Questa è la partita (quindicesima di campionato) contro di loro, susseguente a quella famosa dell'aprile dello stesso anno (ma della stagione precedente) dove praticamente tutti i livornesi andati a Roma furono sequestrati per un giorno intero.
Partita che si presenta dunque bella tesa, con la nostra curva che si presenta scintillante, il resto dello stadio abbastanza pieno e loro che si presentano in numero ridicolo per il loro bacino d'utenza, basta guardare i video della partita dove sono inquadrati; due settimane prima a Empoli però, erano migliaia...e anche nelle trasferte toscane di quell'anno (Firenze e Siena), stranamente saranno molti di più.
Coi numeri ci si gioca a tombola, ma era giusto sottolineare questa cosa, visto che i signorini ebbero da ridire per le nostre presenze da loro, fra l'altro in contesti che loro neanche hanno mai vissuto da noi, dove gli fu sempre permesso di tutto, chissà perchè...
Tra l'altro è la partita del saluto romano di Di Canio, un altro deficiente che siccome sapeva dà du' calci a un pallone, anche se si vantava di essere fascista, è sempre stato coccolato da tutti...poi ci si stupisce che ormai sono usciti dalle fogne.
Comunque sia, dal punto di vista del campo, il Livorno vince una partita sporca, con un grande Amelia che para quasi tutto.
Dal punto di vista del tifo, noi obiettivamente spettacolari e loro con tante di quelle bandiere con celtiche e richiami al fascismo che se si faceva noi a Roma con le bandiere rosse (che ricordiamo non sono vietate in Italia), ci fucilavano al muro dell'Olimpico.
Ho ritrovato anche un comunicato degli ultras che comunque è abbastanza esplicativo, lo condivido sotto.
LA PARTITA:

VIDEO TIFO:
FOTO:


















COMUNICATO POST PARTITA:
