US Livorno – Ostia Mare 3-1

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Poteva finire tranquillamente col doppio dei gol ma il masochismo che è in noi ci porta a una naturale sofferenza anche quando non ce ne sarebbe bisogno.

Fogli 5,5
In medio stat virtus – dicevano i latini – ma se fai il portiere rimanere a metà strada non è sempre la scelta migliore.

Russo 5,5
Gli ucraini hanno preso Kherson, le truppe russe sono in ritirata e le sue capacità difensive ne risentono. Brutta dormita sul gol del pareggio.

Giuliani 6
Da bravo mancino ogni volta che prova a calciare con il destro il suo corpo si piega in maniera innaturale rischiando la frattura multipla di tibia e perone. A metà ripresa prova un nuovo gioco erotico con la bandierina del calco d’angolo. Risultato: bandierina distrutta e polso lussato.
Non fatelo a casa.

Fancelli 5,5
Sportellate amministrative e palloni in tribuna da buon impiegato comunale.

Zanolla 6
C’è ma non si vede. A seconda delle situazioni non è necessariamente un male.

Bruzzo 6,5
Non è una punta, non è un centrocampista, non è Bruno e non è Pruzzo: è Bruzzo. E quando meno te lo aspetti ti colpisce come uno struzzo. E’ suo il becco che spunta tra le gambe avversarie per il gol dell’uno a zero.

Neri G. 6
Capello sbarazzino e sguardo lievemente stonato da un sospetto uso di sostanze allucinogene, assomoglia moltissimo a Timothée Chamalet di “Chiamami col tuo nome”. E infatti non chiamiamolo col suo nome che con tutti i Neri che abbiamo in squadra ci si confonde.

Cretella 5,5
Specialità del giorno: il passaggio rinunciatario alla difesa con patate al forno. Nei momenti importanti la passatina bianca gli cala sistematicamente sugli occhi impedendogli la vista.

Rossi 6,5
Si esibisce in una tripla ruleta completamente inutile ma che provoca un attacco di labirintite ai difensori dell’Ostia Mare che propizia il gol del vantaggio.

Vantaggiato 6
La Curva organizzava una lasagnata popolare nel pre-partita e lui non poteva certo perdersi l’appuntamento. Visto che c’era rimane in campo per giocarsi cinquanta minuti fino alla completa digestione.

Dal 53′ Lo Faso 6
Ovvero l’antibomber per eccellenza. Quando deve tirare dribbla, quando tira lo fa da 60 metri prendendo la traversa e quando è solo davanti alla porta la butta fuori.

Neri F. 5,5
Dopo pochi minuti dal fischio d’inizio instaura una relazione complicata col direttore di gara. Litigi, discussioni, ripicche, dispetti, fino alla richiesta di divorzio e la sostituzione. Non potendo più prendersela con lui alla fine l’arbitro butta fuori l’altro Neri.

Dal 53′ Lucarelli 7
Entra e gli infilano subito un dito nella cornea. Due diottrie sacrificate sull’altare della causa amaranto che non gli impediscono di trafiggere il portiere avversario per il definitivo 3 a 1. Come se non bastasse prende anche un irreale palo-traversa che avevo visto solo nei bug di Pes alla Playstation. Ciclope.

Dal 53′ Torromino 7,5
Entra carico come un detenuto in permesso premio, segna e spacca la partita, la maglietta e il reggiseno della salute come il vero incredibile Hulk dei bei tempi. Poi corre nudo con le mani dietro le orecchie ed esulta sotto la tribuna, sotto la gradinata, sotto il terrazzo del suo amico in Piazza Magenta e sotto la Coop del Parco del Levante raggiungendo vette di inarrivabile tamarraggine. Poi torna in campo giusto in tempo per regalare l’assist per il gol di Lucarelli.

All. Collacchioni 7
Il mister si è finalmente ripreso dallo scherzo dell’esonero di Halloween, quando il Presidente si era presentato sotto casa sua travestito da Spinelli (col k-way giallo) e l’aveva esonerato per finta.
Grazie ai cambi la squadra finalmente riesce a tirare in porta e a segnare qualcosa di più del solito gol da cortomuso.

Nella foto: la sobria esultanza di Torromino dopo il gol.