Cielo nero

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Il Livorno ospita la Pianese, formazione protagonista di un eccellente campionato, che ha insidiato l’Arezzo fino a poche settimane fa per la vittoria finale e che staziona al secondo posto.

Le previsioni meteo non sono delle migliori e sono previste abbondanti precipitazioni, ma nonostante tutto, lo zoccolo duro della Curva Nord è presente per sostenere la squadra e onorare la maglia.

Mister Collacchioni continua con le sue scelte fatte col paraocchi e dobbiamo dunque assistere nuovamente al cervellotico modulo col “falso nueve”, con il marocchino El Bakhtaoui punta centrale. In porta c’è Bagheria, davanti a lui la difesa è praticamente scontata, viste le assenze di Fancelli e Giampà: Russo e Benassi li sostituiscono e vengono affiancati da Giuliani. Sulle fasce viene confermato il duo Lorenzoni-Camarà, che contro l’Ostiamare ci aveva regalato non pochi fortori. In mezzo al campo sono confermati Luci e Greselin. Alle spalle di El Bakhtaoui ci sono i due amanti del dribbling Lo Faso e Bamba.

La Pianese parte fortissimo e tiene il pallino del gioco su tutti i fronti, ma inaspettatamente è il Livorno a portarsi avanti con Bamba, ben servito da Lo Faso.

La compagine di mister Bonuccelli non si scompone e troverebbe anche il pareggio, annullato per un fuorigioco visto forse dal guardalinee o dal disastroso arbitro, dopo minuti di polemiche alternate da entrambe le parti.

Però dopo neanche 10 minuti è ancora Bamba a trovare l’insperato raddoppio su regalo della difesa ospite. Si va dunque all’intervallo sul 2-0, ma il risultato di doppio vantaggio maturato appare casuale e piuttosto bugiardo.

La ripresa inizia sulla falsa riga del primo tempo, con la squadra del Monte Amiata indemoniata, ma stavolta i primi 15 minuti della seconda frazione bastano ai nostri avversari per raggiungere il pareggio: prima è Greselin ad incespicare goffamente sul pallone spalancando il contropiede vincente alla Pianese, poi pochi minuti dopo sul solito calcio di punizione, il Livorno subisce l’ennesimo gol su palla ferma.

A questo punto Collacchioni stravolge tutto, inserendo prima Pecchia al posto di Bamba e poi Belli e Lucarelli per Lorenzoni e Greselin, ma non rinnega la sua scelta iniziale di giocare senza centravanti e continua a tenere Lucatti in panchina.

In campo c’è molta confusione e la Pianese sembra aver finito la benzina. Ne approfitta Luci, il migliore per distacco anche oggi, che vince un po’ fortunosamente un rimpallo e scarica un destro ad incrociare alle spalle di Ricco: è il gol del 3-2! Anzi no, perché l’arbitro vede un fallo del nostro capitano completamente inventato, forse pareggiando i conti della mala gestione del gol annullato a Kouko nel primo tempo.

Al 35° Collacchioni decide di inserire Lucatti e finalmente il reparto difensivo ospite ha del lavoro da fare. Il 92 Amaranto tiene alta la squadra e si guadagna le punizioni che non erano mai arrivate fino a quel momento.

Il Livorno finisce all’attacco, guadagnando anche un calcio d’angolo ingiustamente non fatto battere dal direttore di gara che fischia la fine del match.

La partita di oggi è stato un degno riassunto della stagione:

  • reti propiziate dalle giocate dei singoli senza una parvenza di schema;
  • reti regalate agli avversari su errori grossolani e palle inattive gestite malissimo;
  • allenatore che insiste sul voler inventare calcio e giocatori che non mettono un minimo di “garra” (perché non scordiamoci che gli interpreti sono comunque loro);
  • perenne sensazione di non essere minimamente in grado di gestire il vantaggio: dagli spalti sembrava quasi evidente che la Pianese avrebbe pareggiato nel giro di pochi minuti.

Passerà anche questa stagione, passa tutto nella vita. Forse in settimana si giocherà un’altra partita a livello societario, ma resta la tristezza e la delusione di vivere un campionato anonimo.