US Livorno – Follonica Gavorrano 5-0

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Il 2025 inizia stranamente senza masochismo, con una vittoria da dedicare al portiere del Follonica che ha cercato di perdere tempo dal terzo minuto del primo tempo per evitare di prenderne cinque e torna a casa con una bella manita. Ciao bello, gimme five.

Cardelli 6
Entra di diritto nella schiera di quei lavoratori accusati di parassitismo, tipo quegli impiegati comunali che timbrano l’entrata e poi vanno a fare la spesa. Ecco, lui si mette tra i pali e trascorre il pomeriggio a chiacchierare. A fine gara è già diventato il migliore amico dei raccattapalle dietro la porta. Eroe dei nostri tempi.

Risaliti 6,5
Essendo l’attacco del Follonica irrilevante, cerca gloria in proiezione offensiva sui calci piazzati fallendo di poco la spizzata giusta.

Brenna 6,5
Come un nonno che insegna il gioco degli scacchi al nipotino, prevede la mossa dell’avversario con due minuti d’anticipo per poi farsi beffe di lui. Vecchio furbone.

D’Ancona 6
Il mister ha scoperto che da braccetto, contro un attacco inesistente, senza il compito di crossare, rende meglio. P.S. se avete pensato “grazie al caxxo.” siete delle brutte persone.

Parente 6
Mi ricordo di lui solo per un tiro al volo da fuori area su respinta che finisce pressappoco dove finiscono quasi tutti i tiri al volo da fuori area su respinta: contro i cartelloni pubblicitari.

Hamlili 6,5
Sul due a zero, nell’entusiasmo generale, entra a mezza vita sul capitano del Follonica rischiando il rosso. Un po’ come il solito zio pazzo a Capodanno che, mentre tutti si stanno divertendo e sono felici, tira fuori la pistola e inizia a sparare in aria seminando il panico tra i parenti.

Dal 45’ Bonassi 6
Nulla di personale ma capirai bene che Hamlili era più divertente da vedere.

Bellini 8
Gol all’incrocio a parte, è una macchina recupera palloni infaticabile, una pastura deliziosa di furbizia, garra, agonismo e tecnica. Come canterebbe Biagio Antonacci “mi fai stare bene, mi fai stare bene e di stare bene non mi stanco mai.”

Marinari 6,5
La sua identità in campo non è ben definita. Non è un difensore, non è un attaccante, non è un tornante: è Marinari. Punto. Gender fluid.

Dall’81 Ndoye s.v.
Tornato da poco dall’infortunio prova subito un doppio passo a centrocampo e finisce per inciampare sul pallone mettendo in serio pericolo i menischi. Bada a bozzi.

Regoli 7
Nei minuti iniziali è responsabile dei primi moccoli dell’anno proferiti dai tifosi amaranto, ma si riscatta ampiamente con un bel diagonale dopo un’azione provata alla Playstation con Dionisi durante le vacanze natalizie.

Dal 68’ Russo 8
Forse non vincerà la guerra contro l’Ucraina ma sicuramente sta facendo progressi nella lotta per la maglia da titolare. L’avversario era già tramortito ma lui e il capo ultras della Nord riescono a rendere divertente anche la ripresa. Finalmente applausi.

Dionisi 7,5
Sponde e assist in gran quantità. Riesce anche a segnare il rigore sotto la curva nonostante, al momento della battuta, fosse partito il coro “dai che si fa gol” che ha storicamente fatto vittime importanti, tra cui Re Igor.

Rossetti 7
Anche per lui tante belle aperture, fraseggi, discussioni di filosofia morale, aggiornamenti sull’attualità. Gli è mancato solo il gol, ma quello lasciamolo per le occasioni importanti, come il vino buono.

All.Indiani 8
La sosta deve avergli fatto bene. Schiera subito la cavalleria pesante Dionisi-Rossetti, lasciando il colpo di grazia al tiratore scelto Russo nella ripresa. Più otto sul Grosseto, ti dico solo una cosa: alleni il Livorno, siamo masochisti, non ti fidare.

Nella foto: senza nessuna ragione, Biagio Antonacci