Città di Castello – US Livorno 2-1

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Città di Castello è un comune italiano situato nella valle del Tevere nel quale tuttavia vige la legge del Tamigi. Perdere così fa male, ma non si può dire che non ci siamo abituati.

Fogli 5,5
Per distrarre gli attaccanti dal dischetto molti portieri si inventano balletti caraibici, saltelli e linguacce, il nostro invece fa partire una versione a cappella di “Tanta voglia di lei” scritta dallo zio Riccardo. Il trucco funziona e la palla finisce sul pullman dei nostri. Nella ripresa però si fa fregare due volte con dei tiri dove avrebbe potuto far qualcosa di più.

Zanolla 6,5
La vita a volte è strana. Fino a una settimana fa giocava alla Playstation sul divano di casa e oggi si ritrova a dover marcare Pupo. Vince la sfida al karaoke con un’ottima versione di gelato al cioccolato. Esordio dolce e un po’ salato.

Russo 5,5
Gestisce il reparto difensivo con silenziosa violenza, ma nella ripresa non riesce a contenere la controffensiva degli avversari sulla linea del Donbass. A fine partita dalla rabbia spacca il tubo di una doccia dando la colpa a un misterioso problema idraulico.

Fancelli 5
La sua idea di calcio parrocchiale, poco elegante ma pratico, va in crisi nella ripresa con l’ingresso dei chierichetti avversari più freschi di lui.

Karkalis 5,5
La sua faccia è rassicurante quanto quella di un contrabbandiere macedone e i suoi tatuaggi raccontano di un burrascoso trascorso nelle peggiori galere di Salonicco. Forse è proprio per questo motivo che gli attaccanti avversari preferiscono non farsi vedere e passargli alle spalle, come nel gol del pareggio.

Belli 5
Commette un fallo da rigore talmente plateale da spingere Luci ad aprire il suo volume tascabile degli insulti e delle bestemmie al capitolo “insulti ai compagni di gioco.” Belli ma non bellissimi.

Luci 5
È guarito dall’infortunio ma non dalla lancite acuta, che lo costringe a una serie di lanci inutili nel vuoto. Dopo un buon primo tempo nella ripresa i suoi polmoni collassano e si dedica alle passeggiatine nel giardino con le mani dietro la schiena prendendosela di tanto in tanto con l’operato del direttore di gara.

Cretella 5,5
Detto anche Creterra (dal Brachini), o Cretino (dai tifosi avversari) assomiglia a quegli studenti che avrebbero le potenzialità ma che si adeguano al basso livello della classe.

Lo Faso 6,5
Dopo cinque minuti riesce a far bestemmiare anche i frati di Montenero sparando incredibilmente fuori a porta vuota. Si riscatta segnando il gol del vantaggio, dove esulta improvvisando una gang bang sul campo di gioco che lo vede come oggetto sessuale protagonista. Nella ripresa, com’era ovvio dopo tante emozioni, è così sfinito da metterci mezz’ora per uscire dal campo prendendosi pure l’ammonizione.

Rodriguez 5
Triste, solitario y final. Per dirla con la sua lingua madre.

Dal 30′ st. Apolloni 4,5
Come un marinaio dopo molti mesi trascorsi in mare, torna sul terreno di gioco con una foga e una voglia di divertimento un tantino eccessiva e tenta subito di violentare un avversario con un’entrata da dietro. Espulsione diretta e punizione in cabina per un’altra settimana.

Neri 5,5
Si sta appannando come i vetri delle auto con la brina del mattino.

All.Collacchioni 5
Dopo un primo tempo positivo i suoi si decompongono nella ripresa. Più che a Klopp la sua filosofia di gioco si ispira al cortomusismo di Allegri. Forse è meglio cambiare tattica.

Nella foto: la soddisfazione di Pupo dopo il gol al 95′ del Città di Castello.