US Livorno – Ghiviborgo 4-1

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Quattro gol nostri nella stessa partita non li vedevamo da così tanto che ho visto gente uscire commossa dallo stadio.

Albieri 6
Non giocava da sei mesi e nel primo tempo si esibisce nella classica presa Pinsoglio, detta anche a saponetta, ma viene salvato dal palo. Nella ripresa si riprende invece con un paio di buoni interventi. Chissà se un giorno riusciremo ad avere un portiere titolare, nel dubbio la società continua a comprarne di nuovi, come fossero caramelle. Povero Mazzoni.

Schiaroli 6
Un raro allineamento dei pianeti ci permette di vincere facile e lui non ha neanche bisogno di lanciare il pallone in orbita.

Tanasa 6
Per vederla in pubblico bisogna pagare (almeno) 12 euro, ma la nostra Tamara offre anche prestazioni private a tariffe ben più elevate. Per maggiori informazioni rivolgersi al Brachini.

Savshak 6
Faccio ancora fatica ad accostare la parola sicurezza al suo nome, ma quella chioma bionda cotonata – evidente omaggio ai Cugini di campagna – trasmette un senso di morbidezza che ispira quantomeno un po’ di immotivata fiducia. Coccolino.

Camara 8
L’Africa avrà pure tanti problemi ma non certo quello degli atleti fondisti. Per novanta minuti sfreccia su quella fascia come una locomotiva lanciata a bomba e poi, quando segna, sembra quasi scusarsi. Al termine della gara esce dallo stadio senza neanche farsi la doccia e riprende a correre verso Antignano. Maratoneta.

Bellini 6
Una labbrata a destra, una gomitata a sinistra, un calcio in culo e non prende neanche un cartellino. E’ l’amico che tutti vorrebbero accanto durante una rissa.

Luci 7
Il suo marchio di fabbrica (con cui riesce a mandare in gol anche Tenkorang) è la scivolata Mishima, una mossa appresa durante una vacanza in Giappone praticata per scatenare il panico tra le fila avversarie e, in casi eccezionali, anche sulla FIPILI per abbattere gli autovelox. Fleximan.

Nardi 6,5
Rustico ma accogliente, posizionato in una trafficata zona del centrocampo, fornisce un’ampia scelta di passaggi e assist per i compagni che contribuiscono a creare un’atmosfera piacevole al Picchi. Sommelier.

Curcio 6,5
A un tratto recupera una palla e si spara novanta metri di corsa matta e disperata involandosi verso la porta avversaria ma sviene non appena entra in area, torturato dai crampi, ed è costretto a uscire perdendo il duello tra velocisti con Camara.

Giordani 7
Passa lunghi tratti al riparo, nascosto nel suo angolino, tanto da sembrare abulico e indolente come il giovane Tavano, ma in un attimo è pronto a uscire dalla sua tana e colpire con il suo morso letale.

Luis Henrique 7
Quando pressa gli avversari la sua corsa sembra quella di un cinghialotto del Gabbro pronto a caricare il cacciatore della domenica, eppure è uno dei pochi che la butta sempre dentro. Ha pure l’occasione di segnare per la prima volta in vita sua una doppietta, ma si emoziona a tal punto che il suo tiro si trasforma in un aeroplanino di carta che termina docile nelle braccia del portiere.

Dal 76’ Tenkorang 6,5
Oggi ci gira talmente bene che segna pure lui – anche se il merito è in gran parte di Luci e della masochistica costruzione dal basso di quelli del Ghiviborgo. Non appena gonfia la rete Camara prova a saltargli in collo ma lui un attimo prima si inginocchia per ringraziare un’oscura divinità venerata nelle religioni animiste centrafricane e il nostro terzino frana a terra rischiando di spezzarsi tutto. State attenti bimbi, non vi fate male pure voi.

All. Fossati 7
Oggi la sua banda ha finalmente suonato il rock, ma gli restano ancora molte carte da decifrare. Speriamo solo che non si lasci distrarre dal Fantasanremo.

Nella foto: un bel primo piano di Luis Henrique.