Alè Livorno

Riporto il post di un mio caro amico giornalista e insegnante:
"Fatemi fare un post benaltrista facile facile e con zero competenze giuridiche, a parte un po' di diritto alle superiori, 30 anni fa.
Aggredisce una persona in Ungheria: rischia 24 anni di carcere (niente facili battute sul fatto che la persona in questione sia neonazista, le aggressioni non si giustificano mai).
Ammazza un bimbo di 5 anni solo per fare un video su Youtube sulle auto da corsa guidando a 130 in pieno giorno in centro abitato: 4 anni e mezzo di reclusione, ma grazie al patteggiamento, ai saldi, a tre buoni della coop, il blackfriday sulle condanne, alla tessera delle giovani marmotte e con il babbo funzionario della presidenza della repubblica - nessun giorno di carcere, anzi guasi guasi c'è da danni quarcosa noi.
L'Europa è la stessa. E la legge continua a non essere uguale manco per un cazzo."

In usa di detenuti trattati come la Salis se ne vedono tutti i giorni. Senza contà la pena di morte e relativi (nuovi) metodi. Un poi di nulla all’ungheria così come un dici nulla a loro perché sei parte dello stesso sistema … se ci si mette a fa le pulci al sistema carcerario italiano il 99% delle strutture e dei metodi sono incostituzionali poiché prettamente punitivi e non rieducativi. Quindi si … ha ragione Feltri.

Baldo la situazione delle nostre carceri è drammatica e non per niente la Corte europea dei diritti dell'uomo ha più volte condannato il nostro paese.
Il tema però, sebbene sollecitato soprattutto da radicali e camere penali degli avvocati (ed in parte devo riconoscere anche dalla chiesa) viene ignorato da tutta la politica e dall'opinione pubblica.
Anzi spesso sento gente rispondere che il carcere non è un albergo, affermazione illogica e priva di senso, come se vivere in condizione deplorevoli dovesse essere parte della condanna.
Uno stato civile penso si veda anche da queste cose.
Detto questo ritengo che, pur con le nostre gravissime pecche, sia giusto, almeno come cittadini, indignarsi per le condizioni carcerarie di altri paesi.
Quindi corretto pretendere rispetto per la Salis e per l'altro ragazzo detenuto in Romania (Filippo Mosca) ma sarebbe opportuno approfittare del dibattito anche per fare autocritica e pretendere dal governo un serio intervento, quantomeno di edilizia carceraria, ove non si voglia valutare provv.ti che agevolino la possibilità di scontare alcune pene in regimi alternativi alla detenzione.

smarcopontino73 ha scritto: ↑ven 2 feb 2024, 12:10 Baldo la situazione delle nostre carceri è drammatica e non per niente la Corte europea dei diritti dell'uomo ha più volte condannato il nostro paese.

smarcopontino73, La corte europea dei diritti dell'uomo ci dovrebbe stracondannare perchè nelle nostre carceri, che fanno straca'are, ci va' solo il popolino. I signorazzoli le vedono solo in televisione.
Se facessi qualche esempio mi bannerebbero perchè bloccherei il forum per sovraccarico di dati.

Ilaria Salis, la rabbia del padre: “Lo Stato non farà nulla e lei resterà in carcere”

Roberto Salis amareggiato dopo l’incontro con i ministri Tajani e Nordio. Che ribadiscono: non possiamo interferire, tocca ai legali insistere sui domiciliari

Link: https://www.repubblica.it/cronaca/2024/ ... G-P1-S1-T1

Prima gli italiani, ma solo i nostalgici.

Anche qui...nessuna denuncia da parte degli aggrediti (comunque è bene ricordarlo: neonazisti), filmati dove non si capisce un cazzo di chi sia a commettere i fatti...e uno rischia 24 anni di carcere, essendo detenuto come un animale.
Il paradosso più grosso è che in Ungheria stanno mettendo fuori legge le organizzazioni antinazifasciste, mentre la cosa più sensata sarebbe sbattere fuori questi babbei dall'Europa.

La Russa contro Sanremo: “A senso unico sul Medio Oriente. Amadeus poteva ricordare che Tito è comunista, il televoto è un trucco”

"Un festival con una punta dolorosa, quella di essere entrato nella vicenda israeliano-palestinese a senso unico. Quello è l'elemento peggiore di tutto il festival". Lo ha detto il presidente del Senato Ignazio La Russa a Un Giorno da Pecora su Rai Radio 1 commentando quanto avvenuto sul palco del Festival di Sanremo. “I cantanti possono dire quello che vogliono, ma devono essere corretti. O almeno c'è il dovere di chi conduce di equilibrare. Sarebbe bastato dire: 'Io ricordo gli ostaggi che sono tuttora in mano ai terroristi di Hamas'. Bastava questa frase".
"Per fortuna Amadeus si è ricordato delle foibe – ha continuato La Russa –, ma lo ha fatto come se non sapesse che il 90% di chi ascolta sotto i 50 anni non sa nemmeno chi è il Maresciallo Tito. Doveva dire 'i comunisti', che c'è di male?".

Link: https://www.repubblica.it/politica/2024 ... G-P1-S4-T1

Chissà se arriverà il giorno che ci ribelleremo a questa gente...

La russa c'ha un diodo al posto del cervello. E' lui che ragiona a senso unidirezionale.
Basterebbe si ricordasse cosa hanno fatto i fascisti. Sia in itaglia, che nei paesi balcanici e in nord Africa.
Ovunque hano messo piede è stato un sopruso, una sopraffazione, tirannia ed oppressione, morte e distruzione.
Si è vero, mussolini qualcosa di bono l'ha fatto.....E' morto mentre scappava travestito da tedesco....

Meglio non continuare. Tanto non c'è più sordo di chi non vuol sentire.

Però un pensierino ve lo devo...AHO CA'ATE!

C'hè chi afferma che hitler non sia morto ma fuggito in argentina.
Bene, questa mandria di fascisti-negazionisti-nerinell'animaenelcervello, perchè non vanno in branco a Bariloche e vi restano in contemplazione del loro idolo-eroe, e si portano dietro tutti i souvenir del ventennio. Dalle camice nere ai busti, svastiche e fasci vari.
Sai quanto ci guadagnerebbe in purezza l'aria?

In germania. Se erano in itaglia vedrai che le forza del disordine li stempiavano di manganellate (come minimo).
https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/0 ... o/7443738/

Fabio ha scritto: ↑lun 12 feb 2024, 16:27 La Russa contro Sanremo: “A senso unico sul Medio Oriente. Amadeus poteva ricordare che Tito è comunista, il televoto è un trucco”

Il dato forte che se confermato sarebbe uno scoop mondiale è che Tito, visto che È (non era) comunista, sia sempre vivo