Alè Livorno

Ci ripensavo de: il modello Manchester City. Si guarda alla struttura della squadra campione d'Europa....anche se siamo in una categoria dove ci hanno spostato una partita per la sagra delle castagne.

il presidente del manchester city per contribuire al risanamento della città ha fatto costruire 6000 vani da distribuire come edilizia popolare alla periferia di manchester. Esciua non ripara nemmeno la grondaia che è venuta giu' in via dei funaioli a causa della libecciata..

Organigramma della Società:

Allenatore Favarin Giancarlo
Presidente Esciua Joel
Direttore Generale Mosseri Vittorio
Direttore Sportivo Pinzani Raffaele
Collaboratore Tecnico Melani Renzo
Resp. Segreteria Casali Massimiliano
Resp. Sett. Giovanilie Doga Alessandro
Presidente Onorario Affricano Fernandez Enrico
Resp. Comunicazione Tacchi Gianni

Ditemi voi chi di loro è sinonimo di competenza calcistica (Doga ok, responsabile del settore giovanile che conta SOLO la squadra juniores). Le promozioni le fai con società con le palle, e con questa dove vòi andà??

Il punto più basso mai raggiunto nella nostra storia non è quello segnato da una retrocessione in D, da un fallimento, nemmeno da un'eventuale retrocessione in eccellenza e mi spingo apposta in avanti. Questa concezione e modalità di fare calcio a Livorno è il punto più basso mai raggiunto prima. Manca solo che questa pseudo società a dicembre faccia scappare i giocatori migliori e così il cerchio si chiude in quello che più che "un prodotto" scadente, si dimostra una gestione farneticante. Un plauso al sindaco, alla commissione dei saggi (pensa se erano scemi ), a Toccafondi che glielo ha messo in mano prendendoci per le mele dato vhe quello che voleva fare era cassa e levarsi di ulo subito, ai detentori del simbolo che lo hanno appoggiato e supportato, ai giornalai che lo hanno assecondato facendosi chiamare per nome dal primo giorno che è venuto qui luilì. Complimenti a quelli che si sono svegliati ora e a quelli che dormono ancora, anzi sono proprio morti nell'animo e nella dignità visto che non ne hanno affatto sopportando tutto questo .
Complimenti sinceri invece a questo forum, unica luce con tutti i suoi difetti è vero, ma unico faro in questa totale buia desolazione, che come ai suoi tempi aveva sputtanato bene bene e in anticipo i genovesi, yusiffe, banca cerea e anche il mangiatore di granseole, siamo stati additati come quelli che non volevamo bene al Livorno, leoni da tastiera, pisani.
Premi non ne vogliamo cimportanariccasega, qui nessuno è contento anzi, ma a volte è bene sbattere in faccia a tutti coloro che ci hanno ridotto in questo stato di chi è veramente la responsabilità. Purtroppo il nostro Livorno è in mano ad una cricca i cui risultati massimi che riesce a portare sono solo questi. L'unica via è ripartire un'altra volta, ma togliendo di mano il giocattolo da certe mani, altrimenti ci ritroveremo sempre a fare i conti su questi binari morti figli di sindaco, commissioni e detentori di simboli e trofei. Non voglio dire che questa gente sia in malafede, non voglio neanche insinuarlo, ma che il loro modo di fare calcio stile anni 80 nel 2021, 22 e 23 è finito. È fattuale, non lo dico io. L'era del tutto e subito è finita almeno per questa piazza, chi non lo capisce è bene che si svegli. Ma stare 10 anni nei dilettanti non deve far paura, dipende co.e ci stai. Se questo è sinonimo di progettualità e futuro può anche andar bene. Così invece è solo farsi prendere per il culo. Con l'idea di calcio perseguita fino ad ora dai dilettanti non ci uscirai mai più, e se una volta puta caso ci esci, ci ritorni. La D insegna che in vetta alle classifiche ci puoi stare anche spendendo poco quanto i paesini che ci stanno davanti. Va cambiata la vecchia mentalità e aprirsi ad una visione nuova di vedere il calcio livornese. Finora lo abbiamo fatto in pochi, probabilmente a tanti ancora non sono bastate le strusciate che puntualmente prendiamo dal Tau e compagnia bella. Non so quante ne serviranno ancora e se saranno mai abbastanza, ma non esiste altra via che quella già segnata da alcuni pionieri che tre anni fa sono stati presi a scurregge nella ghigna da chi pensava oggi di essere già a giocarsela nei professionisti. La realtà dice che certe scurregge sono tutte tornate indietro. Buona annusata.

Io non ce l ho con chi ha scelto toccafondi e esciua, quelli erano i pretendenti e quella la situazione. E sicuramente in quel momento non eravamo pronti, ma il treno può ripassare. Spero di no, spero che non si deva.mamgiare merda per essere pronti, che cambi qualcosa che arrivi qualcuno. Spero di avere torto e ho sperato anche in esciua (per poco). Ma l idea dell azionariato popolare non è romantica è il futuro per piazze come la nostra. Solo uniti si può fare però. Quanto lontano siamo dall essere uniti? Tanto. Cosa ci può unire? Al momento non saprei davvero, in troppi dovrebbero cambiare opinione, nel medio termine invece mangiare tanta merda ci unirebbe..speriamo arrivi qualcuno quindi.

Spero anche un altra cosa però: nel caso in cui nessuno serio arrivi, nel caso la dovessimo davvero mangiare tanta merda, nel caso un giorno fossimo pronti, spero quel giorno ci sia un gruppo di ragazzi come quello di Livorno Popolare, con loro abbiamo perso un occasione, hanno fatto un gran lavoro per come la vedo io.

Senza appoggio di curva o club

Mi dispiace ma non la vedo come te sul fatto che venga qualcuno. Chi viene o è scemo o lo fa apposta. Vaini da buttare in questo sport se non sei in serie A non ce li butta più nessuno, per cui dovresti essere già li per far gola a qualcuno. Qui possono solo venire esperti di economia fallimentare, o gente che deve ripulire due soldi e poi ti lascia peggio di come t'ha preso. Come città non hai nulla da offrire, o meglio non vuoi, per cui non attiri nessuno. Ma al momento lo crediamo 8n pochi, per cui addavveni tanta merda da mangiare...

non ho mai creduto in Livorno popolare perché conoscevo le potenzialità del gruppo, del front-runner, e del giro degli immediati sostenitori. Credo che andare su Urban a dire "possiamo alzare 3-4 milioni" sia stato il più grave abuso della credulità popolare praticato a Livorno negli ultimi anni
Credo che questa vicenda debba farci pensare su cosa siamo diventati tanto che all'epoca un post o un'articolo serio (e c'erano tutte le condizioni e le fonti) sula consistenza reale di Livorno popolare era praticamente impossibile senza farsi dare del destro, dell'infame o della vedova piangente o del servo di Fernandez. Mi limitai a un articolo su codice rosso dedicato alle potenzialità di finanziamento del calcio professionistico nel bacino livornese e dopo al ciclo condotto con Aldo Galeazzi su Telecentro "Livorno anno zero". Un contributo alla comprensione del contesto reale: Poi c'è chi ha aperto gli occhi e chi vede ancora le fate con la topina dorata tanto siamo adulti e ognuno fa sul suo.
Detto questo 3 cose mi sembrano essenziali

-L'azionariato popolare, per come lo intendiamo noi (non una cosa per vivacchiare ma per crescere) richiede un livello di complessità iniziale di partenza piuttosto alto su tutti i piani ed è in grado di fare il salto di qualità solo se innova su qualcosa (un'idea, un prodotto, un modo di raccogliere fondi o di usare tecnologie accessibili a tutti). Richiede un piano di interazione con le istituzioni, con la fondazione bancaria del territorio e con tutti i soggetti in grado di interagire con il Livorno al livello della complessità iniziale di partenza. Ah, il primo che parla di "Livorno che serve per rilanciare immagine territorio per attrarre.." va messo alla porta è solo in grado di concepire una macchina succhiasoldi che dura giusto qualche anno. Il progetto deve produrre surplus da investire in attività sociali sul territorio. Se funziona in questo modo l'azionariato popolare tiene ed è un fattore di crescita del territorio non un ruzzino ..se no resta un progetto

-La commissione dei "saggi" e l'arrivo di Esciua. Per quanto questa amministrazione comunale non sia il mio top credo che al livello delle capacità dei singoli amministratori e dello sforzo fatto in quel periodo li' di meglio non si potesse fare. Fu un intervento più decoroso, e sensato, di investire il libanese di capacità salvifiche che non aveva (storia da mani nei capelli) . Era anche sensata la scansione temporale -prima Toccafondi poi Esciua che cominciò a seguire la squadra da subito- e lo fu il passaggio di proprietà di questa primavera (preceduto da qualche viaggio di personaggi vicini al sindaco a Londra per preparare il terreno a quanto mi risulta). Il problema è che il prodotto, Esciua, ha preso una china disastrosa entrando in conflitto con le stesse istituzioni che lo hanno accompagnato li'

-Cosa ci vuole. Rompere il porcellino -pubblico perché il privato non investe- e affidare a una società che fa scouting la ricerca di un soggetto in grado di investire sul Livorno. Non è vero che il Livorno e Livorno non sono appetibili ma il tutto deve avere contorni precisi, potenzialità certe e tempi di realizzo dell'investimento non fumosi. Finora da noi queste cose non si sono fatte se penso, appunto, alla composizione della commissione dei "saggi" ecco..eviterei quel modello. Tra le condizioni poste alla società di scouting ovviamente il blind trust di tifosi che hanno accesso alle info di gestione della società e diritto di parola nel consiglio di amministrazione.

gozzata ha scritto: ↑dom 12 nov 2023, 5:22 Mi dispiace ma non la vedo come te sul fatto che venga qualcuno. Chi viene o è scemo o lo fa apposta. Vaini da buttare in questo sport se non sei in serie A non ce li butta più nessuno, per cui dovresti essere già li per far gola a qualcuno. Qui possono solo venire esperti di economia fallimentare, o gente che deve ripulire due soldi e poi ti lascia peggio di come t'ha preso. Come città non hai nulla da offrire, o meglio non vuoi, per cui non attiri nessuno. Ma al momento lo crediamo 8n pochi, per cui addavveni tanta merda da mangiare...

boh, sta storia del "non si offre nulla" alla fine serve a quelli che ci vogliono fa ingoià Godzillao... Dimostratemi che Piancastagnaio offre più di Livorno, dei suoi servizi e dei suoi spazi e poi ne possiamo parlare. Imprese che fatturano quanto la Stosa o anche di più ce ne sono il triplo di Piancastagnaccio. Poi si può disquisire che l'empolese (perchè è di Empoli il Sani) non è come le aziende che sono qui e ci fanno il manico d'ombrello ma non credo davvero che sia perchè non abbiamo più banchine da dare, opportunità per fare impresa qui a Livorno ce ne sono, sicuramente non meno di tante altre realtà anche più piccole. Poi si può dire che a Piancastagnaio il 90 % va a lavorare alla Stosa e che quindi stanno tutti zitti mentre qui si va nel culo a tutti...però sono altri discorsi e ci si può lavorare

zanardi ha scritto: ↑dom 12 nov 2023, 9:13 boh, sta storia del "non si offre nulla" alla fine serve a quelli che ci vogliono fa ingoià Godzillao... Dimostratemi che Piancastagnaio offre più di Livorno, dei suoi servizi e dei suoi spazi e poi ne possiamo parlare. Imprese che fatturano quanto la Stosa o anche di più ce ne sono il triplo di Piancastagnaccio. Poi si può disquisire che l'empolese (perchè è di Empoli il Sani) non è come le aziende che sono qui e ci fanno il manico d'ombrello ma non credo davvero che sia perchè non abbiamo più banchine da dare, opportunità per fare impresa qui a Livorno ce ne sono, sicuramente non meno di tante altre realtà anche più piccole. Poi si può dire che a Piancastagnaio il 90 % va a lavorare alla Stosa e che quindi stanno tutti zitti mentre qui si va nel culo a tutti...però sono altri discorsi e ci si può lavorare

Chi ci può lavorare, la politica che nel 99 promise a Spinelli e poi non mantenne? La politica che ha voluto darlo prima a toccafondi e poi esciua? La politica che ha volutamente affossato Lp perché Bruciati non è del Pd? Coi loro lavori i risultati sono questi e sempre saranno. Ho detto livorno non offre nulla, non che non ha nulla da offrire, il che è diverso anche se il risultato non cambia.

sulle ricostruzioni diciamo più recenti che riguardano ciò che viene chiamato "la politica" mi pare giusto tenere un profilo basso tanto le ricostruzioni più precise vengono subito declassate a polemica per, come dicono a Roma, buttarla in caciara. Magari una volta che ci si becca, se il Livorno offre l'occasione, se ne parla.
Le strade a Livorno sono due: o arriva l'estimatore (di innamorati di Livorno ne abbiamo già visti parecchi..) butta i vaini come se uscissero dagli orecchi delle statue di una fontana e allora siamo a posto oppure si costruisce una soluzione a partire dal locale.
Se la soluzione parte dal locale la politica non la puoi evitare devi saperla condizionare e indirizzare, qualunque sia la soluzione che hai in testa, quello si. Non è facile e ancora meno è facile indirizzare la politica (quello che convenzionalmente si chiama come tale ovvio che di politico ha giusto i seggi ottenuti) sul piano di complessità necessario.