Re: Breda
Inviato: dom 19 feb 2023, 14:32
Boia tre pagine per un bono a una sega come Breda, per Jaconi cosa si scrive? 835 pagine? 

Jaconi, 4 lettereTriglia amaranto ha scritto: ↑dom 19 feb 2023, 14:32 Boia tre pagine per un bono a una sega come Breda, per Jaconi cosa si scrive? 835 pagine?![]()
Talmente corretto e talmente esemplare che spalava merda su un suo calciatore, colui che gli stava salvando il culo, a campionato in corso mentre era a cena con te, van Gaal travestito però da semplice tifoso del Livorno.spiritual ha scritto: ↑lun 20 feb 2023, 1:00 La fortuna di Breda è che giocando di sabato i ferramenta sono chiusi e non si possono comprare le viti. La bara non sarà chiusa. Il problema, casomai, si porrebbe se le partite fossero infrasettimanali.
Prima di venire a Livorno, Breda fece un bel campionato da subentrante a Perugia dove conquistò i play off che a sorpresa non gli fecero giocare, esonerandolo proprio prima dell'inizio.
Il Perugia con Nesta allenatore poi non li vinse.
A Perugia c'era Diamanti che Breda, sempre da subentrante, ritrovò a Livorno. Molti hanno pensato che la rinuncia al giocatore nel secondo anno a Livorno fosse una vendetta dell'allenatore per il presunto zampino messo da Diamanti nell'esclusione dai play off. A tal proposito, in quelle cene a cui ho partecipato, Breda negava che i problemi avuti a Perugia fossero dovuti a Diamanti, bensì a un personaggio importante della dirigenza. Non fece il nome, ma parlò di questo tizio in un modo che sembrava dovesse essere chiaro a tutti chi fosse.
Sulla rinuncia a Diamanti credo che non abbia avuto voce il giallone (che lo avrebbe già voluto ai tempi di Sottil). Credo che sia stata proprio una scelta di Breda d'accordo con il suo preparatore atletico con il quale era molto legato e che di fatto gestiva il gruppo dei giocatori, non solo durante gli allenamenti. In una di quelle cene, entrambi ribadivano che il miglior Livorno si era visto nelle due trasferte vincenti dove Diamanti era stato assente (con il Verona entrò a metà secondo tempo sul risultato di 3 a 1 per noi). A parer loro, senza poterlo ammettere esplicitamente (il campionato era sempre in corso) accentrava troppo il gioco evitandone lo sviluppo che avrebbe potuto avere. Come noto io sono d'accordo, pur riconoscendo che quell'anno Diamanti in campo dava l'anima al punto di ringraziarlo in un messaggio sul forum. Probabilmente questo forte senso del dovere per le sorti della squadra si abbinava al narcisismo, portandolo spesso in campo a strafare o magari a limitare il ruolo dell'allenatore. Questa è una mia ipotesi: Breda non ne fece cenno.
E' possibile però che Breda avesse avuto garanzie dal giallone sulla sua sostituzione, garanzie non mantenute visti i giocatori rotti tipo Stojan presi come rifinitori.
Questa la storia che conosco io.
Ribadisco che Breda è sicuramente una persona di correttezza e serietà esemplari: un "signore" nella migliore accezione del termine. Come giocatore, a Salerno fu preso talmente a cuore dai tifosi da diventare assessore allo sport. Disse lui di averlo fatto con gestioni politiche diverse che lo confermarono nel ruolo.
Come allenatore ribadisco la mia convinzione: gli allenatori sono tutti bravi e preparati. La differenza consiste nel riuscire a unire lo spogliatoio e nel rapportarsi con i giocatori tirando fuori il meglio di loro. C'è chi ci riesce di più e chi di meno. Diverso il discorso di quegli allenatori di rango che hanno un potere decisionale nell'indicazione di come costruire la squadra.
In quel caso, successi e insuccessi sono evidentemente dipendenti dal loro operato.
Se il mio discorso fosse sbagliato, riuscirebbe difficile capire il valzer delle panchine a esempio in serie A. Sono tutti allenatori vincenti provenienti da categorie inferiori che nel corso degli anni hanno allenato squadre per salvarsi e per vincere. Insomma, esperienze di tutti i tipi. Possibile che vengano esonerati perché un sono buoni? Presi altri che magari sono stati esonerati anni prima o che lo saranno l'anno successivo.
L'esonero di Nicola di questa settimana è esemplare: l'anno scorso ha fatto quel miracolo già compiuto a Crotone e quest'anno era comunque quint'ultimo con 7 punti di vantaggio sulla terz'ultima. Mandato via. Ha senso? Vuol dire che Nicola non è capace? Ha senso l'esonero di Cristiano dopo aver fatto un campionato da record in C ed essere stato nelle prime posizioni in B? Senza di lui la Ternana sta scendendo sempre di più in classifica. Chissà perché!
Io non ce l'ho con i tifosi che quando le cose vanno male se la rifanno con l'allenatore, ma con i presidenti: con i vaini di due, talvolta tre allenatori per stagione, potrebbero comprarci giocatori più idonei per l'organico.
Credo che Bueno sia venuto l’anno dopo e gli altri due che citi siano stati presi a gennaio a frittata fatta.pottineamorte ha scritto: ↑lun 20 feb 2023, 3:53 Che non sia Ferguson è chiaro, però quel Livorno, con Agardius, Simovic, Bueno e compagnia, non lo salvava nemmeno Liedholm. Breda aveva fatto bene anche altrove in passato, per me non è il coglione che dite.
Ha sicuramente pagato certi suoi limiti (perché li ha, ricordo bene delle scelte di formazione incomprensibili), l'allenare una squadra da rigozzo (perché lo era e lo sarebbe stata anche se fosse rimasto Diamanti) e l'avere il tipico carattere che a Livorno ti fa mettere in croce dopo tre partite, come accadde a Belingheri.
Breda a Perugia perse 3a2 il derby in casa con la Ternana dopo che vinceva 2a0..avendo amici a Terni me lo ricordo bene perchè sono sempre li a goderespiritual ha scritto: ↑lun 20 feb 2023, 1:00 La fortuna di Breda è che giocando di sabato i ferramenta sono chiusi e non si possono comprare le viti. La bara non sarà chiusa. Il problema, casomai, si porrebbe se le partite fossero infrasettimanali.
Prima di venire a Livorno, Breda fece un bel campionato da subentrante a Perugia dove conquistò i play off che a sorpresa non gli fecero giocare, esonerandolo proprio prima dell'inizio.
Il Perugia con Nesta allenatore poi non li vinse.
A Perugia c'era Diamanti che Breda, sempre da subentrante, ritrovò a Livorno. Molti hanno pensato che la rinuncia al giocatore nel secondo anno a Livorno fosse una vendetta dell'allenatore per il presunto zampino messo da Diamanti nell'esclusione dai play off. A tal proposito, in quelle cene a cui ho partecipato, Breda negava che i problemi avuti a Perugia fossero dovuti a Diamanti, bensì a un personaggio importante della dirigenza. Non fece il nome, ma parlò di questo tizio in un modo che sembrava dovesse essere chiaro a tutti chi fosse.
Sulla rinuncia a Diamanti credo che non abbia avuto voce il giallone (che lo avrebbe già voluto ai tempi di Sottil). Credo che sia stata proprio una scelta di Breda d'accordo con il suo preparatore atletico con il quale era molto legato e che di fatto gestiva il gruppo dei giocatori, non solo durante gli allenamenti. In una di quelle cene, entrambi ribadivano che il miglior Livorno si era visto nelle due trasferte vincenti dove Diamanti era stato assente (con il Verona entrò a metà secondo tempo sul risultato di 3 a 1 per noi). A parer loro, senza poterlo ammettere esplicitamente (il campionato era sempre in corso) accentrava troppo il gioco evitandone lo sviluppo che avrebbe potuto avere. Come noto io sono d'accordo, pur riconoscendo che quell'anno Diamanti in campo dava l'anima al punto di ringraziarlo in un messaggio sul forum. Probabilmente questo forte senso del dovere per le sorti della squadra si abbinava al narcisismo, portandolo spesso in campo a strafare o magari a limitare il ruolo dell'allenatore. Questa è una mia ipotesi: Breda non ne fece cenno.
E' possibile però che Breda avesse avuto garanzie dal giallone sulla sua sostituzione, garanzie non mantenute visti i giocatori rotti tipo Stojan presi come rifinitori.
Questa la storia che conosco io.
Ribadisco che Breda è sicuramente una persona di correttezza e serietà esemplari: un "signore" nella migliore accezione del termine. Come giocatore, a Salerno fu preso talmente a cuore dai tifosi da diventare assessore allo sport. Disse lui di averlo fatto con gestioni politiche diverse che lo confermarono nel ruolo.
Come allenatore ribadisco la mia convinzione: gli allenatori sono tutti bravi e preparati. La differenza consiste nel riuscire a unire lo spogliatoio e nel rapportarsi con i giocatori tirando fuori il meglio di loro. C'è chi ci riesce di più e chi di meno. Diverso il discorso di quegli allenatori di rango che hanno un potere decisionale nell'indicazione di come costruire la squadra.
In quel caso, successi e insuccessi sono evidentemente dipendenti dal loro operato.
Se il mio discorso fosse sbagliato, riuscirebbe difficile capire il valzer delle panchine a esempio in serie A. Sono tutti allenatori vincenti provenienti da categorie inferiori che nel corso degli anni hanno allenato squadre per salvarsi e per vincere. Insomma, esperienze di tutti i tipi. Possibile che vengano esonerati perché un sono buoni? Presi altri che magari sono stati esonerati anni prima o che lo saranno l'anno successivo.
L'esonero di Nicola di questa settimana è esemplare: l'anno scorso ha fatto quel miracolo già compiuto a Crotone e quest'anno era comunque quint'ultimo con 7 punti di vantaggio sulla terz'ultima. Mandato via. Ha senso? Vuol dire che Nicola non è capace? Ha senso l'esonero di Cristiano dopo aver fatto un campionato da record in C ed essere stato nelle prime posizioni in B? Senza di lui la Ternana sta scendendo sempre di più in classifica. Chissà perché!
Io non ce l'ho con i tifosi che quando le cose vanno male se la rifanno con l'allenatore, ma con i presidenti: con i vaini di due, talvolta tre allenatori per stagione, potrebbero comprarci giocatori più idonei per l'organico.
Si vede anche a Perugia c'avevano le traveggole...sentite cosa dicono del fenomeno.Mascalaito ha scritto: ↑lun 20 feb 2023, 10:56 Breda a Perugia perse 3a2 il derby in casa con la Ternana dopo che vinceva 2a0..avendo amici a Terni me lo ricordo bene perchè sono sempre li a godere
Da quel momento in poi dalla botta che presero non vinsero piu..e vero si qualificarono ai playoff ma da ottavi e Nesta non li vinse come non li avrebbe mai vinti Breda.
Il discorso a paragone con Nicola non sta in piedi perchè uno è un buon allenatore e un altro no o se preferisci uno a Livorno ha dimostrato di essere un grande e un altro no.