Dieci euro e due ore sotto l’acqua per uno spettacolo del genere è un prezzo che uno normale di mente non sarebbe disposto a pagare. A quei pochi pazzi masochisti che assistono allo stadio a partite come questa andrebbe intitolata una piazza davanti a uno dei duecentoquarantatre nuovi centri commerciali aperti in città.
Biagini 5
Salva il risultato nel primo tempo, ma in occasione del gol esce più lentamente di me il lunedì mattina quando devo andare a lavoro.
Fancelli 5
Inizia a giocare male pure lui, del resto la Favarite è più contagiosa del Covid. Involuto.
Brenna 6
Ogni volta che la palla capita dalle sue parti si destreggia con sicurezza facendo sembrare gli attaccanti avversari degli scappati di casa.
Savchak 4,5
Qualcuno mi spieghi perché deve essere lui a prendersi la briga di impostare il gioco. Che poi è come chiedere a un sordo di dirigere un’orchestra o a Favarin di allenare una squadra di calcio. A un certo punto prende una mega pallonata nell’occhio da due metri. Resta a terra mezz’ora, poi si rialza e ricomincia a lanciare nel vuoto con un occhio solo.
Dal 66′ Menga 6
Merita la sufficienza solo per averci evitato un’altra mezz’ora di lanci di Savchak.
Carcani 5
Gioca con la tipica cazzimma dei nani che cercano un riscatto sociale per emanciparsi dalla loro condizione, ma il panorama intorno a lui è talmente desolante che gli passa presto la voglia di correre. A peggiorare la situazione i compagni di squadra lo scambiano spesso per un raccattapalle dei pulcini e non gliela passano mai.
Nardi 5,5
E’ forse l’unico che prova un paio di volte a compiere quel gesto senza il quale questo giochino serve a poco, ovvero tirare in porta.
Tanasa 4
Il capodanno in Romania deve avergli lasciato in corpo talmente tante tossine alcoliche che alla prima mischia in area viene colpito da pesanti allucinazioni calcistiche a sfondo sessuale e crede di trovarsi a casa di Gheorghe Hagi per partecipare ad un threesome con Popescu e Munteanu. Comunque se lui è un regista io sono Steven Spielberg.
Giordani 4
Non si vede mai al tiro, né al passaggio, né al pressing, insomma non lo si vede da nessuna parte e non sono ancora del tutto convinto che sia davvero sceso in campo.
Dal 73′ Luis Henrique 5,5
Il nostro Enrique Iglesias non fa in tempo nemmeno a scaldarsi la voce per cantare la sua Bailamos che è già finita la partita.
Curcio 5,5
Avere dei buoni piedi in questa squadra serve a poco se poi quelli davanti sono meno pericolosi dei lampioni dell’Aurelia.
Cesarini s.v.
Il suo ginocchio usurato dalla violenza di mille calci volanti fa di nuovo crack dopo neanche dieci minuti. Per portarlo fuori dal campo ci vogliono sette barellieri della Misericordia, un fotografo, un vigile urbano e uno della Digos che passava di lì per caso. O quanto avevi mangiato a Natale?
Dal 13′ Cori 4
Con l’arrivo di Tenkorang si era accomodato in panchina bello rilassato dopo le feste e invece guarda te che sfortuna gli tocca pure giocare sotto la pioggia per più di un’ora. Passa la partita ad allargare le braccia, con il pallone che viaggia costantemente a 7 km da lui.
Tenkorang 4
Il ds Pinzani l’aveva preso due giorni fa in seguito ad un attento studio delle sue caratteristiche tecniche – cioè dopo aver visto una sua foto sulla pagina Instagram di un’azienda di edilizia acrobatica di Fano – probabilmente pensando che uno con un nome così doveva essere forte per forza. Invece sbuccia due palloni facili a centro area e quando si trova a tu per tu davanti al portiere invece di tirare si porta il pallone sulla linea di fondo e tira da lì sull’esterno della rete provocando le immediate dimissioni del nostro direttore sportivo.
Dal 60′ Sabattini 5,5
È l’unico che cerca di fare un uso consapevole del centrocampo, ma è talmente solo lì in mezzo che per farsi dare il pallone deve urlare con il megafono.
All. Favarin 2
Tralasciando l’infelice abitudine di mettere tra i pali ogni domenica un portiere scelto con il gioco delle tre carte, la dichiarazione pre partita in cui afferma che la squadra adesso ha un’altra qualità e che Tananai è un ottimo regista ha registrato dei picchi di masochismo raggiunti solo nell’era Breda. A oggi il nostro gioco è basato sui lanci dei difensori, il centrocampo è una terra straniera, gli attaccanti non sono raggiungibili, tipo la Wind quando sei a Quercianella. Vedi di renderti irraggiungibile pure te il prima possibile.
Nella foto: la squadra della Misericordia utilizzata per trasportare Cesarini fuori dal campo.