Re: Sarvini
Inviato: mer 3 mar 2021, 9:55
Carcere, Salvini loda gli agenti condannati
per tortura: “Sono servitori dello Stato”
Il 26 settembre 2019, quando era scoppiata l’indagi -
ne, Matteo Salvini si era precipitato nel carcere di
Ranza a San Gimignano (Siena) per mostrare la sua
solidarietà nei confronti dei 15 agenti di polizia penitenziaria
indagati per aver pestato un detenuto tunisino
durante un trasferimento di cella nell’ottobre 2018. Le
accuse dei pm di Siena erano quelle di tortura e lesioni
aggravate. “Tra guardie e ladri io sto sempre dalla parte
delle guardie –aveva detto in quell’occasione l’ex ministro
dell’Interno –. Gli uomini e le donne in divisa di polizia
penitenziaria non meritano di esser trattati come
delinquenti, assassini o torturatori”. Il 17 febbraio sono
arrivate le prime dieci sentenze con il rito abbreviato
(altri 5 agenti hanno scelto il rito ordinario): tutti condannati
dal Tribunale di Siena a pene che vanno da 2
anni e 3 mesi a 2 anni e 8 mesi.
E così, ieri pomeriggio, il leader della Lega non ha potuto
mancare di visitare il carcere e portare nuovamente
solidarietà agli agenti. Li ha incontrati e ascoltato i loro
sfoghi. Poi, fuori dal carcere, Salvini li ha difesi pubblicamente:
“Conto che venga resa giustizia, stimo questi
agenti e solo sentirli accostare alla tortura mi fa arrabbiare”.
Secondo la Procura di Siena il detenuto tunisino
in carcere per spaccio e furti di beni alimentari era stato
colpito dagli agenti con calci e pugni insieme a frasi del
tipo: “Infami, pezzi di merda, vi facciamo vedere chi comanda
a San Gimignano!”rivolte agli altri detenuti. C’è
anche un video, pubblicato dal Tg3, in cui si vedono gli
agenti colpire il detenuto, premere un ginocchio sul suo
corpo disteso mentre un altro sembra soffocarlo con la
mano. Gli altri agenti stanno a guardare.
Ma per Salvini le violenze sono “inesistenti”: “Tutti
quelli che lo hanno visto possono giudicare che non ci
sono violenze –ha aggiunto il leader della Lega–sareb -
be il primo caso al mondo di tortura senza torturato, è
un episodio incredibile”. Poi ha attaccato direttamente
pm e giudici di Siena: “Sulla Procura di Siena ci sarebbe
da dire tanto – ha aggiunto Salvini – da David Rossi in
giù più di una cosa non ha funzionato. Ne parlerò con il
ministro Cartabia, una riforma della giustizia va fatta”.
Ma per il momento, ha concluso Salvini, “ho portato solidarietà
a dei servitori dello Stato”. Lo stesso Stato che li
ha condannati per tortura.
Il fatto quotidiano 03/03/2020 pag. 14
per tortura: “Sono servitori dello Stato”
Il 26 settembre 2019, quando era scoppiata l’indagi -
ne, Matteo Salvini si era precipitato nel carcere di
Ranza a San Gimignano (Siena) per mostrare la sua
solidarietà nei confronti dei 15 agenti di polizia penitenziaria
indagati per aver pestato un detenuto tunisino
durante un trasferimento di cella nell’ottobre 2018. Le
accuse dei pm di Siena erano quelle di tortura e lesioni
aggravate. “Tra guardie e ladri io sto sempre dalla parte
delle guardie –aveva detto in quell’occasione l’ex ministro
dell’Interno –. Gli uomini e le donne in divisa di polizia
penitenziaria non meritano di esser trattati come
delinquenti, assassini o torturatori”. Il 17 febbraio sono
arrivate le prime dieci sentenze con il rito abbreviato
(altri 5 agenti hanno scelto il rito ordinario): tutti condannati
dal Tribunale di Siena a pene che vanno da 2
anni e 3 mesi a 2 anni e 8 mesi.
E così, ieri pomeriggio, il leader della Lega non ha potuto
mancare di visitare il carcere e portare nuovamente
solidarietà agli agenti. Li ha incontrati e ascoltato i loro
sfoghi. Poi, fuori dal carcere, Salvini li ha difesi pubblicamente:
“Conto che venga resa giustizia, stimo questi
agenti e solo sentirli accostare alla tortura mi fa arrabbiare”.
Secondo la Procura di Siena il detenuto tunisino
in carcere per spaccio e furti di beni alimentari era stato
colpito dagli agenti con calci e pugni insieme a frasi del
tipo: “Infami, pezzi di merda, vi facciamo vedere chi comanda
a San Gimignano!”rivolte agli altri detenuti. C’è
anche un video, pubblicato dal Tg3, in cui si vedono gli
agenti colpire il detenuto, premere un ginocchio sul suo
corpo disteso mentre un altro sembra soffocarlo con la
mano. Gli altri agenti stanno a guardare.
Ma per Salvini le violenze sono “inesistenti”: “Tutti
quelli che lo hanno visto possono giudicare che non ci
sono violenze –ha aggiunto il leader della Lega–sareb -
be il primo caso al mondo di tortura senza torturato, è
un episodio incredibile”. Poi ha attaccato direttamente
pm e giudici di Siena: “Sulla Procura di Siena ci sarebbe
da dire tanto – ha aggiunto Salvini – da David Rossi in
giù più di una cosa non ha funzionato. Ne parlerò con il
ministro Cartabia, una riforma della giustizia va fatta”.
Ma per il momento, ha concluso Salvini, “ho portato solidarietà
a dei servitori dello Stato”. Lo stesso Stato che li
ha condannati per tortura.
Il fatto quotidiano 03/03/2020 pag. 14