Vittoria importante che tuttavia lascia irrisolto un quesito amletico: sono le bandiere a essere davanti alle telecamere o le telecamere ad essere davanti alle bandiere? Terzo episodio della quarta stagione della serie Ultras vs Telegranducato.
Cardelli 6
Fare il portiere è un mestiere ingrato. Stai un’ora senza far niente e poi all’improvviso ti tocca gettarti in corsa sui piedi di un avversario che ti arriva addosso a 30 km/h e ti fischiano pure rigore contro. Incidentato.
D’Ancona 6,5
Con quel capello biondo e il fisico asciutto potrebbe essere scambiato con un qualsiasi surfista alla spiaggia del Sale. Invece a forza di spiaggiate sta imparando anche a giocare a pallone.
Borri 6
Non so chi sia ma prende una testata che gli distrugge un centinaio di neuroni. Per fortuna per giocare contro gli attaccanti del Flaminia gliene bastano pochi.
Dal 73’ Brenna 6
Entra con licenza di uccidere ma stavolta non fa male a nessuno. Meglio così.
Risaliti 6,5
Sul 2 a 0 è la vittima sacrificale prescelta per il classico fallo di frustrazione dell’attaccante che gli entra da dietro compromettendo la sua verginità anale.
Calvosa 6
Fa quel che può, e ci basta.
Hamlili 7
La fascia da capitano incute quel pizzico di soggezione e rispetto che gli ricordano i tempi in cui era il signore della vendita al dettaglio di sostanze non del tutto legali. Ma il nostro Zaccaria oggi è un lavoratore onesto che conosce tutti i trucchetti del mestiere. Chiedere al suo commercialista.
Currarino 6,5
Chiamato a fare le veci di Bellini se la cava piuttosto bene, sgusciando come un roditore tra gli interstizi del centrocampo.
Marinari 6
È così educato che quando un tacchetto gli trafigge l’alluce, lui, per non disturbare, si tappa la bocca con la mano e corre fuori dallo stadio. Arrivato dalle parti di Civitavecchia può finalmente urlare dal dolore.
Regoli 5,5
Prestazione anonima, si vede poco. Al solito batte centodieci calci d’angolo senza esito. Appannato.
dal 73’ Dionisi 6
Entra nel momento più delicato del match e gli vengono assegnati compiti da prestigiatore come: far sparire il pallone, accelerare il normale scorrere del tempo, trasformare l’arbitro in un coniglio, far dimagrire Esciua. Riesce in tutte queste operazioni tranne l’ultima.
Rossetti 7,5
Nel primo tempo si gioca soprattutto a rugby e lui si trova subito a suo agio nel ruolo di pilone. Tenta un paio di percussioni, pulisce il pallone in ruck e maul, si sacrifica nelle mischie. Nella ripresa, quando si torna a giocare a calcio, segna subito con un bel sinistro. Polivalente.
Russo 7,5
Gioca con quella voglia incontrollabile di spaccare una bandierina, ma per nostra fortuna l’unica cosa che spacca è la rete avversaria con un missile che desta la curiosità anche di Putin.
All. Indiani 7
Schiera la migliore formazione possibile, anche con il senno di poi e anche con gli arbitri contro da almeno due mesi, portando a casa una partita insidiosa come una sveglia alle 6 il lunedì mattina.
Nella foto: il missile di Russo.