Il Nemico alle porte
Inviato: dom 7 mar 2021, 11:33
qui ci andranno tutti quei simpatici personaggi che nel corso della nostra gloriosa storia, c'hanno fatto girà ir cazzo...gio'atori, allenatori, dirigenti, sia nostri che avversari, arbitri e giornalisti.
inizio con lui:
MANDORLINI
non fossero bastati i trascorsi nello Spezia, pensò bene di confermarsi come merda umana nel Verona.
personaggio odioso che non ha mai nascosto la reciproca antipatia nei nostri confronti, è un nemico storico di Livorno e del Livorno, anche perchè è il prototipo di chi da noi è un dovere prende per ir culo.
tutto parte da qui:
https://www.repubblica.it/online/spetta ... ascia.html
(...)Una città, Livorno, con cui le ruggini sono antiche. Risalgono al 2001, l’anno in cui il legale di Mandorlini denuncia Mascia Ferri del Grande fratello per aver rivelato in pubblico una relazione avuta con il suo cliente.
La curva del Livorno è quella che ci ricama di più.
Sfottò e canzoncine verso l’allenatore fumantino.
il coro E perchè Mascia ce l'ha raccontato , che Mandorlini è un bel cornuto, con il ritornello e alè alè, alè alè alè cornuto con tutto lo stadio a fà ir gesto delle 'orna è una vetta che poche volte è stata raggiunta in tutto ir mondo der tifo.
qui in edizione ridotta, ma rende bene comunque l'idea:
per il resto, ci sono le bizze di vesto poveraccio che a noi continua a pupparcelo per sempre:
Non si sopportano, Andrea Mandorlini e il Livorno. Storie vecchie, ruggini mai assorbite di un duello al vertice, nel campionato di C1 datato 2001-2002, ai tempi in cui l'attuale tecnico dell'Hellas era allo Spezia.Una sfida per il primo posto e la promozione diretta pieno di botta e risposta pepati, fino all'epilogo, quello che ha lasciato strascichi che perdurano ancora oggi e che, ogni volta che Mandorlini va al Picchi, comportano tensioni, cori beffardi e insultanti verso l'allenatore e un contorno "caldo".Era il 7 aprile del 2002, lo Spezia andava a Livorno a giocarsi una fetta di campionato, a un mese dalla fine del campionato, con i toscani, guidati in panchina da Osvaldo Jaconi e in campo trascinati dai gol di Igor Protti, avanti di quattro punti sui liguri, secondi.Davanti ai 15mila dell'Ardenza lo Spezia disputò una grande partita, schierato in modo impeccabile da Mandorlini: in vantaggio con un gol di Francolino Fiori (vedi link gol Fiori Livorno Spezia), la vittoria arrivò con un 1-0 che fece saltare i nervi ai giocatori del Livorno, che finirono in nove, e anche Protti fu espulso, con Fanucci, per una gomitata a Dall'Igna che gli costò tre giornate di squalifica. Piovani, al fischio di chiusura, si avventò contro Mandorlini spintonandolo.A quattro turni dalla fine, un macigno per gli amaranto, avanti di un punto in classifica (61 contro 60) ma a rischio di cadere in crisi viste le assenze. Ma poi il Livorno vinse a Monza e Protti si vide ridurre di un turno lo stop, rientrando in tempo per essere decisivo. Alla penultima di campionato, il 28 aprile, proprio Protti, a 3' dalla fine, con lo Spezia che aveva sorpassato provvisoriamente i toscani battendo agevolmente il Padova, siglò il 2-1 in trasferta a Treviso. E all'ultima giornata il verdetto fu promozione per il Livorno, playoff per la squadra di Mandorlini, che poi, in semifinale, fu eliminata dalla Triestina.Passati gli anni, Mandorlini non nasconde l'amarezza per quel che accadde all'epoca: "La promozione del Livorno si spiega con il clima di quel periodo. Come si è capito per le inchieste successive, quello era un calcio malato. Bergamo, uno dei capi degli arbitri, era livornese. Lo Spezia meritava la B ma fu penalizzato da scelte che nulla avevano a che vedere con il campo".Il livore dei livornesi verso Mandorlini continua, ricambiato dal diretto interessato. E anche sabato prossimo, all'Ardenza, il quartiere che ospita lo stadio degli amaranto, si annunciano scintille.
https://www.hellas1903.it/news/mandorli ... -tensione/
Costa cara al mister dell'Hellas l'intervista che ha rilasciato alla vigilia della sfida con il Livorno. Il Procuratore Federale ha deferito Andrea Mandorlini alla Commissione Disciplinare del Settore Tecnico «per aver reso pubbliche dichiarazioni che violano i principi di lealtà, correttezza e probità da osservare in ogni rapporto comunque riferibile all'attività sportiva, dichiarazioni che integrano altresì espressioni lesive e discriminatorie e che, inoltre, sono finalizzate a denigrazione ed insulto territoriale, nonchè a propaganda ideologica inneggiante a comportamenti discriminatori nei confronti della città di Livorno e conseguentemente del Livorno calcio». Venerdì pomeriggio, presentando la sfida dell'Ardenza con la squadra amaranto, Mandorlini aveva ricordato le tante sfide infuocate con la squadra amaranto, fin da quando sedeva sulla panchina dello Spezia. ««Sono orgoglioso di essere un nemico giurato del Livorno - aveva detto il mister - non ce le siamo mai mandate a dire. E sarà così anche stavolta. Mi auguro solo che la mia squadra giochi meglio di loro». Dichiarazioni che hanno caricato la squadra in un momento molto delicato della stagione che ha giocato una partita di grande determinazione al Picchi ma tifosi e giocatori del Livorno non le hanno gradite tanto che hanno riservato un'accoglienza poco piacevole all'allenatore del Verona come succede in tanti stadi d'Italia. Offese e cori dal primo all'ultimo minuto ai quali Mandorlini non ha mai reagiato anche se qualcuno avrebbe anche visto un dito medio rivolto alla tribuna dopo il secondo gol dell'Hellas firmato da Martinho. Adesso il tecnico dovrà rispondere di queste dichiarazioni alla Procura.
https://www.larena.it/argomenti/sport/q ... -1.2849274
e Mascia ce l'ha detto che Mandorlini è un becco.
inizio con lui:
MANDORLINI
non fossero bastati i trascorsi nello Spezia, pensò bene di confermarsi come merda umana nel Verona.
personaggio odioso che non ha mai nascosto la reciproca antipatia nei nostri confronti, è un nemico storico di Livorno e del Livorno, anche perchè è il prototipo di chi da noi è un dovere prende per ir culo.
tutto parte da qui:
https://www.repubblica.it/online/spetta ... ascia.html
(...)Una città, Livorno, con cui le ruggini sono antiche. Risalgono al 2001, l’anno in cui il legale di Mandorlini denuncia Mascia Ferri del Grande fratello per aver rivelato in pubblico una relazione avuta con il suo cliente.
La curva del Livorno è quella che ci ricama di più.
Sfottò e canzoncine verso l’allenatore fumantino.
il coro E perchè Mascia ce l'ha raccontato , che Mandorlini è un bel cornuto, con il ritornello e alè alè, alè alè alè cornuto con tutto lo stadio a fà ir gesto delle 'orna è una vetta che poche volte è stata raggiunta in tutto ir mondo der tifo.
qui in edizione ridotta, ma rende bene comunque l'idea:
per il resto, ci sono le bizze di vesto poveraccio che a noi continua a pupparcelo per sempre:
Non si sopportano, Andrea Mandorlini e il Livorno. Storie vecchie, ruggini mai assorbite di un duello al vertice, nel campionato di C1 datato 2001-2002, ai tempi in cui l'attuale tecnico dell'Hellas era allo Spezia.Una sfida per il primo posto e la promozione diretta pieno di botta e risposta pepati, fino all'epilogo, quello che ha lasciato strascichi che perdurano ancora oggi e che, ogni volta che Mandorlini va al Picchi, comportano tensioni, cori beffardi e insultanti verso l'allenatore e un contorno "caldo".Era il 7 aprile del 2002, lo Spezia andava a Livorno a giocarsi una fetta di campionato, a un mese dalla fine del campionato, con i toscani, guidati in panchina da Osvaldo Jaconi e in campo trascinati dai gol di Igor Protti, avanti di quattro punti sui liguri, secondi.Davanti ai 15mila dell'Ardenza lo Spezia disputò una grande partita, schierato in modo impeccabile da Mandorlini: in vantaggio con un gol di Francolino Fiori (vedi link gol Fiori Livorno Spezia), la vittoria arrivò con un 1-0 che fece saltare i nervi ai giocatori del Livorno, che finirono in nove, e anche Protti fu espulso, con Fanucci, per una gomitata a Dall'Igna che gli costò tre giornate di squalifica. Piovani, al fischio di chiusura, si avventò contro Mandorlini spintonandolo.A quattro turni dalla fine, un macigno per gli amaranto, avanti di un punto in classifica (61 contro 60) ma a rischio di cadere in crisi viste le assenze. Ma poi il Livorno vinse a Monza e Protti si vide ridurre di un turno lo stop, rientrando in tempo per essere decisivo. Alla penultima di campionato, il 28 aprile, proprio Protti, a 3' dalla fine, con lo Spezia che aveva sorpassato provvisoriamente i toscani battendo agevolmente il Padova, siglò il 2-1 in trasferta a Treviso. E all'ultima giornata il verdetto fu promozione per il Livorno, playoff per la squadra di Mandorlini, che poi, in semifinale, fu eliminata dalla Triestina.Passati gli anni, Mandorlini non nasconde l'amarezza per quel che accadde all'epoca: "La promozione del Livorno si spiega con il clima di quel periodo. Come si è capito per le inchieste successive, quello era un calcio malato. Bergamo, uno dei capi degli arbitri, era livornese. Lo Spezia meritava la B ma fu penalizzato da scelte che nulla avevano a che vedere con il campo".Il livore dei livornesi verso Mandorlini continua, ricambiato dal diretto interessato. E anche sabato prossimo, all'Ardenza, il quartiere che ospita lo stadio degli amaranto, si annunciano scintille.
https://www.hellas1903.it/news/mandorli ... -tensione/
Costa cara al mister dell'Hellas l'intervista che ha rilasciato alla vigilia della sfida con il Livorno. Il Procuratore Federale ha deferito Andrea Mandorlini alla Commissione Disciplinare del Settore Tecnico «per aver reso pubbliche dichiarazioni che violano i principi di lealtà, correttezza e probità da osservare in ogni rapporto comunque riferibile all'attività sportiva, dichiarazioni che integrano altresì espressioni lesive e discriminatorie e che, inoltre, sono finalizzate a denigrazione ed insulto territoriale, nonchè a propaganda ideologica inneggiante a comportamenti discriminatori nei confronti della città di Livorno e conseguentemente del Livorno calcio». Venerdì pomeriggio, presentando la sfida dell'Ardenza con la squadra amaranto, Mandorlini aveva ricordato le tante sfide infuocate con la squadra amaranto, fin da quando sedeva sulla panchina dello Spezia. ««Sono orgoglioso di essere un nemico giurato del Livorno - aveva detto il mister - non ce le siamo mai mandate a dire. E sarà così anche stavolta. Mi auguro solo che la mia squadra giochi meglio di loro». Dichiarazioni che hanno caricato la squadra in un momento molto delicato della stagione che ha giocato una partita di grande determinazione al Picchi ma tifosi e giocatori del Livorno non le hanno gradite tanto che hanno riservato un'accoglienza poco piacevole all'allenatore del Verona come succede in tanti stadi d'Italia. Offese e cori dal primo all'ultimo minuto ai quali Mandorlini non ha mai reagiato anche se qualcuno avrebbe anche visto un dito medio rivolto alla tribuna dopo il secondo gol dell'Hellas firmato da Martinho. Adesso il tecnico dovrà rispondere di queste dichiarazioni alla Procura.
https://www.larena.it/argomenti/sport/q ... -1.2849274
e Mascia ce l'ha detto che Mandorlini è un becco.