Grosseto – US Livorno 1-1

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Non vinciamo fuori casa dai tempi del governo Draghi e a questo giro sgamiamo un pareggio solo grazie al provvidenziale intervento di alcune divinità stranamente schierate dalla nostra parte.

Bagheria 6
La gufata è un’arte che richiede molta forza mentale e il nostro portiere dimostra di possederla deviando sui legni due tiri grazie alla potenza del suo sguardo iettatore. Il corvo.

Lorenzoni 5
Nel primo tempo viene infilato da tutte le parti peggio di una bambolina woodoo, invece quando nella ripresa prova a salire si prende i meritati insulti di capitan Luci. Giornata storta.

Giampà 6,5
Nella fase calda del match entra in modalità Cannavaro nella semifinale contro la Germania e strappa due palloni consecutivi dai piedi dei grossetani che, frustrati, decidono di amputargli gli arti inferiori. Corazziere amaranto.

Russo 6
Meno cattivo del solito finisce la partita senza aver compiuto neanche un omicidio, un gesto misericordioso che può essere visto come un tentativo di riconciliazione con la comunità internazionale dopo l’invasione dell’Ucraina.

Fancelli 5,5
Più in difficoltà del solito a causa dei trattori grossetani disposti in massa dalle sue parti.

Giuliani 5
Un passo indietro rispetto all’ultima gara. Colpito duro viene sostituito nel finale e per tornare in panchina ci impiega 17 minuti netti e quando arriva sotto la doccia l’acqua calda è finita da un pezzo. 

Luci 6,5
Il mister si fida così tanto di lui che, vista l’assenza di GM Neri, decide che può reggere il centrocampo anche da solo. Lui come al solito ci mette l’anima, va a fare la spesa per i ragazzi, cucina, apparecchia, sparecchia, lava i piatti, i pavimenti e alla fine si guadagna pure un rigore. Durante la settimana è disponibile come badante a tutte le ore, famiglie livornesi approfittatene.

Bruzzo 5,5
Dovrebbe giocare sottopunta ma con il freddo che fa preferisce giocare sottocoperta e vaga a centrocampo con un cecìo in testa avvolto da Småsporre, una trapunta calda acquistata all’Ikea prima della trasferta.

Frati 5
Il suo ruolo consiste nel non dare un punto di riferimento agli avversari, cosa che lo porta inevitabilmente a perdersi sul rettangolo di gioco. Quando anche il mister non lo vede più ne butta in campo un altro. Viene ritrovato nella pineta di Marina di Grosseto un’ora dopo la partita intento a convertire un gruppo di fricchettone norvegesi. Lost in Principina a mare.

El Bakhtaoui 5
Palla al piede circumnaviga l’area di rigore una decina di volte cercando le Indie ma non trova nemmeno l’America. Ha una grande occasione ma il suo colpo di testa possiede la pericolosità di un retropassaggio al portiere.

Longo 4,5
Non giocava dal 1749 e, l’ultima volta che l’aveva fatto, s’era rotto dopo 10 minuti. Dopo mezz’ora Esposito comprende di aver fatto una cazzata gigantesca e lo toglie. Alla sua titolarità di quest’oggi Italia 1 ha deciso di dedicare una puntata intera di Misteri.

Dal 40′ Lo Faso 6
Grande sostenitore della teoria del caos, il suo ingresso fa aumentare il coefficiente di anarchia del nostro reparto offensivo, ma quando c’è da fare una cosa semplice come battere un rigore va in crisi. Preso dal panico al momento di trasformare il penalty chiude gli occhi e tira forte sul portiere. L’estremo difensore grossetano ci rimette una porzione di colon ascendente e la palla rotola lentamente oltre la riga. Per grazia ricevuta.

Dal 40′ Bamba 4,5
Qualcosa deve essere andato storto in settimana nello spogliatoio. Forse la materia prima in vendita non è più di buona qualità e qualcuno si è sentito truffato, chissà. Fatto sta che i compagni non si fidano di lui e non gliela passano mai. Emarginato.

Dal 63′ Lucatti 5,5
La nostra unica punta con caratteristiche proprie di una punta entra solo per l’assedio finale. Che poi più che un assedio assomiglia a una passeggiata di piacere intorno all’area di rigore grossetana. 

All. Esposito 4
Visto che le ultime prestazioni erano andate troppo bene decide di mescolare le carte e schiera un bel centrocampo a uno, mentre per rinvigorire l’attacco preleva Longo dalla casa di riposo in cui stava tranquillamente trascorrendo le sue giornate e lo mette al centro dell’attacco. Il premio masochista del giorno è tutto suo.

Nella foto: il gruppo di fricchettoni intercettati da Frati durante il suo girovagare nella pineta di Grosseto.