spiritual ha scritto: ↑dom 19 giu 2022, 22:12
Non sembra possibile, forse è quello che proviamo un po' tutti. Poi reagiamo in modo diverso alla rabbia e alla delusione. Io cerco sempre di mantenere la razionalità, anche se oggi in effetti è difficile.
COLPA ALLA SOCIETA':
quando non si vince, si cerca sempre il responsabile. Se si parla di responsabilità è chiaro che ci si può mettere pure la società che alla fine di ogni percorso è quella che fa le scelte, ma in questo caso io personalmente colpe non ne vedo se non quelle (che ora scriverò) che avremmo compiuto quasi tutti noi e che fino a mesi fa giudicavamo come meriti, non come colpe.
1) hanno fatto la squadra in tempo ristretto e soprattutto, quando i giochi erano già stati in buona parte fatti. Colpa loro? No: colpa della banda di delinquenti che conosciamo.
2) per ammissione di Pinzani, in quei giorni d'agosto le migliori quote erano già accasate: abbiamo preso il meglio dei rimasti. Per onestà, però, Pinzani dovrebbe riconoscere l'errore del suo giudizio su Palmiero che lui quotava moltissimo.
3) Buglio lamentava in agosto la mancanza di un centrocampista che tenesse in mano il centrocampo. All'epoca non era disponibile un giocatore con quelle caratteristiche, ma la società a gennaio ha pensato di rimediare prendendo quello RITENUTO IL MEGLIO DA TUTTO L'AMBIENTE (noi tifosi compresi): Luci.
4) con quell'acquisto, e con altre tre pedine di grosso rilievo come Russo in difesa, la quota Panebianco a sinistra, la quota Petronelli in avanti, pensava di aver sopperito anche alla penuria come numero e qualità delle quote, potendo costruire in tutto il girone di ritorno un impianto di gioco che valorizzasse l'enorme potenziale offensivo.
5) alla fine ha accettato il cambio allenatore, anche se, ricordiamolo, Protti aveva difeso Buglio dicendo che stava lavorando bene e adducendo alle tante motivazioni, in parte sopra riportate, le cause della mancanza di gioco della squadra fino a quel momento. E' stato cercato un allenatore con mentalità vincente (dai risultati del suo palmares) nelle categorie simili (la D). Ricordiamoci che all'inizio lo abbiamo esaltato, riconoscendogli meriti che magari non erano tutti suoi, ma della trovata forma fisica dopo la lunghissima sosta.
6) con il senno del poi (facile eh! Siamo sempre bravi e non si sbaglierebbe mai) possiamo dire che nella figura dei presidenti (quello di gestione e quello che realmente fa i giochi, pur operando da Terni) in effetti UNA COLPA LA SOCIETA' CE L'HA, ma ce l'ha la società così come ce l'hanno i responsabili del settore tecnico (allenatori, Pinzani, Protti) e la gran parte di noi tifosi.
La colpa è quella di aver creduto che con Vantaggiato, Torromino, prima, e Luci poi, fossimo di un'altra categoria per cui era questione di tempo che avremmo risolto i problemi del gioco e non avremmo avuto problemi nel campionato e nelle fasi successive. L'idea era suffragata anche dall'importanza della nostra società, del nostro seguito, rispetto al nome e alla tifoseria delle piccole cittadine avversarie. Poi in campo, invece, eravamo 11 contro 11 e gli altri, pur dilettanti erano motivati e correvano più dei nostri senatori.
7) detto tutto ciò, scrivere che era meglio non partire nemmeno...
Montecristo, sei deluso e arrabbiato come me e gli altri e ti viene da reagire in questo modo. Ma non è logico.
I PLAY OFF:
1) inutile dire che la formula è assurda: la formula era quella e c'è stato modo di far attestare al campo i valori. Non sentiamoci defraudati (se non da quell'indegna sceneggiata del Figline, che speriamo ci permetta, anche legittimamente, da quel punto di vista, di raggiungere la D), perché gli avversari incontrati si sono sempre dimostrati più squadra di noi. La differenza l'hanno fatta la corsa e l'organizzazione di gioco degli avversari, questo anche perché abbiamo sempre infarcito la squadra di senatori che alla fine della partita avevano corso un terzo, a dir tanto, rispetto a quelli che giocavano contro. Se ce n'hai uno passi, ma se ne hai due, tre, talvolta anche quattro contemporaneamente, la squadra è spaccata in due, tra difesa e attacco. Certe volte andava bene, altre no.
2) perché si è insistito oltre ogni dire su quelli che in un'occasione (criticatissimo da quasi tutti) ho chiamato "i pali della luce"? Cosa stava succedendo nello spogliatoio? Chi realmente faceva la formazione con decisioni talvolta estemporanee (Milianti l'altra domenica e oggi Palmiero sulla destra senza però un centrocampo forte e folto che lo proteggesse)?
Ha avuto senso tenere Torromino in campo quando era evidente che non copriva e non riusciva mai a superare l'avversario? Era logico oltretutto tenere Vantaggiato e Ferretti insieme. correndo perciò in 7 contro 10? Cosa sarebbe successo con un Duranti che avrebbe corso come una trottola (guarda caso il pallone a Ferretti l'altra domenica l'aveva dato lui)?
Il nome, la speranza della giocata. Questo ci ha fregato, insieme a tutte le altre motivazioni. E se ha sbagliato la società, i dirigenti, non possiamo chiamarci fuori, almeno su questo aspetto, anche noi tifosi.
3) L'osservazione del Bernini oggi è stata intelligente: abbiamo sofferto con tutte le squadre forti, quelle che come noi avevano vinto l loro girone o arrivate seconde. Dico di più: in campionato avevamo perso e sofferto contro le due più forti, senza considerare la difficoltà espressa in Coppa contro il Cenaia (eliminazione però ingiusta).
4) la buca a destra è risultata evidente sin dalle prime partite. Io, per esempio, l'avevo indicata più volte già all'epoca, ma onestà intellettuale impone di dire che Franzoni era cresciuto molto e nel girone di ritorno stava facendo meglio. Come lui, anche Panebianco. Poi si sono infortunati e Franzoni è stato più volte squalificato. Merda addosso che ha comunque inciso nei risultati delle ultime partite. Idem Petronelli: è rimasto fermo a lungo quando stava facendo benissimo. Per non parlare di Luci che ha fallito (per quello che la società e noi aspettavamo da lui), ma che oggi avrebbe fatto comodo.
LA TIFOSERIA:
a parte gli errori di valutazione riguardo agli avversari e alla ricerca del nome per i nostri giocatori, la TIFOSERIA, così come la SOCIETA', sono gli UNICI ASPETTI POSITIVI, aspetti da non dilapidare, di questa TRISTISSIMA VICENDA.