La nostra capacità di perdere le partite che contano è parte integrante del nostro codice genetico e segue una sceneggiatura tipica di tutte le tragedie: situazione iniziale, cattivi risultati, rottura dell’equilibrio testicolare, risalita, speranza, illusione, sconfitta finale, disillusione, masochismo. Sipario.
Facchetti 4
Ogni volta che il pallone termina il suo viaggio tra i guanti del nostro portiere, l’oggetto sferico si trasforma in un essere animato somigliante a una specie di anguilla incazzata e fugge via. Turbato da questo fenomeno paranormale a fine gara Esciua ha voluto vederci più chiaro e ha inviato i suoi guanti al Biolabor per un’analisi dei tessuti. Paranormal activity.
Schiaroli 5
Rischia ancora l’espulsione dopo tipo trenta secondi, poi si fa abbindolare da un uomo chiamato Pino e dopo un tempo il mister ritiene più opportuno affidarlo alle cure di un altro Pino, quello silvestre della doccia.
Dal 46’ Brenna 6
Lo abbiamo preso a settembre come nostro perno difensivo e poi, per ragioni ancora oscure, pur di non farlo partire titolare siamo andati a prendere gli scarti del Grosseto, della Pam, e infine al posto suo ci abbiamo messo Tanasa, uno che di mestiere ha sempre fatto il centrocampista. Misteri del calciomercato.
Tanasa 5,5
Nel primo tempo il Gavorrano sembra il Real Madrid e noi il Gavorrano. Pure Tanasa, senza i suoi vestiti queer non sembra più lui. Per restituirgli un’identità di genere il mister alla fine lo rimette a centrocampo, ma ormai è troppo tardi per capirci qualcosa. Gender fluid.
Curcio 6
Prestazione intimista. Guardingo, riservato, ha un bel sinistro che mostra solo in casa agli amici più fidati, insieme alla sua collezione di farfalle.
Camara 5,5
Inutile farlo correre se poi non gliela diamo mai. Alla fine giustamente ci perde il carattere. Incompreso.
Bellini 5,5
Nel primo tempo è suo l’unico tiro pericoloso. Nella ripresa deve sostituire i parastinchi, diventati roventi a causa delle legnate che molla continuamente agli avversari. Surriscaldamento tibiale.
Luci 6
Ha sulle spalle ottomila partite in amaranto, quattromila ammonizioni, un centinaio di espulsioni, una sessantina di verbali della municipale – tutti contestati – ma certe volte l’esperienza non è sufficiente a farti vincere le partite, e nemmeno a pareggiarle.
Nardi 5,5
Forse non si è ancora ripreso dal gol divorato contro la Pianese, non possiamo saperlo ma, visto il nostro attacco, la squadra ha bisogno dei suoi gol, come i livornesi degli aperitivi in via Cambini.
Goffredi – Voto
In via di prima acquisizione. L’alunno porta a termine compiti solo in situazione note e unicamente con il supporto dei suoi compagni. Scarsa interazione con il pallone. (Essendo ancora un bambino mi sembra più corretto utilizzare la scala di giudizio utilizzata alle scuole elementari.)
Giordani 5
Una traversa, per il resto non c’è mai. Cobra in letargo.
Luis Henrique 5
Trotterella in cerca di un’occasione buona ma le volte che superiamo il centrocampo sono così poche che è costretto a inventarsi passatempi alternativi. Ed è subito Settimana Enigmistica.
Dal 57’ Cori 5
Certi attaccanti non finiscono, fanno dei giri immensi e poi ritornano. Indivisibili, indissolubili, inseparabili. Ma reti mai.
All. Fossati 5
Sembra aver esaurito i suoi jolly con la dea bendata e improvvisamente siamo tornati quelli di un mese fa. Ossia una buona squadra costruita per non vincere la serie D.
Nella foto: Pino, l’attaccante del Follonica Gavorrano.