Ghiviborgo – US Livorno 0-0

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Innovativa scelta registica di Granducato che opta per la telecronaca immersiva, piazzando la telecamera in mezzo alle bandiere degli ultras amaranto. Interessante anche l’utilizzo di immagini sfuocate per aggiungere un ulteriore tocco di stordimento e di vertigine nello spettatore.

Fogli 7
Nei primi dieci minuti subisce un bombardamento di tiri livello Coventry durante la battaglia d’Inghilterra, ma la sua contraerea è efficace e mantiene la porta inviolata. Nella ripresa resiste stoicamente anche agli attacchi dei pipistrelli della foresta garfagnina su cui è stato abusivamente costruito il campo del Ghiviborgo. Batman.

Russo 6,5
Dopo l’annessione delle repubbliche del Donbass, obbliga gli attaccanti avversari a votare per quella di Ghivizzano alla provincia di Livorno. Vince il sì con il 99% ma l’esito del referendum è stato già contestato dalla comunità internazionale.

Fancelli 6
Gioca costantemente nascosto tra le bandiere degli ultras, sottraendosi così al voto di masochismo amaranto. Astuto.

Karkalis 6
Si posiziona a bordo campo, cioè al confine della riserva naturale dell’appennino tosco emiliano. Distratto dai profumi del bosco, a un certo punto sparisce tra gli alberi alla ricerca di funghi porcini. Il richiamo della foresta.

Lucarelli 6,5
E’ talmente tifoso della squadra della sua città che a fine primo tempo finge un infortunio per mischiarsi tra le bandiere nel settore ospiti. Mattia capo degli ultrà.

Dal 46′ Giampà 6
Entra e sfoggia un’entrata a forbice sui malleoli avversari che fa subito anni ottanta. Old but gold

Bruno s.v.
Dopo Luci stavolta è lui a finire subito nelle tenaglie della trappola per lupi approntata dai cacciatori lucchesi. Gambizzato.

Dal 24′ Maresca 5,5
Una buona dose di passaggi sbagliati, indecisioni, incomprensioni, difficoltà a esprimersi in pubblico, timidezza. Per dirla alla Gianni Morandi: “Come fare non so, non lo sai neanche tu, ma di certo si può dare di più.”

Belli 5
Corrotto dalla tifoseria avversaria con un piatto di zuppa e un bicchiere di vino, trascorre la partita passando il pallone agli avversari. Infiltrato.

Cretella 6
Emula “O tir a gir” di Insigne, con la palla che accarezza il palo più lontano e termina a lato di pochissimo. Per capire meglio come si fa a fine partita prende l’aereo e si trasferisce a Toronto.

F. Neri 6,5
Parafrasando Battiato: segnali di vita nei cortili e nelle case all’imbrunire, palla al piede i suoi movimenti fanno ricordare le meccaniche celesti.

Rodriguez 5,5
Il baffo più malandrino della città stavolta non punge nemmeno sulle guance degli avversari.

Vantaggiato 6
Il mister opta per l’attaccante di peso in eccesso, e lui lo ripaga con l’esecuzione di un avversario, ucciso in barriera da una sua punizione ad altezza duodeno. Poi scopre che il mister del Ghiviborgo è Massimo “Big Mac” Maccarone, e si fa sostituire per invitarlo subito al McDonald più vicino.

Dal 60′ Rossi 6
Entra e corre a tutto campo senza una meta precisa come i cavalli allo stato brado.

Lo Faso 5,5
La sua specialità è il doppio passo inutile seguito da retropassaggio a centrocampo.

All. Collacchioni 6
Li prova tutti, ma oggi i nostri attaccanti sono come gli aghi di pino sulla brace: tanto fumo e niente arrosto.

Nella foto: una visione aerea del campo abusivo di Ghivizzano, costruito nel mezzo di una faggeta.