Sapevamo che la giornata di ieri, con l’avvicendamento societario, si sarebbe rivelata molto più entusiasmante della gara di oggi, giocata di giovedì alle 15, senza più niente da chiedere, contro un avversario non certo di grido e che rievoca ricordi non certo piacevoli.
Oltretutto i giocatori scesi in campo, come in quasi ogni trasferta quest’anno, hanno dato il peggio di loro, confermandosi sui soliti scadenti standard.
Eppure sugli spalti, i tifosi amaranto sono stati ancora protagonisti, seguendo la squadra in circa 200 unità a Piano di Coreglia e sostenendo la squadra per 90 minuti.
Ci fa piacere sottolineare che erano presenti anche i nostri amici irlandesi del Livorno Carpenterstown F.C. con i quali alcuni di noi hanno passato una bellissima serata ieri, con la birra che scorreva a fiumi come nelle migliori tradizioni.
Tornando alla partita odierna, ci sono state pochissime emozioni e per lunghi tratti si è avuta l’idea che i giocatori stessero facendo una sgambata, affrontando questo incontro come se fosse un’amichevole e sperando che finisse il più presto possibile.
Il primo tempo è terminato con i padroni di casa del Tau in vantaggio grazie alla rete realizzata dal solito Carcani, lesto a bruciare Russo in velocità e a trafiggere Bagheria con un bel diagonale.
La seconda frazione di gioco (debutto per il nostro Dussol, che sta ben figurando nella squadra juniores) è partita decisamente meglio per gli uomini di mister Collacchioni, visto che dopo soli 3 minuti, una bella progressione di Lorenzoni ha portato Bamba a superare con un tocco sotto il portiere avversario. Peccato che poi fino al triplice fischio finale sia successo poco o nulla, con una prestazione anonima della squadra come ormai siamo abituati a vedere.
Le fasi più interessanti dell’incontro comunque, si sono consumate sugli spalti, dove abbiamo assistito nuovamente al teatrino della richiesta degli operatori di Granducato di far abbassare le bandiere ai sostenitori del Livorno, che impallavano la telecamera
Capiamo benissimo che Brachini e compagnia siano lì per lavorare e per offrire un servizio alle persone a casa, ma non è concepibile che per la seconda volta nello stesso impianto, non si sia riusciti a trovare una soluzione migliore di quella di rompere i coglioni ai tifosi amaranto, che non fanno altro che sostenere il Livorno, oltretutto in un periodo dove sarebbe molto più semplice risparmiare tempo e soldi in attesa di momenti migliori.
Come abbiamo già avuto modo di dire, altre emittenti televisive hanno trasmesso le partite nello stesso impianto e non ci risulta che sia mai accaduto di dover assistere a scene penose come quelle andate in onda sia oggi che l’altra volta. Magari le persone che hanno da ridire perché non hanno visto bene la partita (asciugati!), sono le stesse che poi si lamentano perché non c’è il tifo o perché la gente non va in trasferta.
Fate pace col cervello.
Teniamo alte le nostre bandiere!