Dopo la Settimana di San Giovanni, nel corso della quale abbiamo incontrato per ben due volte la squadra della cittadina col nome del santo che non vorrebbe inganni (ma a vedere la partita giocata al Magnozzi ci sarebbe da ridire), ci tocca la trasferta a Terranuova Bracciolini, contro il Terranuova Traiana, squadra neopromossa e ricca di entusiasmo.
La giornata è splendida, il viaggio piacevole e l’impianto che ci accoglie degno di rispetto. Il campo è in ottime condizioni e ai tifosi amaranto spetta la tribuna che normalmente ospita i sostenitori di casa.
I 400 e passa livornesi arrivano alla spicciolata e gli ultras si compattano sul lato sinistro del settore: faranno sentire la loro voce per tutta la partita ed oltre.
Ci sono bandiere e striscioni che colorano la gradinata e durante la partita saranno mostrati alcuni striscioni significativi tra i quali è giusto ricordare quello a sostegno delle vittime dell’alluvione nelle Marche, unite a quelle livornesi del 2017 da un macabro e tragico gemellaggio.
A livello di tifo parliamo sicuramente di una prestazione da incorniciare, con cori forti e duraturi a sostegno della squadra in ogni istante della partita.
Il Livorno si schiera inizialmente con il 4-3-3, modulo diverso da quello visto nelle prime uscite. La squadra assume subito il controllo della gara, gioca palla a terra, cambia fronte più volte per cercare una crepa nella diga bianco rossa e porta 5-6 effettivi nell’area di rigore avversaria ogni volta che attacca.
I problemi sorgono quando i nostri, sbilanciati in avanti, perdono il possesso della palla, esponendosi a pericolosi contropiede che in un paio di occasioni risultano insidiosi.
La cerniera centrale con Cretella, Luci e Pecchia fa fatica e Collacchioni, giustamente, decide di tornare alla difesa a 3, spostando Pecchia e Karkalis sulle corsie esterne, lasciando dietro Russo, Bruno e Fancelli (due quote che sembrano veterani, complimenti a Braccini e Califano).
In attacco il Livorno si schiera con Frati e Neri a supporto di Vantaggiato. Il Toro si muove con la sua andatura sorniona e molte volte arretra il raggio di azione per cercare l’ultimo passaggio. E’ proprio su una di queste situazioni che fa capire a tutti il motivo per il quale ha avuto la carriera che ha avuto: passaggio di prima al volo, palla sui piedi di Pecchia solo davanti al portiere e Livorno in vantaggio, sul finire della prima frazione.
Neanche il tempo di bere una birra al fornitissimo bar della tribuna, che inizia la ripresa e gli amaranto raddoppiano su corner: incornata di Russo (migliore in campo) e partita in ghiaccio.
Il resto del secondo tempo si gioca sui cambi ed è caratterizzato da un Livorno molto attento dietro e sprecone davanti, con un’occasione mostruosa dilapidata da Frati su assist di Cretella.
Per quanto riguarda i singoli, ottima la prova di Fogli, che si sta dimostrando un portiere concreto, attento sulle uscite, ma soprattutto un ragazzo che gioca con serenità e riesce ad infondere sicurezza anche al resto del reparto.
Come già detto ottimo Russo, bene Luci, Pecchia sugli scudi per il missile che ci ha regalato il primo gol su azione del campionato, Vantaggiato fondamentale per innalzare il tasso di pericolosità ed imprevedibilità dell’attacco amaranto.
Detto delle quote, un altro aspetto che ci fa essere speranzosi per il futuro del campionato, è la duttilità di questa squadra e dei calciatori che ne fanno parte.
Abbiamo diversi ragazzi che possono ricoprire più ruoli e questo permette al mister di cambiare in corsa, senza che la squadra ne risenta eccessivamente e soprattutto senza la necessità di sprecare cambi.
Uno degli aspetti che invece ci preoccupa un po’ è l’accanimento con il quale la sfortuna ci tiene sotto tiro ormai da anni. L’apoteosi si raggiunse nella partita casalinga col Como ai tempi di mr. Foscarini in panchina, quando si ruppero nel giro di trenta minuti tre dei migliori pezzi dell’organico, Rossini, Gonnelli e Cellini, compromettendo di fatto un campionato che ci vedeva in forte ascesa.
Ieri durante il riscaldamento si è infortunato Rossi, a fine gara Cretella è uscito zoppicante con la borsa del ghiaccio sull’anca e Pecchia è stato sostituito ad inizio ripresa per una distorsione. Per essere una domenica di metà settembre poteva anche andare meglio.
Due parole sull’Arezzo che viaggia col vento in poppa. Ieri ha incrociato i guantoni con la Sangiovannese (ancora lei), che ha pensato bene di recuperare le energie che aveva speso a profusione contro di noi, incassando due goal in appena 20 minuti.
Detto questo aspettiamo prima di sparare sentenze, le squadre invincibili non esistono e non sono mai esistite. Siamo appena alla terza giornata ed il Livorno dimostra di esserci.
Siamo curiosi di vedere come si esprimerà la nostra squadra all’Ardenza e soprattutto con tutti gli effettivi dell’attacco a disposizione (sperando che la iella si dimentichi di noi e vada a fare un giro in riva all’Arno). Abbiamo enormi margini di crescita e giocatori il cui potenziale sembra gigantesco ed è tutto da scoprire (Lo Faso su tutti). Andiamo avanti a testa alta, consapevoli che sarà un percorso duro, ma che lo sarà anche per tutti gli altri, Arezzo compreso.
Ultimo sintetico appunto sullo streaming di Telegranducato: inguardabile, nel senso che non si vede niente. Inutile pubblicizzare un servizio se poi non funziona nulla, sarebbe il caso che si ponesse rimedio velocemente (se si è in grado) o si passasse la mano. Invece di pensare ad ammorbarci fra primo e secondo tempo con della musica raccapricciante, sarebbe il caso che studiassero da Teletruria su come si rende un servizio ai tifosi.