Dattero ha scritto: ↑dom 18 dic 2022, 19:15
È un caarello e io i caarelli un li sopporto.
È uno Scalzo con i mezzi di un fuoriclasse.
Se c'ero io durava tre minuti.
Quando ha fischiato rigore alla Francia del 3 a 3,
Avevo già visto la terza stella ai galletti.
Poi meno male in porta c hanno lloris e non Maignan, sennò almeno un paio glieli prendeva..
Tra il dire e il fare c'è di mezzo il Livorno. Stop Bombing Gaza
Messi ce l'ho sul cazzo, al pari della mistica sull'Argentina che mi dovrò puppare per i prossimi mesi, ma la Francia l'ho troppo sui coglioni, ergo, alla fine, godo.
Messi, dopo il 2-1, si è caato addosso, però poi ha fatto il 3-2 e ha inzuppato il suo rigore, perciò mi levo il cappello.
Ai rosiatori seriali i miei complimenti ,v'è andata bene,fortunati per aver evitato questa brutta fine.
beh ! che dire,tanta amarezza mista ad un pizzico di orgoglio "persotransalpino" in più, per una finale (non vista per merdosi problemi diciamo familiari) definita dai media "LA PIU' BELLA DI TUTTE LE PRECEDENTI".
Secondo me è stato un bel mondiale in quanto deitalianizzato del corrotto ns mondo pallonaro
Cuccu ha scritto: ↑dom 18 dic 2022, 21:58
Menomale só finiti, per il secondo mondiale di fila nemmeno un minuto guardato, per me il calcio é solo amaranto il resto mi importa una sega.
Bravo cuccu.
Io ho visto la finale e basta xo devo dire che è stata una partita godibile. Peccato per il nano di merda, x il resto m'importa una sega anche a me.
Nel sollevare la Coppa del Mondo Messi ha indossato un Bisht, mantello tradizionale del golfo Persico (e non solo)
simbolo di prestigio, regalità e ricchezza: molto bello di per sé, ma esteticamente e politicamente fuori luogo su una maglia di calcio durante quel festeggiamento.
Sono varie le ragioni per cui è un gesto discutibile:
1) L'emiro del Qatar Tamim bin Hamad Al Thani ha costretto il calciatore più forte del mondo, in un momento per lui unico, a sottomettersi a una vestizione simbolica a quanto sembra non concordata, al solo scopo di manifestare il proprio potere effettivo sul calcio (basti guardare fino a dove continuava a spingersi dopo aver dato la coppa al capitano) e sull'economia mondiale.
2) Ha coperto la maglia dell'Argentina, macchiando una foto sportiva con un messaggio economico-politico.
3) Ha, soprattutto, costretto tutti a vedere una grande differenza tra Maradona e Messi, che oggi erano finalmente appaiati per il bene della poesia: il primo contro la Fifa e contro il potere ci si è spesso messo contro, pagando carissima la propria direzione ostinata e contraria. Il secondo, invece, quel potere lo ha spesso assecondato.
Sul campo, il paragone tra Messi e Maradona da oggi è statisticamente inoppugnabile.
Fuori dal campo, al netto dei mostri di Diego, quella veste indossata dimostra che no, non ci sarà mai paragone. Perché è probabile che Maradona non si sarebbe lasciato usare in quel momento (anche perché Maradona non aveva l'ansia di un Maradona alle spalle da eguagliare).
Ho immaginato Maradona mentre l'emiro accennava a infilargli il mantello. L'ho visto girarsi e lanciarglielo addosso, con uno sguardo a metà tra l'infastidito e il divertito, per poi prendere la coppa e andarsene a festeggiare coi compagni.
Sarebbe stato epico (oh, magari avrebbe fatto lo stesso anche Maradona, ma mi piace raccontarmela così).
Perché il calcio è sì un rito sacro, come scriveva Pasolini, ma evidentemente un Dios non vale l'altro.
Concordo con Dattero: Messi è sempre stato resterà sempre Un caarello