Real Forte Querceta – US Livorno 0-1

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Come direbbero quelli che non hanno problemi di stitichezza: “minimo sforzo massimo risultato.”
E anche tanta noia. Ma quella, ormai l’abbiamo capito, fa parte della categoria.

Albieri 6
Come dice il Brachini: “Occhio, perché quelli del Querceta sono bravi nel costcost ”, che come tutti sanno, è la versione viareggina del couscous. Ma il nostro portiere non si fa intimorire e si mangia tutto il pranzo offertogli senza addormentarsi. Digestione perfetta.

Camara 6
Al cross non ci arriva nemmeno perché troppo impegnato a litigare con la panchina del Querceta che gli chiede in continuazione cartine corte e filtrini. Poi arriva Mazzoni che lo consola dicendogli “Non ti curar di loro ma guarda e passa.” Ok, forse non ha usato proprio queste parole ma il senso era quello.

Ronchi 6
Di fronte si trova degli attaccanti timidi e gli bastano un paio di gomitate date bene per intimorirli. Fosse sempre così…

Bassini 6,5
Per usare la metafora più utilizzata della settimana, gli attaccanti del Querceta sbattono su di lui come gocce d’acqua sulla roccia. Ma il Livorno è il Livorno e il Real Forte dei Marmi Querceta è solo una località turistica per Vip.

Brisciani 6,5
Ormai si è specializzato sui cross innocui dalla trequarti, però in difesa se la cava bene, anche perché davanti le merengues viareggine non hanno proprio sapore.

Bellini 6,5
Non appena vede la possibilità di un contrasto duro ci si tuffa a capofitto come un mediano di mischia di rugby. Nella ripresa appena può si rifugia in touche. Gli manca solo la haka per diventare un perfetto All Blacks neozelandese.

Luci 6,5
Si incarica di battere tutte i calci di punizione senza nessuna motivazione valida, sul finale viene sdraiato con un fallo cattivissimo e impazzisce con uno dei suoi raptus di follia che sono uno dei motivi per cui gli vogliamo tanto bene. Old but gold

Ferraro 6
Non lo si nota mai, neanche quando tocca la palla. Il fascino discreto del mediano senza fantasia.

Dal 68′ Nardi 6
Entra solo per constatare con Apolloni e Pecchia che, al netto dell’inflazione, i prezzi dei drink di Forte dei Marmi non sono proponibili in Via Cambini.

Giordani 7
Per la legge del calcio dilettante quando segni un gol troppo bello poi devi essere punito fisicamente dai difensori avversari, che da quel momento in poi lo riempiono di carezze tra le caviglie e i ginocchi. E difatti nella ripresa inizia a scansarsi in vista delle prossime sfide. Salvate il soldato Giordani.

Cesarini 5,5
Se fossimo a una partitella della domenica lui è l’amico che, in virtù del suo passato da calciatore di terza categoria, si sente in dovere di saltare quattro uomini alla volta e non te la passa mai, solo per dimostrare di essere ancora superiore a qualcuno. E dalla.

Cori 5
Un tiro in porta ciabattato, il resto della partita lo trascorre a sistemarsi lo chignon. Cesare Ragazzi.

All. Favarin 6
Brenna e Nizzoli si fanno la bua a poche ore dal match, ma vista la pericolosità dell’avversario in difesa poteva mettercisi anche lui. Festeggia la vittoria al Twiga, fingendo miseramente di essere il padre del compagno di classe del figlio di Flavio Briatore, cosa che gli dà il diritto di sedersi per 10 minuti nel noto locale e consumare uno spritz a 40 euro.

Nella foto: il famoso costcost di Forte dei Marmi.