fasci di MERDA
Re: fasci di MERDA
Non lo definirei rimontante, latente è sempre stato. Specie in quella fogna. Dove è anche 'di moda' come lo è qui essere di sinistra. Non mi ritrovo sinceramente nei vostri gridi di allarme, credo ci siano anticorpi a sufficienza (e in ogni caso ci penserà la uè...che lascia fare finché sei irrilevante tipo Ungheria ). Spero di non essere smentito dai fatti.
Re: fasci di MERDA
dici bene, Diego 22, ma solo finché la UE avrà maggioranza di partiti non populisti/nazionalisti.
Spesso abbiamo snobbato le elezioni Europee, ma sono fondamentali non solo per contrastare la destra, il razzismo strisciante e l'integralismo religioso/tradizionalista, anche per dare alla Comunità un'impronta progressista e solidale.
Spesso abbiamo snobbato le elezioni Europee, ma sono fondamentali non solo per contrastare la destra, il razzismo strisciante e l'integralismo religioso/tradizionalista, anche per dare alla Comunità un'impronta progressista e solidale.
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Re: fasci di MERDA
Https://www.today.it/cronaca/componenti ... 73Rm09VtOI
È sicuramente vero che i problemi sono ben altri, il problema è che questi sono sintomi abbastanza evidenti di quali siano i problemi...
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"Bandera" amaranto, stretta in fronte, carica di dolor, ma terrà sempre fronte
Re: fasci di MERDA
Strano che non sia stato ancora commentato l'episodio del dirigente di un ente pubblico nominato dal governo che nella lettera al consiglio di amministrazione riporta paro paro le famose parole di assunzione di responsabilità di Mussolini riguardo al delitto Matteotti.
https://amp.tgcom24.mediaset.it/tgcom24 ... e/62248013
Questo tizio è un amico di famiglia di Rachele Mussolini (lo dice lei).
La cosa che mi fa pensare è che se non c'era chi spulciava su tutto e di accorgeva dellavvenuto, la cosa passava indenne. Colui che l'ha scritto ha sentito di avere un potete talmente forte da voler imitare quella che in effetti fu un'affermazione fortissima di un potere assoluto un potere di vita e di morte e dell'impunità.
Questo mi sconvolge: il narcisismo, il desiderio di potenza di questi personaggi praticamente sconosciuti al grande pubblico che pullulano intorno al gruppo dirigente della Meloni e piano piano, abituandoci con un'apologia di fascismo dietro l'altra, a un altra immagine della società e dello stato che rappresenta la nazione.
C'ho i brividi come diceva con emozione completamente diversa un celebre striscione dei tempi d'oro della nostra curva.
https://amp.tgcom24.mediaset.it/tgcom24 ... e/62248013
Questo tizio è un amico di famiglia di Rachele Mussolini (lo dice lei).
La cosa che mi fa pensare è che se non c'era chi spulciava su tutto e di accorgeva dellavvenuto, la cosa passava indenne. Colui che l'ha scritto ha sentito di avere un potete talmente forte da voler imitare quella che in effetti fu un'affermazione fortissima di un potere assoluto un potere di vita e di morte e dell'impunità.
Questo mi sconvolge: il narcisismo, il desiderio di potenza di questi personaggi praticamente sconosciuti al grande pubblico che pullulano intorno al gruppo dirigente della Meloni e piano piano, abituandoci con un'apologia di fascismo dietro l'altra, a un altra immagine della società e dello stato che rappresenta la nazione.
C'ho i brividi come diceva con emozione completamente diversa un celebre striscione dei tempi d'oro della nostra curva.
Re: fasci di MERDA
Secondo me invece è il classico coglione semianalfabeta messo lì perché amico di amici. Poi magari mi sbaglio.spiritual ha scritto: ↑mer 15 mar 2023, 12:49 Strano che non sia stato ancora commentato l'episodio del dirigente di un ente pubblico nominato dal governo che nella lettera al consiglio di amministrazione riporta paro paro le famose parole di assunzione di responsabilità di Mussolini riguardo al delitto Matteotti.
https://amp.tgcom24.mediaset.it/tgcom24 ... e/62248013
Questo tizio è un amico di famiglia di Rachele Mussolini (lo dice lei).
La cosa che mi fa pensare è che se non c'era chi spulciava su tutto e di accorgeva dellavvenuto, la cosa passava indenne. Colui che l'ha scritto ha sentito di avere un potete talmente forte da voler imitare quella che in effetti fu un'affermazione fortissima di un potere assoluto un potere di vita e di morte e dell'impunità.
Questo mi sconvolge: il narcisismo, il desiderio di potenza di questi personaggi praticamente sconosciuti al grande pubblico che pullulano intorno al gruppo dirigente della Meloni e piano piano, abituandoci con un'apologia di fascismo dietro l'altra, a un altra immagine della società e dello stato che rappresenta la nazione.
C'ho i brividi come diceva con emozione completamente diversa un celebre striscione dei tempi d'oro della nostra curva.
Re: fasci di MERDA
ma è così come dici te, a parte che proprio analfabeta non sarà. Sono tutti uomini vicini al cerchio magico. Non c'è nessun merito, particolarità, requisito che giustifichi la nomina nell'interesse della nazione. Il problema è che nominano i dirigenti di tutti gli enti e se questi fanno così, anche in modo meno stupido e palese di questo ammalato di potere, tutta l'amministrazione subirà un'impronta di destra, un'impronta che schiaccia, che crea assuefazione. Crea un clima che protratto nel tempo determinerà inevitabilmente un indirizzo che poi scorgeremo in mille particolari.
Speriamo che sia un mio timore, ma questi non scherzano e lo stanno dimostrando.
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Re: fasci di MERDA
Bersani è sempre coerente con le sue idee. E non le manda a dire.
https://www.ilfattoquotidiano.it/2023/0 ... o/7112749/
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La vita è quella malattia inguaribile che inevitabilmente conduce alla morte
Re: fasci di MERDA
Ci meritiamo questo governo...
La Russa sull'attentato di via Rasella: "I partigiani hanno ucciso dei musicisti pensionati, non i nazisti. Pagina ingloriosa"
https://www.repubblica.it/politica/2023 ... G-P2-S1-T1
Via Rasella è stata una pagina tutt'altro che nobile della Resistenza, quelli uccisi furono una banda musicale di semi pensionati e non nazisti delle SS". Ignazio La Russa, presidente del Senato, descrive così l'attacco partigiano a cui il regime fascista reagì con l'eccidio delle Fosse Ardeatine. Il 23 marzo - anniversario della strage in cui vennero trucidate 335 persone, tra cui ebrei, partigiani e antifascista - quest'anno è stato segnato dalle polemiche scoppiate per la frase della premier Giorgia Meloni ("uccisi solo perché italiani").
Ora il presidente del Senato difende anche quella dichiarazione durante il podcast "Terraverso" di Libero Quotidiano: "Un atto pretestuoso. Tutti sanno che i nazisti hanno assassinato detenuti, anche politici, ebrei, antifascisti e persone rastrellate a caso, ovviamente non gente che lavorava con loro". E ci tiene a precisare: "L'attentato di via Rasella non è stata una delle pagine più gloriose della Resistenza partigiana: hanno ammazzato una banda musicale di altoatesini, sapendo benissimo il rischio di rappresaglia al quale esponevano i cittdini romani, antifascisti e non".
Un'altra dichiarazione che farà discutere. Anche in previsione del prossimo 25 aprile. "Non sarà il primo che celebro, sono andato da ministro della Difesa a rendere omaggio al monumento dei partigiani, ho portato un mazzo di fiori a tutti i partigiani, anche a quelli rossi che come è noto non volevano un'Italia libera e democratica ma volevano un'Italia comunista. Chi muore per un'idea e per una scelta ideale, non può mai essere oggetto di avversione", commenta il presidente del Senato.
La Russa sull'attentato di via Rasella: "I partigiani hanno ucciso dei musicisti pensionati, non i nazisti. Pagina ingloriosa"
https://www.repubblica.it/politica/2023 ... G-P2-S1-T1
Via Rasella è stata una pagina tutt'altro che nobile della Resistenza, quelli uccisi furono una banda musicale di semi pensionati e non nazisti delle SS". Ignazio La Russa, presidente del Senato, descrive così l'attacco partigiano a cui il regime fascista reagì con l'eccidio delle Fosse Ardeatine. Il 23 marzo - anniversario della strage in cui vennero trucidate 335 persone, tra cui ebrei, partigiani e antifascista - quest'anno è stato segnato dalle polemiche scoppiate per la frase della premier Giorgia Meloni ("uccisi solo perché italiani").
Ora il presidente del Senato difende anche quella dichiarazione durante il podcast "Terraverso" di Libero Quotidiano: "Un atto pretestuoso. Tutti sanno che i nazisti hanno assassinato detenuti, anche politici, ebrei, antifascisti e persone rastrellate a caso, ovviamente non gente che lavorava con loro". E ci tiene a precisare: "L'attentato di via Rasella non è stata una delle pagine più gloriose della Resistenza partigiana: hanno ammazzato una banda musicale di altoatesini, sapendo benissimo il rischio di rappresaglia al quale esponevano i cittdini romani, antifascisti e non".
Un'altra dichiarazione che farà discutere. Anche in previsione del prossimo 25 aprile. "Non sarà il primo che celebro, sono andato da ministro della Difesa a rendere omaggio al monumento dei partigiani, ho portato un mazzo di fiori a tutti i partigiani, anche a quelli rossi che come è noto non volevano un'Italia libera e democratica ma volevano un'Italia comunista. Chi muore per un'idea e per una scelta ideale, non può mai essere oggetto di avversione", commenta il presidente del Senato.
= There is always hope =
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Re: fasci di MERDA
W la Ettore Muti che faceva beneficienzaFabio ha scritto: ↑ven 31 mar 2023, 12:12 Ci meritiamo questo governo...
La Russa sull'attentato di via Rasella: "I partigiani hanno ucciso dei musicisti pensionati, non i nazisti. Pagina ingloriosa"
https://www.repubblica.it/politica/2023 ... G-P2-S1-T1
Via Rasella è stata una pagina tutt'altro che nobile della Resistenza, quelli uccisi furono una banda musicale di semi pensionati e non nazisti delle SS". Ignazio La Russa, presidente del Senato, descrive così l'attacco partigiano a cui il regime fascista reagì con l'eccidio delle Fosse Ardeatine. Il 23 marzo - anniversario della strage in cui vennero trucidate 335 persone, tra cui ebrei, partigiani e antifascista - quest'anno è stato segnato dalle polemiche scoppiate per la frase della premier Giorgia Meloni ("uccisi solo perché italiani").
Ora il presidente del Senato difende anche quella dichiarazione durante il podcast "Terraverso" di Libero Quotidiano: "Un atto pretestuoso. Tutti sanno che i nazisti hanno assassinato detenuti, anche politici, ebrei, antifascisti e persone rastrellate a caso, ovviamente non gente che lavorava con loro". E ci tiene a precisare: "L'attentato di via Rasella non è stata una delle pagine più gloriose della Resistenza partigiana: hanno ammazzato una banda musicale di altoatesini, sapendo benissimo il rischio di rappresaglia al quale esponevano i cittdini romani, antifascisti e non".
Un'altra dichiarazione che farà discutere. Anche in previsione del prossimo 25 aprile. "Non sarà il primo che celebro, sono andato da ministro della Difesa a rendere omaggio al monumento dei partigiani, ho portato un mazzo di fiori a tutti i partigiani, anche a quelli rossi che come è noto non volevano un'Italia libera e democratica ma volevano un'Italia comunista. Chi muore per un'idea e per una scelta ideale, non può mai essere oggetto di avversione", commenta il presidente del Senato.
"Bandera" amaranto, stretta in fronte, carica di dolor, ma terrà sempre fronte
Re: fasci di MERDA
boia de', in sedici partigiani armati alla meglio e con un ordigno fatto in casa contro centosessanta esseesse scortati da mezzi blindati e armati fino ai denti (mitragliatore e bombe a mano alla contura), in una città occupata e piena zeppa di fascisti collaborazionisti.
ai fascisti come larussa quello che n'è sempre riuscito bene è infierire in dieci contro uno o scappa' a gambe levate, possibilmente dietro le divise di polizia e carabinieri: l'azione di via rasella ni brucia come ottantanni fa, è una bomba che continua a esplodere, il messaggio di una sconfitta che stava arrivando, e che li avrebbe visti di lì a poco appesi a testa in giù.
fra po'o è il 25 aprile, un di'o artro.
ai fascisti come larussa quello che n'è sempre riuscito bene è infierire in dieci contro uno o scappa' a gambe levate, possibilmente dietro le divise di polizia e carabinieri: l'azione di via rasella ni brucia come ottantanni fa, è una bomba che continua a esplodere, il messaggio di una sconfitta che stava arrivando, e che li avrebbe visti di lì a poco appesi a testa in giù.
fra po'o è il 25 aprile, un di'o artro.