Sangiovannese – US Livorno 1-1

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Espulsioni a raffica, rimonte in inferiorità numerica, sofferenze finali e punticino strappato con le unghie e con i denti, anche se a guardare i risultati degli altri c’è da mangiarsi le mani. Una cosa però va detta: non siamo mai banali.

Ciobanu 6,5
È lui a vincere a sorpresa il talent “tu sì que vales” che mette in palio una domenica da titolare nella porta amaranto. Denso, cremoso, buono sia con la panna che con il latte, si dimostra gustoso sia nelle uscite che tra i pali. Dolce novità. Ciobar.

Brenna 6,5
Mette dentro una palla per Luis Henrique degna di un fantasista, dietro deve lottare in inferiorità numerica sin dal primo minuto, visto che accanto a lui gioca Bassini. Resiliente.

Bassini 5
Tralasciando i piedi, il suo corpo non è stato programmato per correre, e questo, se vuoi giocare a calcio, è un problema. Sverniciato completamente sul gol della Sangiovannese.

Fancelli 6,5
Nell’assedio finale degli avversari si immola in più occasioni meritando lo status di martire amaranto. San Fancelli da Cecina.

Tanasa 4
Il mister lo vede bene, tanto da preferirlo a Luci, e lo ha già acquistato per il prossimo FantaSanremo. Ottima scelta masochista ripagata con una prestazione grigia impreziosita da un’entrata finale alla Mortal Combat che ci lascia in 9.

Camara 6,5
Altra prestazione positiva per il nostro cuadratino. Salvataggi sulla linea, corse a tutta fascia e sacrificio nell’assedio finale.

Nardi 6
Si fa notare per un tiro di sinistro che finisce nelle braccia del portiere e poco altro. Soffre la concorrenza delle enoteche locali.

Bellini 4
Sul gol del vantaggio avversario si fa prendere da un attacco di mazzonite acuta e sclera con il direttore di gara fino a prendersi l’espulsione. Il virus della protesta reiterata si sta diffondendo, non fate come lui: vaccinatevi tutti. No VAF.

Giordani 7
Astutamente schierato fuori ruolo, pascola smarrito sulla fascia sinistra per un tempo finché il mister rimedia all’errore riposizionandolo in attacco. E lui infatti la butta dentro con il classico morso del cobra.

Cesarini 5
I suoi poteri magici sembrano essere svaniti, e da genio della lampada si è trasformato in un ordinario calciatore di provincia. Per svegliarlo dal suo torpore il Brachini quando lo nomina fa lo spelling, ma non funziona. Serve un’altra formula. Prova con Abracadabra.

Dal 53′ Sabattini 7
Attualmente è il centrocampista più in forma, motivo per cui parte sempre dalla panchina. Gli bastano un paio di giocate per cambiare le sorti della partita. Titolare subito.

Luis Henrique 5,5
El tanque brasiliano gioca con la pazienza del pescatore. Statico, immobile, apparentemente annoiato, ma al primo colpetto sul galleggiante è pronto ad accendersi e tirare su la lenza. Peccato che questa volta il portiere gli dica di no.

Dal 53′ Mutton 5
Non è un centravanti, non è una seconda punta, non è un esterno, non è una salsa al pomodoro, non è un concentrato. Qualcuno gli trovi una ricetta.

All. Favarin 5
Dopo quindici giornate non ha mai schierato la stessa formazione, né lo stesso portiere, né lo stesso schema. Nonostante gli squalificati e gli infortuni le opzioni a sua disposizione restano molte, ma le scelte di partenza sono sempre quelle sbagliate. L’unica certezza, come sempre, è il masochismo.

Nella foto: un bel primo piano di Ciobanu.