Come nel film Il giorno della marmotta stiamo guardando ogni settimana la stessa partita che si ripete all’infinito. Che si giochi bene (raramente) o male (molto più spesso) una cosa è certa: finirà sempre uno a uno.
Bagheria 6
La sua abituale nullafacenza viene rovinata da un gol su calcio d’angolo su cui neanche i suoi amuleti possono nulla. Lottare contro il masochismo non è facile per nessuno.
Giampà 6,5
A metà ripresa manda k.o un avversario con un bel gancio destro, l’arbitro lascia correre per la norma del vantaggio e lui per non farsi ammonire scappa in panchina fingendo un attacco di dissenteria improvvisa. Rientra in campo dieci minuti dopo ma il direttore di gara ha un’ottima memoria.
Benassi 5,5
Le aree di rigore sui calci d’angolo sono un po’ come le rotatorie nelle ore di punta: difficile stabilire chi ha la precedenza. In questi casi nel dubbio noi facciamo sempre passare gli altri. Altruista.
Fancelli 6
Impiegato unicamente per battere le rimesse laterali, grazie alla sua lunga gittata si è guadagnato un posto nelle finali europee di lancio del peso.
Lorenzoni 5
Segna un bellissimo gol in fuorigioco e appena se ne accorge si butta in terra a peso morto strappandosi i capelli. Ignorato da tutti si rialza trascorrendo il resto del tempo a sistemarsi le sue ciocche bionde mentre gli avversari lo saltano in ogni modo.
Pecchia 5,5
Sulla fascia sinistra è a suo agio come un fiorentino sugli scogli di Calafuria con mare forza 2. Per fortuna che almeno usa il fisico per non annegare.
Dal 60′ Bamba 5
Narice sinistra o narice destra l’effetto non è mai stupefacente. Lontano dalle sue strisce bianche è ancora più docile e inoffensivo. Bambi.
Greselin 5
Superata la mezz’ora entra in debito di ossigeno e l’aria intorno a lui si fa sempre più rarefatta. Il problema è che non stava scalando l’Everest ma il Montespaccato.
Luci 6
Nel primo tempo all’ennesimo fallo subito non sanzionato dall’arbitro viene colpito da convulsioni spastico-nervose che lo fanno rotolare a terra dalla rabbia come se fosse stato abbattuto da un taser. Imbufalito trascorre il resto della gara a minacciare di morte il direttore di gara. Psycho-killer.
Dal 70′ GM Neri 5
Entra e si va subito a posizionare alle spalle dell’arbitro per evitare scocciature. Tocca il pallone circa sei volte. E cinque sono retropassaggi.
Bruzzo 6,5
Timbra il cartellino con la consueta regolarità quindicinale sfoderando la sua mossa preferita. Questa volta lo struzzo colpisce d’orecchio rimettendoci l’udito. Scioccato non esulta nemmeno ma raccoglie quello che resta del suo padiglione auricolare e lo regala ad Esposito come simbolo della sua amicizia. Van Gogh.
El Bakhtaoui 6,5
Senza Bamba in campo ha il monopolio del mercato e gioca spigliato proponendosi a tutti. Con l’ingresso dell’ivoriano invece soffre la concorrenza e scompare dai radar. Caro Faysal vedi di abituarti, è la legge del libero mercato.
Lucatti 5
Non la vede mai, ma neanche da lontano, e non sembra interessargli troppo. Malgioglio.
All. Esposito 4,5
Ci ha ampiamente dimostrato di avere ottime capacità nel problem creating, ovvero di mettersi da solo in situazione difficili sbagliando ripetutamente formazione. Anche stavolta schiera gente fuori ruolo, con l’aggravante che le sue sostituzioni risultano essere come le arance di questo periodo: tardive.
Nella foto: Lo sforzo di Fancelli durante l’esecuzione di una rimessa laterale