Alè Livorno

Giuggiolone ha scritto: ↑ieri, 7:56 Volevo scrivere sul topic di Indiani ma è stato chiuso. Direi che ormai è palese che il 90% del merito della promozione appartiene al mister: i giocatori li ha scelti lui e ha coperto la pochezza totale di una società rediola. Poi quando gli è stato chiesto di ripetersi in serie C avrà pensato " Ho 70 anni e una carriera onorevole: perché rovinarla con questi quattro cialtroni? " A Grosseto trova uno coi soldi sua, qui il padrone è un prestanome di chissà chi: direi che la scelta era ovvia.

piazza ha scritto: ↑ieri, 8:42 La questione del logo spiega più delle mille parole usate più e più volte da tanti di noi, del perchè si diceva che con questa società è sempre pasqua di domeni'a.
Non c'è risultato sportivo che tenga, se poi caschi fisso e ribadito su dei concetti basilari, specialmente se sei il Livorno e non la Juve, perchè anche se sia noi che loro siamo due società calcistiche, in realtà è come se si fosse due pianeti diversi.
Che poi anche prendendo il non plus ultra calcistico, il Real Madrid, è evidente, nonostante la modernizzazione, che cerchino di portare avanti la tradizione, l'appartenenza e il legame col territorio.
Questa società insomma, non lo ha ancora capito e non lo capirà mai; non ascoltano, non gli interessa, fanno come cazzo gli pare, il logo è solo la punta dell'iceberg.
Il problema nostro è che c'è gente fra di noi che fa il loro gioco, ma questa è una cosa ancestrale, perchè sennò un si spiegherebbero i sudditi che fanno la fame e fanno prosperare i re e le regine, o i babbei che credono nel loro cazzo di Signore e si fanno prende per ir culo da chi li sfrutta per la loro ignoranza.
Per risolvere il problema di questa società, l'unica soluzione è che si facciano da parte, perchè sennò sarà sempre il Livorno di Esciua e della sua combriccola, non il nostro.