US Livorno – Gavorrano 1-1

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Ci gira così male che riusciamo a prendere gol da squadre che tirano in porta una volta in tutta la partita. Quanto al gioco, non ci resta che sperare in Babbo Natale.

Fogli 6
Dopo la prestazione di domenica scorsa la cosa migliore da fare era nascondersi, e infatti si mimetizza in campo grazie all’uso tattico di una divisa verde prato. Nonostante ciò prende gol sull’unico tiro in porta del Gavorrano in 90′ minuti.

Giuliani 6
Finalmente messo in campo a sinistra, è protagonista di una prestazione anonima ma funzionale, tipo i mobili Ikea.

Benassi 6
Come cantava Venditti gli amori certe volte fanno giri immensi e poi ritornano, ma in questo caso più che amore ci sentiamo di dire che si tratta di masochismo. Bentornato Maikol.

Fancelli 5,5
Al 20′ del primo tempo subisce un tentativo di stupro da parte di un avversario ma la sua proverbiale timidezza gli impedisce di chiamare il 1522, numero anti violenza sulle donne.

Zanolla 5
Dopo la sconfitta con l’Orvietana ha passato tre giorni chiuso in casa a studiare la mossa più letale di tutte le arti marziali, il colpo di Pai Mei, che con un tocco fulmineo dei polpastrelli fa esplodere il cuore dell’avversario dopo 5 secondi. Molto più facile provocare fratture multiple degli altri inferiori con i tacchetti, come tenta di fare nel primo tempo prendendosi un giallo tendente all’arancione.

Luci 6
L’abnegazione del capitano di mille battaglie c’è sempre, ma passata la mezz’ora la lucidità è quella di Niccolò Barella ai festeggiamenti al Quirinale dopo la vittoria dell’Europeo contro l’Inghilterra.

Neri G. 5,5
Schierato a sorpresa tra i titolari dimostra di saper stare in questa categoria. Nel senso che potrebbe fungere benissimo da rincalzo anche nell’Orvietana o nel Ghiviborgo. Prendilo, se vuoi, come un complimento.

Greselin 5
Non ricordo di avergli mai visto giocare un pallone. A parte una volta nel primo tempo quando la mette nel vuoto invece di tirare. Inoltre il suo cognome fa rima con Nogarin. Non so se è una buona cosa.

Dal 30′ s.t. Bruzzo s.v.
Con un pallone non riusciamo a buttarla dentro e allora appena entrato inventa la doppia rimessa dal fondo, sperando che di due se ne riesca a buttare dentro almeno uno. Apprezziamo il tentativo ma in questo sport non funziona così.

Frati 7
Da buon prelato canta e porta la croce. E’ l’unico che prova il tiro e, grazie al suo impegno e alla sua immensa fede. dopo la trasformazione del calcio di rigore riceve le stimmate. Purtroppo a quel punto giocare con quelle ferite ai piedi diventa impossibile. Santo subito.

Dal 27′ s.t. Lo Faso 5
Quando il mister lo chiama per entrare in campo è colto talmente di sorpresa da non sapere nemmeno verso quale porta stiamo attaccando. E infatti al primo pallone che tocca si invola verso Fogli. Pressato dall’avversario, quando si accorge dell’errore depone mestamente la sfera in rimessa laterale.

El Bakhtaoui 5,5
Il Mister gli ritaglia un ruolo su misura: battitore di calci d’angolo. Ne spara nel mezzo una quantità industriale ma si perdono tutti in quel buco nero spazio temporale che è l’area di rigore.

Lucatti 5,5
A differenza degli altri calciatori, il vantaggio del centravanti di peso è che può utilizzare tutte le parti del corpo per giocare a calcio. E infatti con le braccia circumnaviga i corpi dei difensori, mentre con la schiena si esibisce in scenografie degne di Dirty Dancing. Ma è sul tramonto della partita che tira fuori l’arma segreta, il colpo di pene, grazie al quale sfiora un clamoroso gol all’incrocio dei pali. Rocco.

All. Esposito 5
Assiste alla partita da bordo campo i primi 15 minuti, poi sconsolato lancia una bottiglietta in terra e si siede in panchina col broncio. Prende le sue veci il sergente di ferro Russo, che urla ai giocatori al posto suo per il resto della partita. Non pervenuto.

Nella foto: Lucatti in un duello aereo con un difensore del Gavorrano.