Credevo che, almeno per questa stagione, non ci sarebbe stato bisogno di masochismo amaranto. Le prime tre giornate mi hanno già smentito.
Tani 4
Per motivi inspiegabili, a pochi minuti dalla fine del primo tempo, decide di salire a centrocampo e rinviare sugli scarpini dell’attaccante avversario che segna da 50 metri a porta vuota. Il Brachini la prende così male che per il resto della partita lo chiama “LUI LA’”
D’ancona 5
I suoi cross vanno dallo sbagliato allo sbagliatissimo. C’è un motivo particolare per cui scegliamo solo quote che non hanno mai giocato a calcio oppure sono proprio tutti così?
Brenna 6
Assiste impotente agli svarioni dei suoi compagni di reparto e all’assedio degli amaranto nella seconda parte di gara. Nel frattempo baccaglia un paio di tipe su Instagram e ordina la cena dal cinese su The Fork. Multitasking.
Risaliti 6
Nella ripresa, in doppio vantaggio numerico, è l’unico che fa la sola cosa che andrebbe fatta: tirare da ogni dove. E infatti da una sua conclusione nasce il gol del pari.
Calvosa 5
Va meglio quando non si deve occupare della fase difensiva. Il che, se fai il difensore, rappresenta un bel problema.
Hamlili 6
Dopo l’eurogol in Coppa Italia sembra tornato alla normale amministrazione: gestione degli scambi commerciali tra Piazza Garibaldi e Piazza Venti nelle ore notturne, minacce non tanto velate agli avversari e istigazione alla violenza.
Dal 73’ Regoli 6
Piglia il palo con il classico tiro a giro alla Insigne. Il Brachini non se ne avvede e passa tre minuti sperticato sulla balaustra della tribuna a chiedere ai colleghi “Scusi, chi ha fatto palo?”
Currarino 5
Che dire, non mi sono nemmeno accorto che stava giocando fino a quando il mister lo ha tolto.
Dal 64’ Frati 6,5
Il masochismo genera dipendenza e il nostro fraticello ha deciso di sposare la causa della sofferenza sportiva e del disagio per un altro anno ancora. Sempre vicino agli ultimi, come richiede la sua tonaca. Da un suo tiro nasce il gol della vittoria. E non mi dite che voleva crossare perché non ci credo.
Ndoye s.v.
Fa tutto in dieci minuti: entra, si rompe, esce. Sveltina.
Dal 10’ Marinari 5,5
Costringe l’avversario al fallo da ultimo uomo, ma è anche l’unica cosa buona che fa, per il resto non si vede granché. Ma dove vanno i Marinari?
Capparella 6,5
Piccolo postino del centrocampo, in sella al suo motorino elettrico recapita un paio di ottimi assist, ma i nostri attaccanti non sono in casa e non ritirano i pacchi regalo.
Russo 4,5
Non vedevo così tanti gol mangiati dai tempi di Murilo, il barbiere di Belo Horizonte. Sostituito dopo un tempo di disgrazie.
Dal 46’ Dionisi 7
Di pancia, di testa, di piede, di mano, ma segna sempre e solo lui. Illegale per la categoria, sarà chiamato a sfidare le leggi del masochismo. Complimenti per il coraggio. Don Chisciotte.
Rossetti 6
Dopo almeno quattro gol sbagliati, dribbling prevedibili, e parecchi chilometri di transumanza nei campi, a cinque dalla fine segna il gol della vittoria ed esulta tragicamente come fosse Cristiano Ronaldo contro il City. E invece era solo Rossetti contro la Fezzanese in 9 uomini da 45 minuti.
All. Indiani 5
Bello schema il 4-2-4. Non ci vinceva le partite nemmeno il Real Madrid. Cambiano allenatori, portieri, squadra, dirigenti, ma il masochismo rimane legato a questo squadra, come un grande mistero della fede.
Nella foto: La porta del Livorno difesa da Tani.