TAU Altopascio – US Livorno 1-2

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Dopo il fischio finale la partita ha immediatamente ricevuto una nomination per miglior regia ai prossimi Academy Award grazie all’uso sperimentale della telecamera da parte del cineasta di Telegranducato che sceglie di riprendere il match senza zoom e senza seguire l’azione, con inquadrature aeree effettuate grazie a un telefono legato a una canna di bambù nascosta dietro un palo di recinzione. Sicuramente creativi, però mi avete fatto venire il mal di mare.

Facchetti 6,5
In ventitre partite hanno difeso i nostri pali almeno quindici portieri diversi. Per omaggiare l’assente Brachini il telecronista lo chiama Marchetti, Sacchetti, Bandecchi o Fantocci, a seconda del momento. Curiosità in città per il portiere che indosserà i guanti domenica prossima. Toccherà mica a Salvetti?

Schiaroli 5,5
Quattrocento falli commessi, spesso inutili, un cartellino giallo dopo venti minuti, sostituito a inizio ripresa. Il telecronista spesso lo chiama Schifroli. Lapsus freudiano?

Dal 56’ Ronchi 6
È come il Ronco, vinello da tavola, economico, senza pretese, senza qualità, ma utile per sfumare le offensive avversarie. Dopo numerosi tentativi a fine partita ottiene la sua ammonizione settimanale.

Tanasa 7
Senza il Brachini sveste i panni di Tamara e torna a essere un ordinario difensore di una squadra dilettante che però ha il grande merito di segnare la rete del vantaggio. Non chiedetemi come, perché era troppo distante per la tecnologia della nostra emittente locale.

Carcani 5
Passaggi che si trasformano in scie chimiche nel cielo di Altopascio, si fa saltare spesso provocando tra l’altro il calcio da fermo che genera il vantaggio del Tau.

Luci 6,5
Essendo un gentleman non può prendersela con l’arbitra e allora sposta il suo obiettivo contro la panchina del Tau, accendendo la solita rissa per futili motivi che tuttavia ha il merito di mostrarci un Mazzoni tornato in panchina nell’insolito ruolo di paciere. Durante una ripartenza viene gambizzato senza pietà, ma si rialza subito tornando a progettare tafferugli. Una vita vissuta pericolosamente.

Bellini 6
Il cronista non lo nomina mai, in campo è impossibile individuarlo. Avrà giocato davvero? Chissà. Sei sulla fiducia.

Nardi 6,5
Ha il merito di mettere le zampe sulle nostre due reti. Frizzante come un prosecchino.

Camara 7
Il mister gli chiede di difendere, salire, crossare e, possibilmente, segnare, e lui riesce ad assolvere quasi tutti questi compiti, dimostrando di essere al momento il nostro uomo in più.

Goffredi 5
Più che timidezza ci sembra fobia sociale. Non sale, non spinge e quando gli arriva la palla la butta via senza guardare.

Giordani 6
I passettini prima del calcio di rigore mi hanno ricordato il tragico rigore di Zaza contro la Germania, per fortuna l’esito è stato diverso. Per il resto della gara fa quello che faceva Tavano nelle giornate no: gli affari suoi.

Dal 82’ Sabattini 6,5
Il mister gli chiede di prendere il pallone e portarlo in salvo dalle parti della bandierina ma appena entrato viene investito come un gatto in tangenziale. Nel finale offre un assist geniale a Rossetti il cui tiro però si perde nel rollio della telecamera.

Luis Henrique 5
A inizio secondo tempo ha la palla giusta per segnare ma finisce imbottigliato in uno strano autoscontro con il portiere da cui esce illeso. Per il resto non si vede mai.

Dal 60’ Rossetti 4,5
Come biglietto da visita si mangia due gol da buona posizione. Telegranducato prova a far rivedere il replay della prima occasione ma il rettangolino della diretta in sovrimpressione è posizionato esattamente sopra l’azione e non si capisce nemmeno quello.

All. Fossati 6,5
Dallo schema Favarin – che prevedeva lanci lunghi verso i cartelloni pubblicitari – siamo passati a palla a Camara e poi pensaci te. Un piccolo passo verso l’evoluzione della specie. Ad ogni modo bisogna riconoscergli il merito di aver dato un po’ di grinta alla squadra. Avanti così.

Nella foto: farmaci da banco contro il mal di riprese.