checco77 ha scritto: ↑sab 19 nov 2022, 15:05
Devono trovare una soluzione immediata ai campi di allenamento, tutti questi infortuni uguali sono figli del campo sintetico dove quasi sempre si allenano
Off-Topikke
Bah..allora tutti quelli che hanno il campo in sintetico dovrebbero avere sempre infortunati..Il calcetto o calcio a 8 non dovrebbe più esistere..C’è differenza .. ma non sempre è colpa del campo o per lo meno in parte..C’è altro! E cioè la Preparazione è anche il fisioterapista c’entrano…
Se vi interessa leggete:
Si tratta di “Calcio e salute” in collaborazione con Alessandro Diomedi. Fioterapista, laureato nel novembre 2012, ha seguito corsi di specializzazione in master di ginnastica posturale Mèziéres. Inoltre terapia manuale Karl Sell.
“E’ stata sempre la mia passione fin dalle superiori” esordisce Alessandro “Diventata un lavoro post università. Ho partecipato al mondiale di atletica juniores di Rieti e sono stato chiamato a ricoprire la mansione di fisioterapista nella nazionale di canottaggio a Piediluco. Infine contattato dalla Ternana per il settore giovanile”.
Ci spieghi le cause che comportano le varie tipologie di infortunio nel calcio? “Errata preparazione, movimento non eseguito in modo corretto, squilibri a livello muscolare tra le più diffuse. Ci sono vari tipi di problematiche legate agli arti inferiori; il 90% riguardano la parte muscolare e le articolazioni a livello di caviglia e ginocchio. Da non sottovalutare pubalgia, tendinite e tallonite”.
Cosa consiglieresti per gli atleti che vogliono iniziare una qualsiasi attività legata al calcio? “Inizarla in modo graduale dal periodo di fine estate con carichi ponderati, andando poi ad aumentare gli stessi carichi e la complessità degli esercizi. Lavorare sulla qualità del gesto è un aspetto piuttosto importante”.
Quali gli infortuni più comuni? “Sono legati a stiramenti, crociati, collaterali dovuti principalmente ai cambi di direzione. Molto diffuse fasciti plantari e talloniti. Tutto ciò è collegato alle tipologie di calzature indossate”.
C’è differenza tra allenarsi su un campo sintetico per poi passare ad un terreno naturale? “Dipende sopratutto dal feedback che si riceve. Il primo citato è più duro ed il fisico, andandosi ad abituare, ne risente al momento dello spostamento su quello naturale. In tal caso possono sorgere diverse problematiche”.
Ad Alessandro abbiamo chiesto se un stop fisico può influire nella quotidianità “L’instabilità articolare può essere causata, ad esempio da stiramenti, lesioni dei legamenti”.
Come interviene la fisioterapia in tal senso? “La propriocezione è un’ottima risposta. Essere in grado di controllare tutti i movimenti che vengono effettuati. Attraverso la fisioterapia si insegna all’atleta il movimento corretto da fare al momento di compiere il gesto atletico”