Re: Letta
Inviato: ven 21 mag 2021, 18:23
Ormai ho fatto copia di questo articolo che ho trovato nella mail.
Il più grave difetto del Partito democratico è che è nato in controtempo. Era il figlio naturale del centrosinistra degli anni Novanta, della crescita come dato naturale, della globalizzazione come volano dell’economia e delle opportunità, del conflitto sopito e persino negato (“siamo il partito di tutti”), della Terza via blairiana e del Neue Mitte tedesco, la spesa pubblica demonizzata, l’intervento statale in economia esecrato. In più, particolare tutto italiano, è nato con il fattore K ancora radioattivo e una sinistra postcomunista ansiosa di legittimazione, dunque con un’attitudine conservatrice nei confronti dell’establishment e dei rapporti sociali. Nel 2007 il Pd viene fondato su queste basi e nel 2008 comincia una crisi planetaria che, con fasi diverse e l’acme della pandemia, in un decennio ha completamente cambiato le coordinate dell’economia e della politica. In pratica, è stato come aprire un ristorante o un cinema a marzo 2020.
Nonostante alcuni tentativi di risintonizzarsi con il tempo presente, il Pd ha continuato a soffrire di un problema grave per una sinistra riformista di governo, al pari di altre forze analoghe in Europa: poco popolo e un mercato elettorale prosciugato dai populisti. Ha continuato a intercettare un solido voto di opinione, anche grazie al tema dei diritti, gode di buon consenso nelle aree metropolitane più sviluppate ma ha smesso di essere una opzione per larghe fasce di popolazione.
È in questa tendenza di lungo corso che Enrico Letta ha proposto ieri l’introduzione di una dote per i diciottenni da finanziare con una nuova aliquota sulle tasse di successione sui patrimoni ingenti. Non l’avesse fatto. Mario Draghi l’ha bocciata. Da molti commentatori, sarcasmo e risatine. Dal suo partito si sono levate poche voci favorevoli. Molti, pubblicamente o a microfoni spenti, hanno spiegato che questa idea schiacciava di nuovo il Pd sull’immagine del partito delle tasse, come fossimo ancora nei Novanta e ai teatrini di Silvio Berlusconi su Dracula Visco. Già la proposta di una patrimoniale avanzata da alcuni esponenti dem e di Leu nei mesi scorsi aveva provocato reazioni simili.
Si tratta, invece, della prima seria proposta di redistribuzione avanzata dal Pd dacché è nato. Perfettibile, parziale, da accompagnare ad altre e coerenti misure, ma capace di prendere una direzione su un tema molto chiacchierato e poco praticato: la lotta alle disuguaglianze. Che – ormai occorre dirlo per evitare di incorrere in caricature – non è la rincorsa al collettivismo ma il tentativo di compensare gli squilibri di una economia che cannibalizza le classi medie e basse e concentra ricchezze sempre più sterminate nelle mani di pochi.
Il mese scorso Joe Biden, un democrat tutt’altro che radical, ha proposto l’introduzione di una global tax che impedisca ai colossi di prelevare profitti dai Paesi versando imposte irrisorie, paragonabili a quelle di un buon esercizio commerciale a conduzione familiare. La proposta di Biden è stata bene accolta negli Usa. Quella di Letta, ben più limitata, è stata invece considerata un rigurgito di sovietismo sebbene il valore cruciale delle tasse di successione per la creazione di una più equa competizione alla partenza sia un tema classico del filone economista liberale e uno dei più accesi sostenitori di questa tassa era il nostro Luigi Einaudi. Se il Pd si lascerà intimidire dalle reazioni, è difficile ci sia una grande futuro per la sinistra di governo.
A Baldo:
ma tu stai parlando di una politica complessiva di gestione del lavoro, di sviluppo. Stai parlando di presupposti che devono fare parte del recovery e/o di una finanziaria. Per quello che stai dicendo occorrono una quantità di risorse enormi, non certo quelle della TASSA SULLA SUCCESSIONE OLTRE i 5 MILIONI.
Ma perché, ti chiedo, AFFOSSI UNA PROPOSTA DI REDISTRIBUZIONE? L'argomentazione che si ridanno i soldi ai ricchi o allo stato non regge. FAMMELI PRENDERE!!! Nel frattempo QUALCUNO GODRA' DI QUEI SOLDI PRELEVATI AI RICCHI!!! Vedo una forma di pregiudizio a prescindere.
Ma se ti chiedono: è giusto tassare le successioni oltre 5 milioni mi dici cosa rispondi? COME FAI A DIRE NO, NI, SO? Porco mondo!!!
Poi si discuterà di come redistribuire.
Ateo
concordo perfettamente con quello che dici, con la speranza che Draghi abbia le palle e senta il ruolo di missionario per poter gestire al meglio quella montagna di soldi che può cambiare il percorso di discesa al paese. Sentendo Di Battista ieri sera e tanti qui sul forum, credo che la gente non capisca che una persona libera da vincoli di partito, assurta il quel ruolo in un momento così particolare della nazione, farà del suo meglio per raggiungere il difficile obiettivo e per lasciare un ricordo nella storia di questi tempi. Potrei scommetterci quello che volete.
Dattero
se segui il forum da tempo avrai visto che l'evasione è uno dei miei pallini e fino a tempo fa la infilavo come il prezzemolo in ogni messaggio, così come la metto in ogni confronto che ho con la gente che conosco o che incontro casualmente. Porca puttana, mi dici come mai ho trovato pochissimo consenso? Mi ci sono scervellato per poi capire che se le cose fossero fatte "ammodino" una gran parte delle famiglie avrebbe a che lamentarsi. Non ci sono solo i grandi evasori, le società, i gruppi industriali, immobiliari ecc. ma c'è una miriade di micro-media evasione che colpisce gran parte del commercio, dei professionisti, dei commercianti, dei disgraziati che lavorano in nero. Tutti ne avrebbero paura. E' questo il problema! Se non si crea più lavoro in modo capillare eliminando il nero, scoprendo i VERI POVERI, quelli che non dichiarano perché non hanno, o hanno quel poco che guadagnano in nero, non riuscirai mai a lottare seriamente per sanare una piaga che, ripeto, con OVVIE DIFFERENZE DI CAPITALE EVASO, coinvolge TROPPA PARTE DELLA POPOLAZIONE.
E i veri poveri li devi aiutare, devi, ripeto, trovargli il lavoro, perché altrimenti, dopo averli stanati dal nero, morirebbero di fame.
Cercando di non far retorica, ma mettendomi nei panni di chi deve trovare la soluzione, dico che è un gran casino. Mi dicevo tra mettendomi nei panni di Draghi, che con i soldi del recovery plan se si assumessero 10.000 funzionari, MEDIAMENTE 100 x 100 province (ovvio che andrebbero in proporzione alla popolazione) e questi avessero un incentivo a controllare effettivamente le mancate dichiarazioni o quelle con reddito dichiarato basso alla fine dell'anno, in 220 giorni di lavoro, almeno 100 controlli/cad. sarebbero effettuati, passando le pratiche dubbie alla guardia di finanza per il necessario approfondimento. Mi sembrava un'idea furba, un investimento grande, ma che avrebbe avuto un ritorno economico importante e, soprattutto, UN PRINCIPIO DI GIUSTIZIA che potrebbe far diminuire il fenomeno. Se tanti evadono e poi i governi non fanno nulla o, peggio, fanno i condoni, anche l'onesto prima o poi avrà la tentazione di provarci.
Mi sembrava un'idea furba, ma poi ho capito che fatta la legge trovato l'inganno. Mi sono messo nei panni degli evasori quelli veri, non i morti di fame, controllati dai funzionari e ho capito che, soprattutto nel sud, si metterebbero d'accordo e tanti baci ai bimbi.
E poi, soprattutto, quando hai partiti politici come quelli di tutta la destra (ma anche il M5S non sbandiera la lotta all'evasione) che appena parli di evasione ti aggrediscono o buttano i palloni in fallo dove vuoi andare?
LO DIRO' FINO ALLA NOIA: QUANDO IL CENTROSINISTRA o compagine similare, composta in un modo o in un altro, AVRA' UNA MAGGIORANZA SOLIDA, ripeto, SOLIDA, in parlamento senza ESSERE RICATTATA dal singolo deputato che può far cascare il governo come è successo nei governi prodi, se in quella circostanza non agiranno come deve agire la sinistra SARO' IO IL PRIMO A DIRGLI: IL BUDELLO DI TU MA'!
Ma arriviamoci a quel punto!!!
Il più grave difetto del Partito democratico è che è nato in controtempo. Era il figlio naturale del centrosinistra degli anni Novanta, della crescita come dato naturale, della globalizzazione come volano dell’economia e delle opportunità, del conflitto sopito e persino negato (“siamo il partito di tutti”), della Terza via blairiana e del Neue Mitte tedesco, la spesa pubblica demonizzata, l’intervento statale in economia esecrato. In più, particolare tutto italiano, è nato con il fattore K ancora radioattivo e una sinistra postcomunista ansiosa di legittimazione, dunque con un’attitudine conservatrice nei confronti dell’establishment e dei rapporti sociali. Nel 2007 il Pd viene fondato su queste basi e nel 2008 comincia una crisi planetaria che, con fasi diverse e l’acme della pandemia, in un decennio ha completamente cambiato le coordinate dell’economia e della politica. In pratica, è stato come aprire un ristorante o un cinema a marzo 2020.
Nonostante alcuni tentativi di risintonizzarsi con il tempo presente, il Pd ha continuato a soffrire di un problema grave per una sinistra riformista di governo, al pari di altre forze analoghe in Europa: poco popolo e un mercato elettorale prosciugato dai populisti. Ha continuato a intercettare un solido voto di opinione, anche grazie al tema dei diritti, gode di buon consenso nelle aree metropolitane più sviluppate ma ha smesso di essere una opzione per larghe fasce di popolazione.
È in questa tendenza di lungo corso che Enrico Letta ha proposto ieri l’introduzione di una dote per i diciottenni da finanziare con una nuova aliquota sulle tasse di successione sui patrimoni ingenti. Non l’avesse fatto. Mario Draghi l’ha bocciata. Da molti commentatori, sarcasmo e risatine. Dal suo partito si sono levate poche voci favorevoli. Molti, pubblicamente o a microfoni spenti, hanno spiegato che questa idea schiacciava di nuovo il Pd sull’immagine del partito delle tasse, come fossimo ancora nei Novanta e ai teatrini di Silvio Berlusconi su Dracula Visco. Già la proposta di una patrimoniale avanzata da alcuni esponenti dem e di Leu nei mesi scorsi aveva provocato reazioni simili.
Si tratta, invece, della prima seria proposta di redistribuzione avanzata dal Pd dacché è nato. Perfettibile, parziale, da accompagnare ad altre e coerenti misure, ma capace di prendere una direzione su un tema molto chiacchierato e poco praticato: la lotta alle disuguaglianze. Che – ormai occorre dirlo per evitare di incorrere in caricature – non è la rincorsa al collettivismo ma il tentativo di compensare gli squilibri di una economia che cannibalizza le classi medie e basse e concentra ricchezze sempre più sterminate nelle mani di pochi.
Il mese scorso Joe Biden, un democrat tutt’altro che radical, ha proposto l’introduzione di una global tax che impedisca ai colossi di prelevare profitti dai Paesi versando imposte irrisorie, paragonabili a quelle di un buon esercizio commerciale a conduzione familiare. La proposta di Biden è stata bene accolta negli Usa. Quella di Letta, ben più limitata, è stata invece considerata un rigurgito di sovietismo sebbene il valore cruciale delle tasse di successione per la creazione di una più equa competizione alla partenza sia un tema classico del filone economista liberale e uno dei più accesi sostenitori di questa tassa era il nostro Luigi Einaudi. Se il Pd si lascerà intimidire dalle reazioni, è difficile ci sia una grande futuro per la sinistra di governo.
A Baldo:
ma tu stai parlando di una politica complessiva di gestione del lavoro, di sviluppo. Stai parlando di presupposti che devono fare parte del recovery e/o di una finanziaria. Per quello che stai dicendo occorrono una quantità di risorse enormi, non certo quelle della TASSA SULLA SUCCESSIONE OLTRE i 5 MILIONI.
Ma perché, ti chiedo, AFFOSSI UNA PROPOSTA DI REDISTRIBUZIONE? L'argomentazione che si ridanno i soldi ai ricchi o allo stato non regge. FAMMELI PRENDERE!!! Nel frattempo QUALCUNO GODRA' DI QUEI SOLDI PRELEVATI AI RICCHI!!! Vedo una forma di pregiudizio a prescindere.
Ma se ti chiedono: è giusto tassare le successioni oltre 5 milioni mi dici cosa rispondi? COME FAI A DIRE NO, NI, SO? Porco mondo!!!
Poi si discuterà di come redistribuire.
Ateo
concordo perfettamente con quello che dici, con la speranza che Draghi abbia le palle e senta il ruolo di missionario per poter gestire al meglio quella montagna di soldi che può cambiare il percorso di discesa al paese. Sentendo Di Battista ieri sera e tanti qui sul forum, credo che la gente non capisca che una persona libera da vincoli di partito, assurta il quel ruolo in un momento così particolare della nazione, farà del suo meglio per raggiungere il difficile obiettivo e per lasciare un ricordo nella storia di questi tempi. Potrei scommetterci quello che volete.
Dattero
se segui il forum da tempo avrai visto che l'evasione è uno dei miei pallini e fino a tempo fa la infilavo come il prezzemolo in ogni messaggio, così come la metto in ogni confronto che ho con la gente che conosco o che incontro casualmente. Porca puttana, mi dici come mai ho trovato pochissimo consenso? Mi ci sono scervellato per poi capire che se le cose fossero fatte "ammodino" una gran parte delle famiglie avrebbe a che lamentarsi. Non ci sono solo i grandi evasori, le società, i gruppi industriali, immobiliari ecc. ma c'è una miriade di micro-media evasione che colpisce gran parte del commercio, dei professionisti, dei commercianti, dei disgraziati che lavorano in nero. Tutti ne avrebbero paura. E' questo il problema! Se non si crea più lavoro in modo capillare eliminando il nero, scoprendo i VERI POVERI, quelli che non dichiarano perché non hanno, o hanno quel poco che guadagnano in nero, non riuscirai mai a lottare seriamente per sanare una piaga che, ripeto, con OVVIE DIFFERENZE DI CAPITALE EVASO, coinvolge TROPPA PARTE DELLA POPOLAZIONE.
E i veri poveri li devi aiutare, devi, ripeto, trovargli il lavoro, perché altrimenti, dopo averli stanati dal nero, morirebbero di fame.
Cercando di non far retorica, ma mettendomi nei panni di chi deve trovare la soluzione, dico che è un gran casino. Mi dicevo tra mettendomi nei panni di Draghi, che con i soldi del recovery plan se si assumessero 10.000 funzionari, MEDIAMENTE 100 x 100 province (ovvio che andrebbero in proporzione alla popolazione) e questi avessero un incentivo a controllare effettivamente le mancate dichiarazioni o quelle con reddito dichiarato basso alla fine dell'anno, in 220 giorni di lavoro, almeno 100 controlli/cad. sarebbero effettuati, passando le pratiche dubbie alla guardia di finanza per il necessario approfondimento. Mi sembrava un'idea furba, un investimento grande, ma che avrebbe avuto un ritorno economico importante e, soprattutto, UN PRINCIPIO DI GIUSTIZIA che potrebbe far diminuire il fenomeno. Se tanti evadono e poi i governi non fanno nulla o, peggio, fanno i condoni, anche l'onesto prima o poi avrà la tentazione di provarci.
Mi sembrava un'idea furba, ma poi ho capito che fatta la legge trovato l'inganno. Mi sono messo nei panni degli evasori quelli veri, non i morti di fame, controllati dai funzionari e ho capito che, soprattutto nel sud, si metterebbero d'accordo e tanti baci ai bimbi.
E poi, soprattutto, quando hai partiti politici come quelli di tutta la destra (ma anche il M5S non sbandiera la lotta all'evasione) che appena parli di evasione ti aggrediscono o buttano i palloni in fallo dove vuoi andare?
LO DIRO' FINO ALLA NOIA: QUANDO IL CENTROSINISTRA o compagine similare, composta in un modo o in un altro, AVRA' UNA MAGGIORANZA SOLIDA, ripeto, SOLIDA, in parlamento senza ESSERE RICATTATA dal singolo deputato che può far cascare il governo come è successo nei governi prodi, se in quella circostanza non agiranno come deve agire la sinistra SARO' IO IL PRIMO A DIRGLI: IL BUDELLO DI TU MA'!
Ma arriviamoci a quel punto!!!