Il Livorno all’improvviso

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Potrebbe essere stata la partita della svolta. Già, proprio così.

Il Livorno ammirato nella ripresa al cospetto dell’Ostia Mare ha dato finalmente l’impressione di essersi scrollato di dosso l’impaccio ed i timori delle ultime uscite per dare spazio all’organizzazione ed alla creatività, doti che sono evidentemente nelle corde di questa squadra, ma che si sono fatte attendere oltre il dovuto.

Dopo un primo tempo a fasi alterne nel quale gli ospiti hanno guadagnato il pareggio all’ultimo istante, mister Collacchioni ha operato i cambi decisivi, dopo 8 minuti del secondo tempo: dentro Lucarelli, Torromino e Lo Faso al posto dei pur meritevoli Bruzzo (autore del gol in avvio di partita), Francesco Neri (schierato inspiegabilmente a centrocampo) e Vantaggiato (volenteroso ma poco incisivo).

Gli amaranto hanno iniziato a manovrare con maggiore convinzione e, soprattutto, hanno trovato quella profondità e quegli spazi che hanno permesso di scovare la via della porta avversaria con una certa semplicità.

Così, sostenuti incessantemente dai cori della Nord, Fancelli e compagni hanno spinto sull’acceleratore, trovando la rete del sorpasso con Hulk ed il suo chirurgico destro dal limite dell’area che ha spaccato il match.

L’Ostia Mare, nonostante il colpo accusato, ha subito cercato di riequilibrare le sorti dell’incontro, ma i nostri ragazzi, sulle ali di un ritrovato entusiasmo, hanno piazzato il fendente del kappaò con il diagonale di Mattia Lucarelli (al secondo gol stagionale), autore di un’altra perla e di un’altra corsa verso il cuore del tifo.

Vittoria indispensabile per mantenere invariata la distanza dalla vetta della classifica, dove la sorprendente Pianese ha tolto lo scettro all’Arezzo ed a cui il Livorno farà visita domenica prossima, in quella che si preannuncia un’altra battaglia da vivere tutta d’un fiato.

Le note liete della gara di ieri, oltre al risultato, potrebbero arrivare dalle certezze che il mister ed il gruppo intero stanno acquisendo.

Se è vero che vincere aiuta a vincere, questa volta i tre punti hanno un sapore diverso, più intenso, soprattutto per il modo in cui sono arrivati, ovvero sprigionando appena un po’ di quel potenziale di cui l’organico amaranto dispone.

La sensazione è che sia davvero scoccata la scintilla giusta, quella che può cambiare le sorti di una stagione, quella che il popolo amaranto stava aspettando da settimane.

Adesso però, come molti sportivi hanno sottolineato alla fine della contesa, bisogna trovare continuità e per farlo dobbiamo ripartire da quest’ultima mezzora di gioco dove è apparso chiaro quale sia il gruppo di uomini ai quali affidarsi per rimanere nella scia delle primissime posizioni in attesa del mercato di riparazione.

Una cosa è certa: se si tira in porta con una certa frequenza i gol prima o poi arrivano e questa squadra ne aveva terribilmente bisogno, per liberare la testa dai brutti pensieri ed iniziare a pensare positivo.

Emozioni e brividi per il tributo riservato dalla curva a Mattia Lucarelli, il cui impatto sulla partita è stato a dir poco devastante e che ha finito con il contagiare un po’ tutti, anche coloro che per motivi diversi (infortuni o scelte tecniche) non hanno fatto parte della contesa.

Da segnalare anche i cori e gli applausi per lo sfortunato Apolloni: ti aspettiamo Chico!

Il gruppo è coeso ed è numeroso, ma per il bene del Livorno vanno fatte delle scelte. L’epoca degli esperimenti è finita e la strada intrapresa sembra finalmente quella giusta.

Alè Livorno!