zanardi ha scritto: ↑ven 4 feb 2022, 18:10
Pottine, mi sa che non ci annoieremo a cena, perchè se tu hai testimonianze di insegnanti inadeguati io ti posso raccontare “COSE CHE VOI UMANI….ecc.ecc.” di chi invece la scuola dovrebbe frequentarla con maggiore rispetto. Siamo d’accordo sul fatto che non si sia investito nella scuola (figurati!) ma da qui a dire che se i ragazzi non sono adeguatamente preparati è colpa degli insegnanti che non sono all’altezza ce ne vuole…ma avremo modo di parlarne magari davanti ad un bicchiere di vermentino. Tornando ai fatti di via Roma, io dubito che fossero tutti laureati a fare casino

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Faccio il democristiano di turno e ti dico che, come spesso accade, la verità sta nel mezzo. I ragazzi lavativi che non hanno voglia di fare un cazzo sono sempre esistiti, ne conosco alcuni che già a scuola erano refrattari a qualunque tipo di rispetto e di disciplina, gli stessi che magari ora vorrebbero la pappa scodellata a livello lavorativo, però il discorso di Roy Batty di Blade Runner te lo potrei fare anch'io su certi insegnanti che ho avuto, roba da articoli di giornale.
Insomma, le teste di cazzo sono sempre esistite, ma prima il sistema reggeva, ora non più, per il decadimento che dicevo prima.
Sul fatto che ormai devi farti il culo per diminuire i rischi di rimanere disoccupato hai perfettamente ragione, però, ecco, se qualcuno ce l'avesse detto al momento opportuno, invece di raccontarci favole che potevano usare nel paese dei balocchi di vent'anni prima, forse e dico forse il quadro sarebbe leggermente migliore, però sono onesto mi rendo anche conto di essere di parte e, almeno parzialmente, accecato dalla rabbia
Per la cena non vedo l'ora, aspetto ancora a gloria i racconti di Spirit e di Plinio su Piazza Mazzini e sul Bar Sirena, per non parlare degli aneddoti più pesi sulle trasferte degli anni '90 e 2000, possibilmente da Baldo e Piazza. Tra l'altro, il vermentino mi stragarba, anche se, confesso, di vino capisco talmente poco che, se mi pisciassero nel bicchiere e mi chiedessero se sento il fruttato strutturato pastoso scaramellozzi dell'uva vendemmiata nella salamoia di tarzanelli di capriolo giuliano, risponderei:
"Sì".
Spirit, non ti rispondo a modo sul consumismo non perché voglia spazzare in tribuna, ma perché, banalmente, hai ragione. Questa smania quasi bestiale di consumare senza riflettere è uno dei problemi più grossi della nostra società.
Però...
Però mi ma', elettrice di Democrazia Proletaria, quando mi faceva un cazzo grosso come l'edificando ponte sullo stretto di Messina perché dovevo studiare, secondo te mi diceva di farlo perché era giusto così o perché era la via per comprarmi la casa più grande, la macchina più bella e roba del genere? Mi ma' è del '59, non del '99, e penso che la cosa più consumista che abbia mai fatto in vita sua sia stata comprarsi gli occhiali nuovi dopo averli rotti. Vi garantisco che i genitori dei miei amici hanno fatto loro gli stessi discorsi, pari pari, chi più chi meno.
Che sia consumismo o meno, il desiderio di acquisire un maggiore benessere economico-sociale c'era anche ai vostri tempi e a quelli dei vostri genitori, perché fa parte della natura umana.
Il consumismo sfrenato è la degenerazione patologica di un tratto fisiologico della nostra natura, purtroppo.