Figline – US Livorno 2-1

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In qualunque categoria, con qualunque allenatore, non riusciamo a vincere contro il Figline. Mi sembra di aver già detto tutto.

Facchetti 5,5
Procura il rigore, intuisce il lato, la palla entra e lui cerca allora di fratturarsi l’alluce prendendo a calci il palo, tipo i soldati della prima guerra mondiale che si auto mutilavano pur di non tornare a combattere in trincea.

Frroku 5
Il terzo mister dell’anno rispolvera la giovane quota il cui nome resterà per sempre associato alla lotta contro l’omofobia. Ma se continua a farlo partire titolare potrebbe diventare presto anche il simbolo della lotta contro gli insulti allo stesso gioco del calcio.

Dal 54’ Marinari 5
Da vedrete cose mai viste siamo arrivati alla fase “facciamo giocare i bimbi”.

Ronchi 4,5
Sul gol del pari si ferma e chiama il fuorigioco alzando il braccio come se avesse l’autorevolezza di Baresi. E infatti il guardalinee si guarda bene di alzare la bandierina e il gol viene convalidato. Ormai non facciamo paura nemmeno al Carli Salviano.

Brenna 4
Racconta la leggenda che durante il Medioevo un “vento divino” chiamato Kamikaze fece affondare la flotta di Genghiz Khan salvando il Giappone dall’invasione mongola. Con questo nome benaugurante vennero poi soprannominati i piloti nipponici destinati al suicidio contro le navi americane nella seconda guerra mondiale. Un sacrificio inutile, ripreso ai giorni nostri da Brenna, che decide di affettare un avversario e farsi espellere per salvare una squadra ormai già sconfitta.

Curcio 5
La saudade è quel sentimento di rimpianto e malinconia che affligge tutti i calciatori brasiliani dopo un paio di stagioni fallimentari in Europa. Mi sa che è arrivata a colpire anche il nostro esterno che inizia a manifestare i primi sintomi della nostalgia di casa. La speranza è che stia vivendo questa sensazione anche Esciua.

Nardi 6
In certi momenti si ricorda del suo potenziale riuscendo a emanciparsi dalla realtà e immaginandosi di giocare al Franchi contro la Juve. Sogna ragazzo sogna.

Luci 6
Per principio non posso dare insufficienze al capitano, un uomo a cui un giorno bisognerà intitolare una piazza davanti a un ipermercato sotto la categoria: bandiere martiri delle società malgestite.

Dal 65’ Likaxhiu 4,5
La disperazione a volte produce brutti scherzi e la voglia di cambiare a tutti i costi del nuovo mister fa materializzare in campo pure Pikachù.

Bellini 6,5
Dopo lunghi mesi torna il centrocampista bello incazzoso che si era fatto tanto apprezzare, uno dei pochi a tirare fuori un po’ di orgoglio.

Giordani 6
È come quegli amici che si fanno sentire una volta ogni sei mesi per una bevuta perché magari stanno attraversando un periodo difficile o perché quella sera non sanno proprio cosa fare, ti promettono grandi cose e poi spariscono di nuovo.

Dal 46’ Schiaroli 5
Assomiglia a quelle macchine di terza mano, malridotte, con trecentomila chilometri, in vendita a poco ma a cui inspiegabilmente vuoi dare lo stesso una possibilità e che poi si rivelano esattamente per come apparivano: un rottame.

Menga 5,5
Veloce è veloce, ma non si può dire che sia anche utile.

Dal 54’ Fancelli 4,5
Un lontano ricordo di quel fromboliere ideatore della rimessa catapulta con cui assediava le aree di rigore avversarie.

Cori 4,5
Insieme a Tenkorang, Luis Henrique e Giordani è uno dei quattro angeli del Masochismo, il quartetto di attaccanti che ci tengono incatenati alla Serie D grazie alle loro discutibili capacità realizzative.

All. Pascali 5
Dovevamo vincere la categoria grazie a un allenatore d’esperienza, poi dovevamo raddrizzarla grazie all’arrivo di un allenatore emergente, adesso abbiamo deciso di rassegnarci definitivamente con l’allenatore degli juniores.