Alè Livorno

De'Zabajones ha scritto: ↑sab 4 set 2021, 18:44

Curvanord ha scritto: ↑mer 25 ago 2021, 11:08

gozzata ha scritto: ↑mar 24 ago 2021, 21:19 ma infatti non si tratta di scegliere una delle due. sarà la storia di ognuno di noi a deciderlo con il passare del tempo. Magari anni. Di solito finisci per innamorarti di più di quella cosa che senti più tua, che è più coinvolgente, più vicina. Io non abbandono l'amaranto, Igor, Mazzoni, sia mai, però le scelte fatte e la società con il suo seguito continuo a non accettarle, le subisco,, non mi piacevano prima e non mi piacciono ora. Chissà che un giorno questi sentimenti contrastanti mi stanchino a tal punto da spostare il mio cuore e il senso di appartenenza ad un'altra realtà che sento più mia. .Ora non posso saperlo Secondo che piega prenderanno certe cose... ci si può stancare di una donna, di una fede, figuriamoci di una squadra che pian piano potresti non sentire più tua. Vediamo. Forza Livorno e Forza Lp non è un abominia. È un passaggio verso cosa al momento non si sa.

Quello che è successo a Bari è esattamente quello che stai descrivendo. L ideale Bari è nato con gli stessi principi di LP. Quando è diventata una realtà si è capito anche la portata del fenomeno. Questo non significa che non vadano allo stadio a tifare Bari. Le due realtà convivono serenamente.

Anche io la vedo così: sono progetti paralleli. Possono benissimo convivere, Poi che qualcuno lo sposi per antagonismo al calcio di oggi, ci sta. Esattamente come ci sono quelli che dicono "e ci vole i 'vaini ma cosa voi fa' con l'azionariato popolare, il Lebowski". Ognuno al vede a modo suo, per qualcuno l'azionariato popolare è un troiaio un'utopia si son belle idee ma l'hanno già fatto e son scappati coi vaini...Per altri con questo calcio di oggi mai più. O calcio popolare o nulla. (io ora sono fra questi, per coerenza politica soprattutto).
L'Ideale Bari ha una situazione particolare...per le vicende che sta subendo "La Bari" sia societarie che covid son più gli Ultras Bari a anda' a vede' l'ideale che viceversa...
A loro le categorie stanno abbastanza indifferenti. Il Lebowski ha altre intenzioni...diciamo "sovversive" rispetto al calcio "industriale", che vuol colpire standoci dentro.

Qui un articolo sui ragazzi di Bari:
http://www.sportpopolare.it/index.php?o ... Itemid=122

Zaba, te come lo vedi l'arrivo di Borja Valero rispetto a quelle intenzioni "sovversive" di cui fai cenno?
Te lo chiedo al di là degli effetti positivi che potrà avere in termini di incremento di soci, di spettatori e di attenzione dei media, anche considerando che potrebbe essere seguito da altri calciatori che fino a 5 minuti prima facevano pienamente parte del calcio "industriale". Non ho dubbi sulla buona fede di Valero, ma non c'è il rischio di snaturare un ambiente che ha sempre fatto del "impegno, basso profilo e pedalare" uno dei suoi punti di forza?

De'Zabajones ha scritto: ↑dom 5 set 2021, 12:24

Zaba, te come lo vedi l'arrivo di Borja Valero rispetto a quelle intenzioni "sovversive" di cui fai cenno?
Te lo chiedo al di là degli effetti positivi che potrà avere in termini di incremento di soci, di spettatori e di attenzione dei media, anche considerando che potrebbe essere seguito da altri calciatori che fino a 5 minuti prima facevano pienamente parte del calcio "industriale". Non ho dubbi sulla buona fede di Valero, ma non c'è il rischio di snaturare un ambiente che ha sempre fatto del "impegno, basso profilo e pedalare" uno dei suoi punti di forza?

Mah...guarda a leggere i comunicati ufficiali, per loro non è affatto uno snaturamento anzi, è l'inizio di quello a cui miravano quando scelsero di lasciare il progetto amicale e da compagni di sbronze dell'AC Lebowski e iniziare la nuova avventura. "I sogni migliori si fanno da svegli".
C'è grande ambizione agonistica, sicuramente sulle giovanili ma anche sulla prima squadra. Il Lebowski è un progetto "sovversivo" e alternativo, non parallelo.

Dice questo articolo di Matthias Moretti: "Se si vuole “salvare” il gioco che amiamo, o meglio farlo ripartire da basi nuove che mettano al centro la passione delle tifoserie e il senso di appartenenza, non servono “favole” una tantum, ma modelli vincenti e convincenti. Modelli che sappiano proporre un progetto chiaro a chi vuole aderire, diventare socio, offrire la propria militanza, ma che sappiano anche attrarre “i migliori”. Anzi, l'adesione di Borja può proprio essere interpretata in questo senso: come una straordinaria riprova che la strada presa è quella giusta. Che non è solo moralmente apprezzabile, cosa di cui tutto sommato ce ne facciamo poco, ma che funziona e convince."

http://www.sportpopolare.it/index.php?o ... Itemid=117

La mia impressione (ovviamente mi posso sbagliare), è che il calcio italiano sia in mezzo a un guado che potrebbe portarlo a una crisi finanziaria e di pubblico profonda e che post-covid, non potrà andare come è andato fino a oggi.
Ci saranno novità grosse a livello di società calcistiche e l'ibrido proprietà popolare+privati potrebbe essere la chiave di volta. Io la vedo così.

In un quadro simile il Lebowski, ha quasi 1000 soci, (quota minima 25 euro, poi ci sono donazioni e sponsor...fai due conti...), potrebbe non aver bisogno di investitori privati, è una coop, sta iniziando a puntare su strutture (campi ecc.), da tanto al territorio Tavarnuzze-Impruneta e Centro Storico ma è anche vero che il territorio gli sta dando tanto perché ha bisogno del Lebowski (scuola calcio, parco pubblico e ludoteca, ecc.)
Potrebbe fermarsi dov'è, ma le potenzialità sono altre e non mi stupirei più di tanto se iniziasse a scalare le categorie.

Curvanord ha scritto: ↑mar 7 set 2021, 13:18 https://www.ultimouomo.com/azionariato- ... io-spagna/

Articolo moolto interessante sul tema..

Coerente ha scritto: ↑gio 9 set 2021, 8:40 Un'altra realtà molto interessante, dove si sporcano le mani davvero e non con i discorsi.

“Appena è scoppiata la pandemia, ci siamo guardati intorno e, prendendo ispirazione dalle esperienze di altre società popolari in Italia, abbiamo deciso di intraprendere la raccolta alimentare per gli anziani soli del territorio. L’iniziativa è stata un successone, tanto che ci siamo spinti a coprire tutto il Municipio VIII che conta 160-180.000 abitanti. Abbiamo fatto circa trenta spese il giorno per sei giorni alla settimana, sommando alla fine più di 1000 spese in tutto.
Subito dopo ci siamo resi conto che l’emergenza sanitaria si era trasformata in emergenza economica, perché al centralino che avevamo creato, la gente non si rivolgeva più per fargli le spese, ma proprio per chiederci se gli compravamo da mangiare. Perciò, abbiamo iniziato a fare la raccolta alimentare grazie alle donazioni dei cittadini del quartiere, poi siamo stati aiutati da Emergency, e, adesso, stiamo continuando con Terre des Homme e altre associazioni del territorio, sfruttando un fondo della Fondazione Caripo. Adesso serviamo 120 famiglie se contiamo solo il Gallaratese e 200 famiglie se contiamo anche Quartoggiaro.”

“Noi non è che non facciamo politica (come potrebbe sembrare da ciò che ho detto prima), ma semplicemente la facciamo in modo diverso. Occuparsi del proprio territorio è fare politica, anzi, per me è la forma più alta di politica. Riuscire a impattare davvero, con forza, sul proprio quartiere e riuscire a dare qualcosa di concreto ai propri concittadini è fare politica... "

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