l'allarme senza interruzione.
Dal canto suo il Livorno aggredisce, raddoppia contro un Milan fluido e autorevole che ci prova due volte con Kakà.
Gli amaranto sono tecnicamente inferiori, ma sanno utilizzare armi consone alla loro dimensione: carattere, il crederci fino in fondo, creando superiorità numerica sull'uomo e un pressing che impedisce al Milan di creare gioco come sa.
Incisivi gli inserimenti di Balleri e Doga, bravi nel pressing e poi nel ripiegare; istancabile Vigiani, straordinario Passoni. Impareggiabile Cristiano Lucarelli.
A ritmo battente come la pioggia, il primo tempo vive soprattutto su tre episodi.
Il clamoroso palo colpito da Kakà con la porta spalancata, il rigore negato al Livorno per fallo di Dida su Cristiano Lucarelli e il gol di Colombo.
Dorme la difesa rossonera sul colpo di testa di Vidigal, Dida respinge, di più non può, arriva Colombo che fa infiammare Livorno.
Il Milan reagisce, ma sbaglia troppo spesso l'ultimo passaggio e nell'ennesima dormita della difesa, Galante, ancora su calcio piazzato, di testa sfiora il 2-0.
Qualcosa non va e Ancelotti toglie lo spento Gattuso per Seedorf che si piazza a sinistra, mentre Dhorasoo va a occupare la fascia destra.
Propositi di rimonta, insomma. Anche se è Vigiani a mangiarsi il 2-0 dopo 120 secondi.
Il Milan non riesce a far girare la palla, soffrendo a dismisura il pressing dei toscani, per nulla intimoriti, impegnati in una sorta di partita della vita.
Alla ricerca ossessiva del pari, i rossoneri subiscono il furore del Livorno che manca due volte il raddoppio con Protti inserito al posto di Colombo.
Ancelotti prova con Tomasson che rileva Crespo. Donadoni non si fida e sacrificando la fantasia di Vigiani si copre con Grauso.
E non si placa la fame del Livorno che impone la sua personalità senza permettere al Milan di ragionare.
Entra anche Rui Costa per il deludente Ambrosini, subito dopo un intervento dubbio di Amelia su Sheva.
L'assalto finale viene condotto dal Milan con i nervi a fior di pelle e con l'espulsione di Nesta per doppia ammonizione.
Il triplice fischio di Farina è il botto finale come la traversa colpita da Lucarelli. La festa a Livorno può cominciare.

Fonte Gazzetta.it
https://www.gazzetta.it/Calcio/Squadra/ ... o/23.shtml

FOTO:























PARTITA:



SINTESI:

Giornata piena di emozioni contrastanti. Indimenticabile.
Andai in tribuna al posto di mi pa’, in mezzo a due suoi amici, padri di miei amici fraterni. Risate. Fini’ che si faceva i cori in tribuna, noi tre.
Tornai a casa e gli dissi: Babbo s’e’ vinto col Milan.
Tiro’ su le spalle. Ebbi la certezza che lo stavo perdendo.
Non arrivò a festeggiare i 90 anni dell’Unione

Esattamente 17 anni fa! Che bellezza...anche perché avevo 16 anni

Sportivamente parlando, la giornata più bella che abbia mai vissuto!
Ricordo tante cose di quella memorabile giornata: a parte l'acqua a "ghiaiate" (avevo il piumino che era diventato cento 'ili...), la gioia per la vittoria cancellò tutto il resto.
Ci s'abbracciava con chiunque ci capitasse a tiro. Un omino anziano cor su nipote mi venne incontro e, mentre piangeva, mi disse: "Meglio d'una trombata!!!";
un altro personaggio, un omone di oltre 100 chili, livornese che viveva a Milano, occupava due seggiolini e quando segnò Colombo schiacciò letteralmente altre 7-8 persone
PER IL RESTO, IO MI COMMUOVO ANCORA CON LA TELECRONACA DEL PUCCI...

Bellissimo,curva piena stivata roba da non muoversi.
Un freddo cane e acqua pr gran parte della partita,
Una gioia immensa. Arrivato a casa
Non mi sembrava quasi vero.

Io mi ricordo che ero sotto effetto daspo, la vidi alla televisione e mi ci giró parecchio ir cazzo

Indimenticabile: acqua a sassate, gioia e felicità.
Al gol ruzzolai dieci gradoni, la sera buttai via il giacchetto che c'avevo che era un misto acqua-sudiciume.

Con la partita contro il como in rimonta, una delle partite epiche del Livorno.
Pioveva a dirotto ma noi s'era a bollore!!!